Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 24-04-1990 ore 23:05:42 (Italia) in zona: 2 km E Pago Veiano (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km E Pago Veiano (BN), il

  • 24-04-1990 21:05:42 (UTC)
  • 24-04-1990 23:05:42 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.2520, 14.9030 ad una profondità di 13 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pago Veiano BN 2 2406 2406
San Giorgio La Molara BN 3 2994 5400
Molinara BN 5 1618 7018
San Marco dei Cavoti BN 6 3371 10389
Buonalbergo BN 7 1730 12119
Pietrelcina BN 8 3114 15233
Pesco Sannita BN 8 1972 17205
Reino BN 8 1210 18415
Casalbore AV 9 1800 20215
Paduli BN 9 3978 24193
Sant'Arcangelo Trimonte BN 10 573 24766
Fragneto l'Abate BN 10 1049 25815
Fragneto Monforte BN 12 1840 27655
Ginestra degli Schiavoni BN 12 476 28131
Montefalcone di Val Fortore BN 12 1525 29656
Montecalvo Irpino AV 13 3725 33381
Foiano di Val Fortore BN 13 1410 34791
Colle Sannita BN 14 2431 37222
Circello BN 14 2388 39610
Apice BN 15 5686 45296
Campolattaro BN 15 1072 46368
Castelfranco in Miscano BN 16 916 47284
Benevento BN 17 60091 107375
Casalduni BN 17 1378 108753
Baselice BN 17 2397 111150
Pontelandolfo BN 18 2167 113317
Ponte BN 18 2580 115897
Bonito AV 19 2448 118345
Castelpagano BN 19 1483 119828
Ariano Irpino AV 19 22700 142528
Torrecuso BN 20 3407 145935
San Bartolomeo in Galdo BN 20 4867 150802

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
17 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
39 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
52 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
56 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
58 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
62 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
63 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
63 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
64 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
64 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
65 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
66 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
66 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
68 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
69 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
69 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
71 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
71 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
71 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
72 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
82 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
84 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
95 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1990-04-24
21:05:42
41.252 14.903 13 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 115039
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-04-24 21:05:42 ± 0.265
Latitudine 41.2520 ± 0.0185
Longitudine 14.9030 ± 0.0236
Profondità (km) 13 ± 6 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115039

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2851.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 110
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00283
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01093
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 115039
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:46:59
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SGO.Z. 1990-04-24T21:06:08.68 10.0 undecidable manual SG 156 0.7548 -0.13 0.6
--.RFI.Z. 1990-04-24T21:06:06.83 10.0 undecidable manual SG 274 0.6882 0.13 0.6
--.MGR.Z. 1990-04-24T21:06:05.00 10.0 undecidable manual PN 156 1.2099 -0.06 1.2
--.SGO.Z. 1990-04-24T21:05:57.68 10.0 undecidable manual PG 156 0.7548 -0.05 1.6
--.RFI.Z. 1990-04-24T21:05:56.50 10.0 undecidable manual PG 274 0.6882 -0.01 1.6
--.MSC.Z. 1990-04-24T21:05:56.10 10.0 undecidable manual PG 265 0.6993 -0.61 1.3
--.OVO.Z. 1990-04-24T21:05:55.10 10.0 undecidable manual PG 222 0.5661 0.81 1
--.DUI.Z. 1990-04-24T21:05:55.00 10.0 undecidable manual PG 321 0.5217 1.54 0.3
--.SOR.Z. 1990-04-24T21:05:55.60 10.0 undecidable manual PG! 213 0.7881 -2.83 0
--.FG2.Z. 1990-04-24T21:05:54.58 10.0 undecidable manual PG 19 0.5883 0.04 1.7
--.BSS.Z. 1990-04-24T21:05:53.50 10.0 undecidable manual PG 187 0.4773 0.41 1.5
--.TR9.Z. 1990-04-24T21:05:49.20 10.0 undecidable manual PG 129 0.3108 -0.45 1.5
--.SGG.Z. 1990-04-24T21:05:49.40 10.0 undecidable manual PG 289 0.4107 -2.02 0.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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