Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 31-07-1985 ore 15:56:32 (Italia) in zona: 4 km E Nemi (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 4 km E Nemi (RM), il

  • 31-07-1985 13:56:32 (UTC)
  • 31-07-1985 15:56:32 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7230, 12.7600 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Nemi RM 4 1943 1943
Velletri RM 4 53303 55246
Genzano di Roma RM 6 23970 79216
Lariano RM 6 13432 92648
Rocca di Papa RM 6 17034 109682
Lanuvio RM 7 13632 123314
Ariccia RM 7 19407 142721
Rocca Priora RM 8 11962 154683
Albano Laziale RM 8 41715 196398
Castel Gandolfo RM 9 8997 205395
Monte Compatri RM 10 11978 217373
Marino RM 10 43026 260399
Grottaferrata RM 11 20327 280726
Monte Porzio Catone RM 11 8693 289419
Frascati RM 11 22087 311506
San Cesareo RM 12 15153 326659
Colonna RM 13 4287 330946
Labico RM 13 6379 337325
Artena RM 13 14276 351601
Rocca Massima LT 14 1136 352737
Zagarolo RM 14 17843 370580
Valmontone RM 15 15959 386539
Cisterna di Latina LT 16 36868 423407
Cori LT 16 11065 434472
Ciampino RM 16 38412 472884
Aprilia LT 17 73446 546330
Palestrina RM 17 21672 568002
Gallicano nel Lazio RM 17 6334 574336
Castel San Pietro Romano RM 18 902 575238
Cave RM 18 11287 586525

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
4 Km a NW di Velletri (53303 abitanti)
17 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
22 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
27 Km a S di Tivoli (56533 abitanti)
30 Km a SE di Roma (2864731 abitanti)
31 Km a NW di Latina (125985 abitanti)
31 Km a S di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
32 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
44 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
88 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
90 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
94 Km a S di Terni (111501 abitanti)
94 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1 1985-07-31
13:56:32
41.723 12.76 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 11119
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-07-31 13:56:32 ± 0.523
Latitudine 41.7230 ± 0.0287
Longitudine 12.7600 ± 0.0342
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 11119

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4270.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 227
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.7
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00040
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01595
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 11119
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:14:36
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AR1.Z. 1985-07-31T13:57:05.00 10.0 undecidable manual PN 4 1.7649 1.81 0.2
--.PO9.Z. 1985-07-31T13:57:02.00 10.0 undecidable manual SG 8 0.8547 -0.29 0.7
--.SD1.Z. 1985-07-31T13:57:00.00 10.0 undecidable manual SG 90 0.777 0.23 0.7
--.CM2.Z. 1985-07-31T13:57:00.00 10.0 undecidable manual PN 10 1.4874 0.71 1
--.AQU.Z. 1985-07-31T13:56:59.00 10.0 undecidable manual SG 36 0.777 -1 0.4
--.AS1.Z. 1985-07-31T13:56:58.50 10.0 undecidable manual PN 356 1.3431 1.33 0.5
--.MNS.Z. 1985-07-31T13:56:56.00 10.0 undecidable manual SG 354 0.6549 0.05 0.7
--.ALP.Z. 1985-07-31T13:56:56.00 10.0 undecidable manual PN 29 1.1988 0.58 1.2
--.PO9.Z. 1985-07-31T13:56:48.70 10.0 undecidable manual PG 8 0.8547 -1.08 0.9
--.SD1.Z. 1985-07-31T13:56:48.00 10.0 undecidable manual PG 90 0.777 -0.33 1.6
--.AQU.Z. 1985-07-31T13:56:48.00 10.0 undecidable manual PG 36 0.777 -0.46 1.5
--.MNS.Z. 1985-07-31T13:56:45.90 10.0 undecidable manual PG 354 0.6549 -0.22 1.7
--.RDP.Z. 1985-07-31T13:56:34.00 10.0 positive manual PG 317 0.0444 -0.97 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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