Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 11-05-1990 ore 03:00:24 (Italia) in zona: 2 km E Buja (UD)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km E Buja (UD), il

  • 11-05-1990 01:00:24 (UTC)
  • 11-05-1990 03:00:24 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.2140, 13.1530 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Buja UD 2 6563 6563
Treppo Grande UD 3 1708 8271
Magnano in Riviera UD 3 2336 10607
Artegna UD 3 2885 13492
Cassacco UD 5 2938 16430
Colloredo di Monte Albano UD 5 2223 18653
Montenars UD 5 538 19191
Tarcento UD 5 9012 28203
Majano UD 7 5945 34148
Osoppo UD 7 2936 37084
Gemona del Friuli UD 7 10964 48048
Tricesimo UD 7 7600 55648
Nimis UD 9 2740 58388
Trasaghis UD 10 2227 60615
Reana del Rojale UD 10 4966 65581
Lusevera UD 10 643 66224
Pagnacco UD 10 5044 71268
Moruzzo UD 11 2456 73724
Bordano UD 12 754 74478
Attimis UD 12 1805 76283
Fagagna UD 12 6385 82668
San Daniele del Friuli UD 12 8013 90681
Martignacco UD 13 6924 97605
Tavagnacco UD 13 14910 112515
Venzone UD 13 2117 114632
Rive d'Arcano UD 13 2444 117076
Ragogna UD 14 2909 119985
Forgaria nel Friuli UD 14 1786 121771
Vito d'Asio PN 15 769 122540
Povoletto UD 16 5471 128011
Taipana UD 16 636 128647
San Vito di Fagagna UD 16 1671 130318
Pinzano al Tagliamento PN 16 1525 131843
Faedis UD 16 2945 134788
Coseano UD 17 2187 136975
Udine UD 18 99169 236144
Clauzetto PN 18 380 236524
Amaro UD 18 823 237347
Pasian di Prato UD 19 9444 246791
Castelnovo del Friuli PN 19 880 247671
Cavazzo Carnico UD 19 1052 248723
Remanzacco UD 20 6185 254908
Mereto di Tomba UD 20 2648 257556

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a NW di Udine (99169 abitanti)
48 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
79 Km a NW di Trieste (204420 abitanti)
93 Km a NE di Treviso (83731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
M 2.5
1990-05-11
01:00:24
46.214 13.153 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 118409
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-05-11 01:00:24 ± 0.343
Latitudine 46.2140 ± 0.0364
Longitudine 13.1530 ± 0.0313
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 118409

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4706.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 121
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00405
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02631
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 118409
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:49:55

M:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 118409
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:42:20
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.KHC.Z. 1990-05-11T01:01:11.00 10.0 undecidable manual PN 5 2.9193 0.28 1.2
--.CTI.Z. 1990-05-11T01:01:00.60 10.0 undecidable manual SN 261 1.0545 0.05 1
--.TRI.Z. 1990-05-11T01:00:48.82 10.0 undecidable manual SG 139 0.6549 1.26 0.3
--.VOY.Z. 1990-05-11T01:00:45.30 10.0 undecidable manual SG 109 0.5439 1.45 0.2
--.CTI.Z. 1990-05-11T01:00:45.23 10.0 undecidable manual PN 261 1.0545 0.24 2.4
--.TRI.Z. 1990-05-11T01:00:36.99 10.0 undecidable manual PG 139 0.6549 -0.81 1.6
--.FVI.Z. 1990-05-11T01:00:36.11 10.0 undecidable manual SG! 325 0.444 -4.96 0
--.VOY.Z. 1990-05-11T01:00:34.70 10.0 undecidable manual PG 109 0.5439 -0.95 1.3
--.FVI.Z. 1990-05-11T01:00:30.38 10.0 undecidable manual PG! 325 0.444 -3.67 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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