Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 22-04-1990 ore 07:45:25 (Italia) in zona: 2 km W Pietrelcina (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km W Pietrelcina (BN), il

  • 22-04-1990 05:45:25 (UTC)
  • 22-04-1990 07:45:25 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.2000, 14.8240 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pietrelcina BN 2 3114 3114
Pesco Sannita BN 4 1972 5086
Paduli BN 6 3978 9064
Pago Veiano BN 7 2406 11470
Fragneto l'Abate BN 7 1049 12519
Fragneto Monforte BN 7 1840 14359
Benevento BN 9 60091 74450
Sant'Arcangelo Trimonte BN 10 573 75023
Reino BN 10 1210 76233
Ponte BN 11 2580 78813
San Giorgio La Molara BN 11 2994 81807
Torrecuso BN 12 3407 85214
Castelpoto BN 12 1254 86468
Campolattaro BN 13 1072 87540
Apice BN 13 5686 93226
Casalduni BN 13 1378 94604
San Marco dei Cavoti BN 13 3371 97975
Molinara BN 13 1618 99593
Buonalbergo BN 13 1730 101323
Paupisi BN 13 1633 102956
Foglianise BN 14 3385 106341
San Nicola Manfredi BN 14 3722 110063
Calvi BN 15 2682 112745
Sant'Angelo a Cupolo BN 15 4325 117070
Vitulano BN 15 2944 120014
San Martino Sannita BN 15 1230 121244
Pontelandolfo BN 15 2167 123411
San Leucio del Sannio BN 15 3106 126517
Apollosa BN 15 2658 129175
San Giorgio del Sannio BN 15 10022 139197
Casalbore AV 16 1800 140997
Cautano BN 17 2044 143041
Campoli del Monte Taburno BN 17 1546 144587
San Nazzaro BN 17 884 145471
San Lupo BN 17 801 146272
San Lorenzo Maggiore BN 18 2154 148426
Circello BN 18 2388 150814
Montecalvo Irpino AV 18 3725 154539
Chianche AV 18 475 155014
Ceppaloni BN 18 3415 158429
Tocco Caudio BN 18 1508 159937
Montefusco AV 18 1338 161275
Colle Sannita BN 18 2431 163706
Torrioni AV 18 549 164255
Bonito AV 19 2448 166703
Petruro Irpino AV 19 349 167052
Venticano AV 19 2537 169589
Pietradefusi AV 19 2348 171937
Guardia Sanframondi BN 20 5078 177015
Santa Paolina AV 20 1256 178271
Arpaise BN 20 761 179032

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
32 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
43 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
47 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
53 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
55 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
56 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
56 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
57 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
58 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
58 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
59 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
60 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
60 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
63 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
63 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
63 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
67 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
67 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
71 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
73 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
91 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 2.1
1990-04-22
05:45:25
41.2 14.824 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 114679
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-04-22 05:45:25 ± 0.625
Latitudine 41.2000 ± 0.0134
Longitudine 14.8240 ± 0.0157
Profondità (km) 7 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 114679

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1985.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 78
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00308
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01603
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 14
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 114679
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:46:37

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 114679
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CDT.Z. 1990-04-22T05:46:03.00 10.0 undecidable manual SN 95 1.0989 -0.02 0.7
--.MS1.Z. 1990-04-22T05:46:02.00 10.0 undecidable manual SG! 58 0.9657 2.46 0
--.SDI.Z. 1990-04-22T05:45:57.75 10.0 undecidable manual SG 304 0.9102 0.27 0.7
--.BRT.Z. 1990-04-22T05:45:57.00 10.0 undecidable manual PN 100 1.776 0.35 1.1
--.SGO.Z. 1990-04-22T05:45:51.86 10.0 undecidable manual SG 150 0.7326 0.07 0.8
--.AZI.Z. 1990-04-22T05:45:51.00 10.0 undecidable manual PN 307 1.2987 0.94 0.7
--.CDT.Z. 1990-04-22T05:45:48.00 10.0 undecidable manual PN 95 1.0989 0.75 1.1
--.MGR.Z. 1990-04-22T05:45:48.51 10.0 undecidable manual PN 152 1.1988 -0.11 1.6
--.FG2.Z. 1990-04-22T05:45:47.63 10.0 undecidable manual SG 22 0.6438 -1.54 0.1
--.MS1.Z. 1990-04-22T05:45:47.00 10.0 undecidable manual PG 58 0.9657 1.76 0.2
--.SDI.Z. 1990-04-22T05:45:44.54 10.0 undecidable manual PG 304 0.9102 0.49 1.6
--.FG4.Z. 1990-04-22T05:45:43.92 10.0 undecidable manual SG 97 0.5217 -1.11 0.3
--.OVO.Z. 1990-04-22T05:45:43.90 10.0 undecidable manual SG 221 0.4884 -0.03 0.8
--.TR9.Z. 1990-04-22T05:45:40.00 10.0 undecidable manual SG 116 0.3441 0.88 0.4
--.SGO.Z. 1990-04-22T05:45:40.63 10.0 undecidable manual PG 150 0.7326 -0.14 2
--.FG2.Z. 1990-04-22T05:45:38.93 10.0 undecidable manual PG 22 0.6438 -0.33 1.8
--.SOR.Z. 1990-04-22T05:45:37.60 10.0 undecidable manual PG! 211 0.7104 -2.84 0
--.DUI.Z. 1990-04-22T05:45:36.11 10.0 undecidable manual PG 329 0.5328 -0.91 0.9
--.OVO.Z. 1990-04-22T05:45:35.70 10.0 undecidable manual PG 221 0.4884 -0.53 1.5
--.FG4.Z. 1990-04-22T05:45:35.86 10.0 undecidable manual PG 97 0.5217 -1.01 0.7
--.SGG.Z. 1990-04-22T05:45:34.10 10.0 undecidable manual PG 299 0.3774 -0.11 2
--.TR9.Z. 1990-04-22T05:45:33.60 10.0 undecidable manual PG 116 0.3441 0.15 2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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