Terremoto (esplosione in cava) di magnitudo ML 0.9 del 16-02-2022 ore 15:33:51 (Italia) in zona: 3 km E Nave (BS)

Un terremoto (esplosione in cava) di magnitudo ML 0.9 è avvenuto nella zona: 3 km E Nave (BS), il

  • 16-02-2022 14:33:51 (UTC)
  • 16-02-2022 15:33:51 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.5840, 10.3200 ad una profondità di 0 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Tipo di evento: esplosione in cava.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Nave BS 3 11029 11029
Caino BS 3 2151 13180
Botticino BS 4 10914 24094
Serle BS 5 3023 27117
Bovezzo BS 6 7516 34633
Nuvolento BS 6 3992 38625
Vallio Terme BS 7 1405 40030
Nuvolera BS 7 4696 44726
Paitone BS 7 2130 46856
Rezzato BS 8 13472 60328
Agnosine BS 8 1790 62118
Concesio BS 8 15465 77583
Collebeato BS 8 4622 82205
Lumezzane BS 9 22644 104849
Prevalle BS 9 6999 111848
Gavardo BS 9 12056 123904
Odolo BS 9 1985 125889
Brescia BS 9 196480 322369
Mazzano BS 9 12222 334591
Bione BS 10 1386 335977
Villanuova sul Clisi BS 11 5773 341750
Preseglie BS 11 1514 343264
Cellatica BS 11 4941 348205
Calvagese della Riviera BS 11 3583 351788
Villa Carcina BS 11 11004 362792
Sabbio Chiese BS 11 3905 366697
Muscoline BS 11 2641 369338
Bedizzole BS 11 12296 381634
Sarezzo BS 12 13553 395187
Casto BS 13 1778 396965
Castenedolo BS 13 11457 408422
Barghe BS 13 1189 409611
San Zeno Naviglio BS 13 4673 414284
Gussago BS 13 16753 431037
Borgosatollo BS 14 9264 440301
Roè Volciano BS 14 4574 444875
Roncadelle BS 14 9538 454413
Mura BS 15 796 455209
Brione BS 15 714 455923
Provaglio Val Sabbia BS 15 918 456841
Polpenazze del Garda BS 15 2611 459452
Puegnago sul Garda BS 15 3410 462862
Lodrino BS 15 1698 464560
Vestone BS 16 4390 468950
Vobarno BS 16 8103 477053
Flero BS 16 8732 485785
Castegnato BS 16 8334 494119
Gardone Val Trompia BS 16 11657 505776
Ome BS 16 3205 508981
Calcinato BS 16 12924 521905
Soiano del Lago BS 16 1896 523801
Marcheno BS 16 4364 528165
Rodengo Saiano BS 17 9504 537669
Padenghe sul Garda BS 17 4458 542127
Salò BS 17 10693 552820
Castel Mella BS 17 11056 563876
Montirone BS 17 5165 569041
Polaveno BS 18 2555 571596
Poncarale BS 18 5283 576879
Moniga del Garda BS 18 2533 579412
Pertica Alta BS 18 563 579975
San Felice del Benaco BS 18 3391 583366
Monticelli Brusati BS 18 4516 587882
Treviso Bresciano BS 18 545 588427
Manerba del Garda BS 18 5287 593714
Torbole Casaglia BS 19 6522 600236
Lonato del Garda BS 19 16246 616482
Paderno Franciacorta BS 19 3734 620216
Gardone Riviera BS 19 2660 622876
Marmentino BS 19 675 623551
Ospitaletto BS 19 14509 638060
Pertica Bassa BS 19 651 638711
Tavernole sul Mella BS 19 1303 640014
Lavenone BS 20 555 640569
Travagliato BS 20 13910 654479
Passirano BS 20 7098 661577
Montichiari BS 20 25198 686775

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a NE di Brescia (196480 abitanti)
52 Km a E di Bergamo (119381 abitanti)
55 Km a W di Verona (258765 abitanti)
55 Km a NE di Cremona (71901 abitanti)
77 Km a NE di Piacenza (102191 abitanti)
81 Km a E di Monza (122671 abitanti)
82 Km a SW di Trento (117317 abitanti)
85 Km a E di Sesto San Giovanni (81608 abitanti)
86 Km a E di Cinisello Balsamo (75078 abitanti)
87 Km a N di Parma (192836 abitanti)
89 Km a E di Milano (1345851 abitanti)
96 Km a W di Vicenza (112953 abitanti)
99 Km a E di Como (84495 abitanti)
99 Km a NW di Carpi (70699 abitanti)
100 Km a E di Rho (50434 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 0.9 2022-02-16
14:33:51
45.5837 10.3205 1 2022-07-08
12:33:48
Bollettino Sismico Italiano INGV 103611011
Rivista
Rev100
ML 1.2 2022-02-16
14:33:49
45.4828 10.2308 12 2022-02-16
14:40:53
Sala Sismica INGV-Roma 101051661
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2022-02-16 14:33:51 ± 0.19
Latitudine 45.5837 ± 0.0144
Longitudine 10.3205 ± 0.0180
Profondità (km) 1 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento quarry blast
ID localizzazione 103611011

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1780
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1090
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 325
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1780.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 123
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 6
Numero di fasi 6
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.36
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.02158
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.28778
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri delle magnitudo

ML:0.9

Campo Valore
Valore 0.9
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 103611011
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2022-04-22 13:35:20

ML:1.2

Campo Valore
Valore 1.2
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 101051661
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2022-02-16 14:40:53
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.BAG8.EHZ. 2022-02-16T14:33:57.73 0.6 undecidable manual P 23 0.2599 91 0.11 48
IV.MAGA.HHZ. 2022-02-16T14:33:57.62 0.3 undecidable manual P 48 0.2878 91 -0.62 62
ZO.PDN6.EHE. 2022-02-16T14:33:55.68 0.3 undecidable manual P 70 0.1700 92 0.06 74
IV.SALO.HHZ. 2022-02-16T14:33:55.54 0.3 undecidable manual P 76 0.1466 92 0.44 68
IV.CNCS.HNZ. 2022-02-16T14:33:53.66 0.3 undecidable manual P 287 0.0755 93 0.13 74
IV.SGAL.EHZ. 2022-02-16T14:33:52.22 0.1 positive manual P 199 0.0216 102 -0.1 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.SGAL.EHE. ML:0.0 0.0008025 0.42 AML other m 2022-02-16T14:33:53.21
IV.SGAL.EHN. ML:0.0 0.0013900000000000002 0.24 AML other m 2022-02-16T14:33:53.27
IV.SALO.HHN. ML:0.9 0.00008790516500000001 0.3008 AML other m 2022-02-16T14:34:01.45
IV.SALO.HHE. ML:0.9 0.00008151721500000001 0.48 AML other m 2022-02-16T14:34:01.25
IV.MAGA.HHN. ML:0.8 0.000027802305 0.256 AML other m 2022-02-16T14:34:06.75
IV.MAGA.HHE. ML:1.0 0.000047073160000000006 1.6608 AML other m 2022-02-16T14:34:11.06
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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