Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 18-02-1990 ore 01:28:46 (Italia) in zona: 1 km NE Furnari (ME)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 1 km NE Furnari (ME), il

  • 18-02-1990 00:28:46 (UTC)
  • 18-02-1990 01:28:46 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.1090, 15.1330 ad una profondità di 12 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Furnari ME 1 3784 3784
Mazzarrà Sant'Andrea ME 2 1531 5315
Rodì Milici ME 3 2056 7371
Terme Vigliatore ME 4 7395 14766
Falcone ME 5 2808 17574
Oliveri ME 7 2181 19755
Castroreale ME 7 2504 22259
Tripi ME 7 873 23132
Basicò ME 8 612 23744
Barcellona Pozzo di Gotto ME 9 41583 65327
Novara di Sicilia ME 10 1337 66664
Merì ME 12 2338 69002
Santa Lucia del Mela ME 14 4650 73652
San Filippo del Mela ME 14 7115 80767
Fondachelli-Fantina ME 14 1019 81786
Montalbano Elicona ME 14 2287 84073
Patti ME 15 13431 97504
Librizzi ME 15 1660 99164
Milazzo ME 16 31646 130810
San Piero Patti ME 16 2915 133725
Montagnareale ME 16 1615 135340
Pace del Mela ME 17 6239 141579
Gualtieri Sicaminò ME 17 1807 143386
Antillo ME 18 919 144305
Condrò ME 19 493 144798

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
38 Km a W di Messina (238439 abitanti)
45 Km a W di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
55 Km a N di Acireale (52622 abitanti)
67 Km a N di Catania (314555 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.6
1990-02-18
00:28:46
38.109 15.133 13 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 110399
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-02-18 00:28:46 ± 0.135
Latitudine 38.1090 ± 0.0099
Longitudine 15.1330 ± 0.0098
Profondità (km) 13 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 110399

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1395.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 84
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 43
Numero di fasi 43
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02202
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 28
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 28
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 13
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 110399
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:42:39

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 110399
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MGR.Z. 1990-02-18T00:29:44.25 10.0 undecidable manual SN 9 2.0535 -0.65 0.2
--.TDS.Z. 1990-02-18T00:29:38.79 10.0 undecidable manual SN 30 1.8093 -0.35 0.3
--.SGO.Z. 1990-02-18T00:29:25.70 10.0 negative manual PN 3 2.442 0.18 1.5
--.GRI.Z. 1990-02-18T00:29:25.66 10.0 undecidable manual SN 54 1.2321 0.26 0.4
--.ORI.Z. 1990-02-18T00:29:22.75 10.0 negative manual PN 27 2.1867 0.83 0.6
--.PZI.Z. 1990-02-18T00:29:21.60 10.0 undecidable manual SN 188 1.0656 0.26 0.5
--.MEU.Z. 1990-02-18T00:29:20.33 10.0 undecidable manual SN 193 1.0212 -0.12 0.5
--.MGR.Z. 1990-02-18T00:29:19.41 10.0 negative manual PN 9 2.0535 -0.63 1
--.CSI.Z. 1990-02-18T00:29:18.45 10.0 undecidable manual PN 28 1.8981 0.49 0.7
--.ROI.Z. 1990-02-18T00:29:17.88 10.0 undecidable manual PN 37 1.8315 0.78 0.4
--.TDS.Z. 1990-02-18T00:29:16.20 10.0 undecidable manual PN 30 1.8093 -0.7 0.5
--.SE2.Z. 1990-02-18T00:29:15.56 10.0 undecidable manual PN! 53 1.5318 2.68 0
--.GIB.Z. 1990-02-18T00:29:15.50 10.0 undecidable manual SG 262 0.8769 -0.7 0.3
--.USI.Z. 1990-02-18T00:29:12.80 10.0 undecidable manual PN 292 1.6317 -1.61 0
--.FAI.Z. 1990-02-18T00:29:12.72 10.0 undecidable manual PN 234 1.4208 1.27 0.1
--.MCT.Z. 1990-02-18T00:29:10.19 10.0 undecidable manual PN 248 1.2987 0.52 0.8
--.GRI.Z. 1990-02-18T00:29:10.18 10.0 undecidable manual PN 54 1.2321 1.4 0.1
--.SOI.Z. 1990-02-18T00:29:09.37 10.0 undecidable manual SG 92 0.7215 -1.91 0
--.CZI.Z. 1990-02-18T00:29:09.86 10.0 negative manual PN 35 1.3431 -0.6 1.3
--.PA2.Z. 1990-02-18T00:29:07.48 10.0 undecidable manual PN 70 1.0878 0.65 0.7
--.PZI.Z. 1990-02-18T00:29:06.22 10.0 positive manual PN 188 1.0656 -0.22 2.4
--.GMB.Z. 1990-02-18T00:29:05.74 10.0 undecidable manual SG 83 0.5439 0.07 0.5
--.MEU.Z. 1990-02-18T00:29:05.30 10.0 positive manual PN 193 1.0212 -0.63 1.5
--.SA1.Z. 1990-02-18T00:29:04.74 10.0 undecidable manual SG 332 0.4995 0.33 0.5
--.GIB.Z. 1990-02-18T00:29:03.00 10.0 undecidable manual PG 262 0.8769 -0.47 1
--.DR2.Z. 1990-02-18T00:29:02.22 10.0 positive manual PG 49 0.8214 -0.24 2.5
--.MO9.Z. 1990-02-18T00:29:02.95 10.0 undecidable manual SG 103 0.444 0.35 0.4
--.SC9.Z. 1990-02-18T00:29:02.65 10.0 undecidable manual SG 72 0.4773 -0.82 0.2
--.FE2.Z. 1990-02-18T00:29:01.26 10.0 positive manual PG 95 0.7437 0.1 1.3
--.MNO.Z. 1990-02-18T00:29:01.31 10.0 undecidable manual SG 243 0.3885 0.84 0.2
--.LPI.Z. 1990-02-18T00:29:00.37 10.0 undecidable manual SG 337 0.3996 -0.87 0.2
--.SOI.Z. 1990-02-18T00:29:00.50 10.0 positive manual PG 92 0.7215 -0.58 1.6
--.MSI.Z. 1990-02-18T00:28:59.47 10.0 undecidable manual SG 74 0.3441 0.35 0.4
--.GMB.Z. 1990-02-18T00:28:57.44 10.0 positive manual PG 83 0.5439 0.05 2.7
--.GA2.Z. 1990-02-18T00:28:57.56 10.0 positive manual PG 83 0.5439 0.16 2.6
--.SA1.Z. 1990-02-18T00:28:56.90 10.0 undecidable manual PG 332 0.4995 0.24 1.2
--.ATN.Z. 1990-02-18T00:28:56.22 10.0 undecidable manual SG 79 0.2553 -0.29 0.5
--.SC9.Z. 1990-02-18T00:28:55.95 10.0 undecidable manual PG 72 0.4773 -0.17 1.3
--.MO9.Z. 1990-02-18T00:28:55.59 10.0 positive manual PG 103 0.444 -0.03 2.7
--.MNO.Z. 1990-02-18T00:28:54.70 10.0 negative manual PG 243 0.3885 0.31 2.3
--.LPI.Z. 1990-02-18T00:28:54.96 10.0 positive manual PG 337 0.3996 0.13 2.6
--.MSI.Z. 1990-02-18T00:28:53.93 10.0 negative manual PG 74 0.3441 0.32 2.3
--.ATN.Z. 1990-02-18T00:28:52.47 10.0 positive manual PG 79 0.2553 0.36 2.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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