Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 06-02-1985 ore 22:26:22 (Italia) in zona: 4 km NE Acquafondata (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 4 km NE Acquafondata (FR), il

  • 06-02-1985 21:26:22 (UTC)
  • 06-02-1985 22:26:22 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5760, 13.9770 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Acquafondata FR 4 263 263
Viticuso FR 6 353 616
San Biagio Saracinisco FR 6 349 965
Vallerotonda FR 6 1581 2546
Filignano IS 8 648 3194
Scapoli IS 8 680 3874
Conca Casale IS 9 200 4074
Sant'Elia Fiumerapido FR 10 6166 10240
Pozzilli IS 10 2380 12620
Rocchetta a Volturno IS 11 1113 13733
Colli a Volturno IS 11 1349 15082
Pizzone IS 11 329 15411
Castel San Vincenzo IS 11 516 15927
Venafro IS 11 11280 27207
Montaquila IS 12 2456 29663
Cervaro FR 12 8109 37772
Picinisco FR 12 1218 38990
Villa Latina FR 12 1241 40231
San Vittore del Lazio FR 13 2636 42867
Cerro al Volturno IS 14 1281 44148
Belmonte Castello FR 14 739 44887
Fornelli IS 14 1909 46796
San Pietro Infine CE 14 944 47740
Settefrati FR 15 728 48468
Cassino FR 15 36142 84610
Atina FR 15 4316 88926
Macchia d'Isernia IS 16 1035 89961
Terelle FR 17 422 90383
Montenero Val Cocchiara IS 17 538 90921
Gallinaro FR 17 1269 92190
Monteroduni IS 18 2264 94454
Acquaviva d'Isernia IS 18 425 94879
Alfedena AQ 18 864 95743
Capriati a Volturno CE 18 1541 97284
Villa Santa Lucia FR 19 2632 99916
Mignano Monte Lungo CE 19 3250 103166
Sesto Campano IS 19 2388 105554
Scontrone AQ 20 574 106128

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
63 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
70 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
74 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
77 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
77 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
78 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
79 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
82 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
84 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
85 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
88 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
89 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
90 Km a E di Latina (125985 abitanti)
91 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
94 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
99 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1985-02-06
21:26:22
41.576 13.977 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 1229
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-02-06 21:26:22 ± 1.041
Latitudine 41.5760 ± 0.0907
Longitudine 13.9770 ± 0.0427
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1229

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 10691.6
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 233
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00162
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01133
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 1229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:06:23
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AQU.Z. 1985-02-06T21:26:53.50 10.0 undecidable manual SG 331 0.8769 1.05 0.3
--.PO9.Z. 1985-02-06T21:26:46.50 10.0 undecidable manual PN 322 1.2543 1.1 0.7
--.MNS.Z. 1985-02-06T21:26:45.50 10.0 undecidable manual PN 310 1.2543 0.13 1.3
--.AQU.Z. 1985-02-06T21:26:41.00 10.0 undecidable manual PG 331 0.8769 1.39 0.6
--.DUI.Z. 1985-02-06T21:26:35.70 10.0 undecidable manual SG 76 0.3552 -0.1 0.7
--.DUI.Z. 1985-02-06T21:26:29.50 10.0 undecidable manual PG 76 0.3552 -0.49 1.6
--.SD1.Z. 1985-02-06T21:26:28.00 10.0 undecidable manual SG 316 0.1776 -1.83 0.2
--.SD1.Z. 1985-02-06T21:26:25.80 10.0 positive manual PG 316 0.1776 -0.75 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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