Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 25-04-1990 ore 04:24:59 (Italia) in zona: 4 km NE Benevento (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km NE Benevento (BN), il

  • 25-04-1990 02:24:59 (UTC)
  • 25-04-1990 04:24:59 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1540, 14.8160 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Benevento BN 4 60091 60091
Pietrelcina BN 6 3114 63205
Paduli BN 6 3978 67183
San Nicola Manfredi BN 9 3722 70905
Pesco Sannita BN 9 1972 72877
Sant'Angelo a Cupolo BN 10 4325 77202
Castelpoto BN 10 1254 78456
San Martino Sannita BN 10 1230 79686
Calvi BN 10 2682 82368
San Leucio del Sannio BN 10 3106 85474
Apice BN 10 5686 91160
Sant'Arcangelo Trimonte BN 11 573 91733
San Giorgio del Sannio BN 11 10022 101755
Fragneto Monforte BN 11 1840 103595
Apollosa BN 11 2658 106253
Pago Veiano BN 12 2406 108659
Fragneto l'Abate BN 12 1049 109708
Torrecuso BN 12 3407 113115
Foglianise BN 12 3385 116500
San Nazzaro BN 12 884 117384
Chianche AV 12 475 117859
Ponte BN 12 2580 120439
Ceppaloni BN 13 3415 123854
Torrioni AV 13 549 124403
Montefusco AV 13 1338 125741
Paupisi BN 14 1633 127374
Petruro Irpino AV 14 349 127723
Vitulano BN 14 2944 130667
Campoli del Monte Taburno BN 14 1546 132213
Pietradefusi AV 14 2348 134561
Venticano AV 15 2537 137098
Santa Paolina AV 15 1256 138354
Cautano BN 15 2044 140398
Arpaise BN 15 761 141159
Reino BN 16 1210 142369
Casalduni BN 16 1378 143747
Tocco Caudio BN 16 1508 145255
Buonalbergo BN 16 1730 146985
San Giorgio La Molara BN 16 2994 149979
Tufo AV 16 889 150868
Campolattaro BN 17 1072 151940
Bonito AV 17 2448 154388
Altavilla Irpina AV 17 4196 158584
Torre Le Nocelle AV 17 1324 159908
Roccabascerana AV 17 2354 162262
Montemiletto AV 18 5313 167575
Molinara BN 18 1618 169193
Montesarchio BN 18 13500 182693
San Marco dei Cavoti BN 18 3371 186064
Casalbore AV 18 1800 187864
Pontelandolfo BN 18 2167 190031
Pannarano BN 18 2130 192161
Prata di Principato Ultra AV 19 2944 195105
Bonea BN 19 1448 196553
Montecalvo Irpino AV 19 3725 200278
Pratola Serra AV 19 3764 204042
San Martino Valle Caudina AV 19 4884 208926
San Lorenzo Maggiore BN 19 2154 211080
San Lupo BN 19 801 211881
Mirabella Eclano AV 19 7684 219565
Pietrastornina AV 19 1553 221118

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
4 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
27 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
41 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
44 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
50 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
51 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
51 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
52 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
53 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
53 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
55 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
55 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
56 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
57 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
58 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
59 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
60 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
62 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
70 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
70 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
76 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
92 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0 1990-04-25
02:24:59
41.154 14.816 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 115129
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-04-25 02:24:59 ± 0.205
Latitudine 41.1540 ± 0.0155
Longitudine 14.8160 ± 0.0198
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115129

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2391.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 81
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00291
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02380
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri della magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 115129
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:47:04
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.DR2.Z. 1990-04-25T02:25:43.51 10.0 undecidable manual PN 161 2.6418 1.83 0.2
--.MGR.Z. 1990-04-25T02:25:37.50 10.0 undecidable manual SN 151 1.1544 0.19 0.6
--.CZI.Z. 1990-04-25T02:25:37.15 10.0 undecidable manual PN 152 2.1756 1.92 0.2
--.CDT.Z. 1990-04-25T02:25:36.00 10.0 undecidable manual SN 93 1.0989 0.1 0.7
--.MS1.Z. 1990-04-25T02:25:33.00 10.0 undecidable manual SG 56 1.0101 -0.52 0.6
--.SDI.Z. 1990-04-25T02:25:32.22 10.0 undecidable manual SG 306 0.9324 1.01 0.4
--.BRT.Z. 1990-04-25T02:25:27.00 10.0 undecidable manual PN! 98 1.776 -2.75 0
--.SGO.Z. 1990-04-25T02:25:24.50 10.0 undecidable manual SG 148 0.6882 0.84 0.5
--.MGR.Z. 1990-04-25T02:25:21.32 10.0 undecidable manual PN 151 1.1544 0.09 1.6
--.CDT.Z. 1990-04-25T02:25:20.50 10.0 undecidable manual PN 93 1.0989 0.09 1.7
--.MS1.Z. 1990-04-25T02:25:19.50 10.0 undecidable manual PG 56 1.0101 0.46 1.5
--.SDI.Z. 1990-04-25T02:25:17.67 10.0 negative manual PG 306 0.9324 -0.03 3.6
--.SGO.Z. 1990-04-25T02:25:12.70 10.0 undecidable manual PG 148 0.6882 -0.64 1.3
--.BSS.Z. 1990-04-25T02:25:12.15 10.0 undecidable manual SG 179 0.3774 -1.19 0.2
--.DUI.Z. 1990-04-25T02:25:11.84 10.0 undecidable manual PG 332 0.5661 0.89 1.1
--.FG2.Z. 1990-04-25T02:25:11.71 10.0 undecidable manual PG 21 0.6882 -1.63 0.4
--.SOR.Z. 1990-04-25T02:25:11.90 10.0 undecidable manual PG 212 0.6771 -1 0.9
--.OVO.Z. 1990-04-25T02:25:09.30 10.0 undecidable manual PG 224 0.444 0.53 1.6
--.SGG.Z. 1990-04-25T02:25:07.10 10.0 undecidable manual PG 305 0.3996 -0.72 1.3
--.BSS.Z. 1990-04-25T02:25:06.47 10.0 undecidable manual PG 179 0.3774 -0.92 1
--.TR9.Z. 1990-04-25T02:25:06.30 10.0 undecidable manual PG 109 0.3219 -0.17 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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