Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 13-05-1990 ore 04:35:44 (Italia) in zona: 6 km W Vaglio Basilicata (PZ)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 6 km W Vaglio Basilicata (PZ), il

  • 13-05-1990 02:35:44 (UTC)
  • 13-05-1990 04:35:44 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.6880, 15.8570 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Vaglio Basilicata PZ 6 2047 2047
Potenza PZ 7 67122 69169
Pietragalla PZ 7 4160 73329
Cancellara PZ 8 1309 74638
Brindisi Montagna PZ 11 908 75546
Avigliano PZ 13 11577 87123
Tolve PZ 13 3251 90374
Pignola PZ 14 6962 97336
Acerenza PZ 14 2402 99738
Oppido Lucano PZ 14 3813 103551
Ruoti PZ 16 3579 107130
Trivigno PZ 16 678 107808
Filiano PZ 19 2926 110734
San Chirico Nuovo PZ 19 1368 112102
Tito PZ 19 7332 119434
Albano di Lucania PZ 19 1435 120869
Forenza PZ 19 2122 122991
Picerno PZ 19 5985 128976
Anzi PZ 20 1696 130672

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
7 Km a NE di Potenza (67122 abitanti)
61 Km a W di Altamura (70396 abitanti)
63 Km a W di Matera (60436 abitanti)
64 Km a S di Cerignola (58396 abitanti)
71 Km a SW di Andria (100440 abitanti)
74 Km a E di Battipaglia (50786 abitanti)
79 Km a SW di Barletta (94814 abitanti)
81 Km a SW di Trani (56217 abitanti)
82 Km a SW di Bisceglie (55422 abitanti)
85 Km a SW di Bitonto (55540 abitanti)
85 Km a SW di Molfetta (59874 abitanti)
90 Km a S di Foggia (151991 abitanti)
93 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
93 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
97 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
98 Km a SW di Bari (326344 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.3
1990-05-13
02:35:44
40.688 15.857 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 118559
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-05-13 02:35:44 ± 0.15
Latitudine 40.6880 ± 0.0125
Longitudine 15.8570 ± 0.0145
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 118559

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1855.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 52
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00389
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02388
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 118559
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:50:03

ML:2.3

Campo Valore
Valore 2.3
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 118559
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.DR2.Z. 1990-05-13T02:36:45.20 10.0 undecidable manual SN 178 2.0424 0.39 0.4
--.FE2.Z. 1990-05-13T02:36:28.80 10.0 undecidable manual PN 175 2.6529 1.15 0.3
--.GA2.Z. 1990-05-13T02:36:26.50 10.0 undecidable manual PN 180 2.5197 0.26 1.1
--.FG2.Z. 1990-05-13T02:36:24.72 10.0 undecidable manual SN 334 1.2321 -0.81 0.4
--.MS1.Z. 1990-05-13T02:36:20.50 10.0 undecidable manual SG 3 1.0101 0.57 0.5
--.DR2.Z. 1990-05-13T02:36:19.26 10.0 undecidable manual PN 178 2.0424 -0.01 1.3
--.GRI.Z. 1990-05-13T02:36:18.46 10.0 undecidable manual PN 166 1.9092 0.96 0.6
--.BRT.Z. 1990-05-13T02:36:18.73 10.0 undecidable manual SG 78 0.9879 -0.44 0.5
--.LCI.Z. 1990-05-13T02:36:15.43 10.0 undecidable manual PN 100 1.7427 0.19 1.4
--.BSS.Z. 1990-05-13T02:36:13.14 10.0 undecidable manual SG 276 0.777 0.62 0.4
--.RFI.Z. 1990-05-13T02:36:12.57 10.0 undecidable manual PN 293 1.5318 0.22 1.5
--.CZI.Z. 1990-05-13T02:36:11.28 10.0 undecidable manual PN 171 1.4874 -0.32 1.4
--.ROI.Z. 1990-05-13T02:36:09.75 10.0 undecidable manual PN 153 1.2321 1.5 0.2
--.FG2.Z. 1990-05-13T02:36:08.80 10.0 undecidable manual PN 334 1.2321 -0.06 1.7
--.TDS.Z. 1990-05-13T02:36:07.27 10.0 undecidable manual PN 159 1.0878 1.07 0.6
--.PE1.Z. 1990-05-13T02:36:07.00 10.0 undecidable manual PN 83 1.1877 -0.57 1.1
--.MS1.Z. 1990-05-13T02:36:05.00 10.0 undecidable manual PG 3 1.0101 0.09 1.7
--.BRT.Z. 1990-05-13T02:36:04.54 10.0 undecidable manual PG 78 0.9879 0.07 1.7
--.MGR.Z. 1990-05-13T02:36:04.56 10.0 undecidable manual SG 202 0.5883 -1.84 0
--.CSI.Z. 1990-05-13T02:36:02.65 10.0 undecidable manual PG 159 0.9657 -1.23 0.4
--.BAI.Z. 1990-05-13T02:36:02.00 10.0 undecidable manual PG 60 0.8769 -0.31 1.4
--.SGO.Z. 1990-05-13T02:36:01.86 10.0 undecidable manual SG 252 0.4329 0.61 0.4
--.BSS.Z. 1990-05-13T02:36:00.63 10.0 undecidable manual PG 276 0.777 0 1.7
--.MGR.Z. 1990-05-13T02:35:55.81 10.0 undecidable manual PG 202 0.5883 -1.29 0.4
--.CDT.Z. 1990-05-13T02:35:55.50 10.0 undecidable manual PG 38 0.4995 0.12 1.7
--.SGO.Z. 1990-05-13T02:35:53.75 10.0 positive manual PG 252 0.4329 -0.37 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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