Terremoto di magnitudo ML 1.2 del 28-10-2022 ore 07:00:10 (Italia) in zona: 2 km N Sasso di Castalda (PZ)

Un terremoto di magnitudo ML 1.2 è avvenuto nella zona: 2 km N Sasso di Castalda (PZ), il

  • 28-10-2022 05:00:10 (UTC)
  • 28-10-2022 07:00:10 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.5080, 15.6800 ad una profondità di 11 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sasso di Castalda PZ 2 835 835
Brienza PZ 6 4078 4913
Satriano di Lucania PZ 6 2374 7287
Tito PZ 8 7332 14619
Marsico Nuovo PZ 11 4098 18717
Sant'Angelo Le Fratte PZ 11 1429 20146
Abriola PZ 11 1531 21677
Pignola PZ 12 6962 28639
Atena Lucana SA 12 2336 30975
Savoia di Lucania PZ 13 1127 32102
Sala Consilina SA 14 12664 44766
Calvello PZ 15 1948 46714
Picerno PZ 15 5985 52699
Paterno PZ 15 3368 56067
Polla SA 16 5279 61346
Caggiano SA 17 2765 64111
Sant'Arsenio SA 17 2815 66926
San Pietro al Tanagro SA 17 1695 68621
Vietri di Potenza PZ 18 2832 71453
Potenza PZ 18 67122 138575
Teggiano SA 18 7976 146551
Padula SA 19 5368 151919
Marsicovetere PZ 19 5546 157465
Pertosa SA 20 690 158155

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a SW di Potenza (67122 abitanti)
60 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
80 Km a W di Matera (60436 abitanti)
80 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
82 Km a W di Altamura (70396 abitanti)
85 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
86 Km a S di Cerignola (58396 abitanti)
87 Km a SE di Avellino (54857 abitanti)
95 Km a SW di Andria (100440 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.2 2022-10-28
05:00:10
40.5083 15.6802 11 2022-10-28
05:08:48
Sala Sismica INGV-Roma 111248211
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2022-10-28 05:00:10 ± 0.17
Latitudine 40.5083 ± 0.0108
Longitudine 15.6802 ± 0.0130
Profondità (km) 11 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 111248211

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1358
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 953
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 40
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1360.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 99
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.38
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.03058
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.28598
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

ML:1.2

Campo Valore
Valore 1.2
Incertezza 0.5
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 111248211
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2022-10-28 05:08:48
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.CDRU.HHZ. 2022-10-28T05:00:21.16 0.6 undecidable manual S 266 0.2860 90 -0.51 43
IX.SRN3.HNE. 2022-10-28T05:00:18.68 0.6 undecidable manual S 263 0.1700 92 0.43 46
IV.MCEL.HHZ. 2022-10-28T05:00:18.60 0.3 undecidable manual S 153 0.2050 91 -0.69 62
IT.SLC1.HGE. 2022-10-28T05:00:17.45 0.6 undecidable manual S 209 0.1304 96 0.39 45
IV.CDRU.HHZ. 2022-10-28T05:00:16.78 0.6 undecidable manual P 266 0.2860 90 -0.28 46
IV.MTSN.HNN. 2022-10-28T05:00:16.68 0.1 undecidable manual P 167 0.2482 91 0.27 92
IV.MCEL.HHZ. 2022-10-28T05:00:15.56 0.6 undecidable manual P 153 0.2050 91 -0.12 48
IX.MRN3.HNN.01 2022-10-28T05:00:15.91 0.3 undecidable manual S 156 0.0908 120 -0.06 75
IX.SRN3.HNE. 2022-10-28T05:00:15.22 0.1 undecidable manual P 263 0.1700 92 0.14 97
IT.SLC1.HGE. 2022-10-28T05:00:14.70 0.1 undecidable manual P 209 0.1304 96 0.31 93
IX.PGN3.HHZ.02 2022-10-28T05:00:14.67 0.1 undecidable manual P 54 0.1088 109 0.63 87
IX.STN3.EHZ.02 2022-10-28T05:00:14.49 0.3 undecidable manual S 315 0.0306 158 -0.31 72
IX.MRN3.HNN.01 2022-10-28T05:00:13.75 0.1 undecidable manual P 156 0.0908 120 -0.01 100
IX.STN3.EHZ.02 2022-10-28T05:00:12.51 0.1 negative manual P 315 0.0306 158 -0.58 89
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IX.PGN3.HHN.02 ML:0.0 0.00007835000000000001 0.16 AML other m 2022-10-28T05:00:19.07
IX.PGN3.HHE.02 ML:0.0 0.00006205 0.28 AML other m 2022-10-28T05:00:19.59
IV.MCEL.HNN. ML:1.1 0.00008460000000000001 1.1 AML other m 2022-10-28T05:00:20.12
IV.MCEL.HNE. ML:1.3 0.00012565000000000002 0.7 AML other m 2022-10-28T05:00:20.95
IX.STN3.EHE.02 ML:2.3 0.0031891315 0.208 AML other m 2022-10-28T05:00:14.61
IX.STN3.EHN.02 ML:2.3 0.0031911794999999995 0.336 AML other m 2022-10-28T05:00:16.14
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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