Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 22-04-1990 ore 07:39:16 (Italia) in zona: 1 km W Pietrelcina (BN)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 1 km W Pietrelcina (BN), il

  • 22-04-1990 05:39:16 (UTC)
  • 22-04-1990 07:39:16 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1980, 14.8360 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pietrelcina BN 1 3114 3114
Pesco Sannita BN 5 1972 5086
Paduli BN 5 3978 9064
Pago Veiano BN 6 2406 11470
Fragneto l'Abate BN 8 1049 12519
Fragneto Monforte BN 8 1840 14359
Benevento BN 9 60091 74450
Sant'Arcangelo Trimonte BN 9 573 75023
Reino BN 11 1210 76233
San Giorgio La Molara BN 11 2994 79227
Apice BN 12 5686 84913
Buonalbergo BN 12 1730 86643
Ponte BN 12 2580 89223
Molinara BN 12 1618 90841
San Marco dei Cavoti BN 13 3371 94212
Castelpoto BN 13 1254 95466
Torrecuso BN 13 3407 98873
Campolattaro BN 13 1072 99945
Casalduni BN 14 1378 101323
San Nicola Manfredi BN 14 3722 105045
Calvi BN 14 2682 107727
Paupisi BN 14 1633 109360
Foglianise BN 14 3385 112745
San Martino Sannita BN 15 1230 113975
Sant'Angelo a Cupolo BN 15 4325 118300
Casalbore AV 15 1800 120100
San Giorgio del Sannio BN 15 10022 130122
San Leucio del Sannio BN 15 3106 133228
Vitulano BN 16 2944 136172
Pontelandolfo BN 16 2167 138339
Apollosa BN 16 2658 140997
Montecalvo Irpino AV 16 3725 144722
San Nazzaro BN 17 884 145606
Cautano BN 17 2044 147650
Campoli del Monte Taburno BN 17 1546 149196
Chianche AV 17 475 149671
Bonito AV 18 2448 152119
Montefusco AV 18 1338 153457
Circello BN 18 2388 155845
Ceppaloni BN 18 3415 159260
Venticano AV 18 2537 161797
Torrioni AV 18 549 162346
San Lupo BN 18 801 163147
Pietradefusi AV 18 2348 165495
San Lorenzo Maggiore BN 19 2154 167649
Colle Sannita BN 19 2431 170080
Petruro Irpino AV 19 349 170429
Tocco Caudio BN 19 1508 171937
Santa Paolina AV 20 1256 173193
Ginestra degli Schiavoni BN 20 476 173669
Arpaise BN 20 761 174430

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
32 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
44 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
48 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
54 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
56 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
56 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
56 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
58 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
58 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
58 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
60 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
60 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
61 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
63 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
63 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
63 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
66 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
67 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
71 Km a SW di San Severo (53905 abitanti)
74 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
90 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML-VAX 1.9
1990-04-22
05:39:16
41.198 14.836 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 114669
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-04-22 05:39:16 ± 0.272
Latitudine 41.1980 ± 0.0096
Longitudine 14.8360 ± 0.0114
Profondità (km) 7 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 114669

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1430.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 75
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 17
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00300
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01069
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri delle magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 114669
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:46:37

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 114669
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SDI.Z. 1990-04-22T05:39:48.68 10.0 undecidable manual SG 304 0.9213 0.34 0.6
--.SGO.Z. 1990-04-22T05:39:42.70 10.0 undecidable manual SG 150 0.7326 -0.11 0.8
--.FG2.Z. 1990-04-22T05:39:39.38 10.0 undecidable manual SG 21 0.6438 -0.32 0.7
--.MGR.Z. 1990-04-22T05:39:38.94 10.0 undecidable manual PN 152 1.1877 -0.18 1.4
--.FG4.Z. 1990-04-22T05:39:35.56 10.0 undecidable manual SG 97 0.5106 0.25 0.8
--.SDI.Z. 1990-04-22T05:39:34.49 10.0 undecidable manual PG 304 0.9213 -0.31 1.5
--.OVO.Z. 1990-04-22T05:39:34.40 10.0 undecidable manual SG 222 0.4995 -0.26 0.8
--.SGO.Z. 1990-04-22T05:39:31.34 10.0 undecidable manual PG 150 0.7326 0.09 1.9
--.TR9.Z. 1990-04-22T05:39:30.20 10.0 undecidable manual SG 117 0.333 0.8 0.3
--.MSC.Z. 1990-04-22T05:39:30.60 10.0 undecidable manual PG 269 0.6438 0.85 0.7
--.FG2.Z. 1990-04-22T05:39:29.70 10.0 undecidable manual PG 21 0.6438 -0.74 0.9
--.DUI.Z. 1990-04-22T05:39:29.00 10.0 undecidable manual PG 328 0.5439 1.27 0.2
--.SOR.Z. 1990-04-22T05:39:28.80 10.0 undecidable manual PG! 211 0.7215 -2.29 0
--.FG4.Z. 1990-04-22T05:39:27.36 10.0 undecidable manual PG 97 0.5106 0.08 2.1
--.OVO.Z. 1990-04-22T05:39:26.50 10.0 undecidable manual PG 222 0.4995 -0.4 1.6
--.SGG.Z. 1990-04-22T05:39:24.20 10.0 undecidable manual PG 299 0.3885 -0.76 0.9
--.TR9.Z. 1990-04-22T05:39:23.90 10.0 undecidable manual PG 117 0.333 0.03 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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