Terremoto di magnitudo ML 1.1 del 28-01-2022 ore 01:07:19 (UTC) in zona: 14 km SW Longobucco (CS)

Un terremoto di magnitudo ML 1.1 è avvenuto nella zona: 14 km SW Longobucco (CS), il

  • 28-01-2022 01:07:19 (UTC)
  • 28-01-2022 02:07:19 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.3670, 16.4880 ad una profondità di 17 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Longobucco CS 14 3183 3183
Celico CS 14 2802 5985
Spezzano Piccolo CS 15 2079 8064
Spezzano della Sila CS 15 4541 12605
San Pietro in Guarano CS 15 3663 16268
Rovito CS 16 3158 19426
Serra Pedace CS 16 986 20412
Lappano CS 16 941 21353
Casole Bruzio CS 16 2578 23931
Pedace CS 16 1907 25838
Acri CS 16 20858 46696
Rose CS 17 4373 51069
Trenta CS 17 2633 53702
Castiglione Cosentino CS 17 2896 56598
Pietrafitta CS 17 1310 57908
Zumpano CS 18 2570 60478
Aprigliano CS 19 2890 63368
Luzzi CS 19 9396 72764

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
22 Km a E di Cosenza (67546 abitanti)
46 Km a NE di Lamezia Terme (70714 abitanti)
52 Km a N di Catanzaro (90612 abitanti)
64 Km a NW di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 1.1 2022-01-28
01:07:19
39.3673 16.4885 17 2022-07-08
12:33:25
Bollettino Sismico Italiano INGV 100270761
Rivista
Rev100
ML 1.1 2022-01-28
01:07:19
39.3757 16.4873 17 2022-01-28
01:17:43
Sala Sismica INGV-Roma 100246231
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2022-01-28 01:07:19 ± 0.08
Latitudine 39.3673 ± 0.0045
Longitudine 16.4885 ± 0.0047
Profondità (km) 17 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 100270761

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 478
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 288
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 203
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 480.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 82
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.03867
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.61514
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

ML:1.1

Campo Valore
Valore 1.1
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 100246231
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2022-01-28 01:17:43

ML:1.1

Campo Valore
Valore 1.1
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 100270761
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2022-04-11 16:17:44
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.SERS.HHE. 2022-01-28T01:07:33.16 0.3 undecidable manual S 155 0.3660 101 0.24 68
IV.LADO.EHE. 2022-01-28T01:07:33.71 0.6 undecidable manual S 102 0.3885 100 0.13 47
IV.GRIS.HNE. 2022-01-28T01:07:31.96 0.3 undecidable manual P 307 0.6151 96 0.49 60
IV.PIPA.HHZ. 2022-01-28T01:07:30.84 0.6 undecidable manual S 65 0.2788 107 0.43 45
MN.TIP.HHZ. 2022-01-28T01:07:30.23 0.3 undecidable manual S 132 0.2806 106 -0.24 68
IV.CAR1.HHZ. 2022-01-28T01:07:29.30 0.1 undecidable manual S 242 0.2428 110 -0.1 96
IV.CET2.HHZ. 2022-01-28T01:07:28.26 0.3 undecidable manual P 292 0.4425 99 -0.27 67
IV.SERS.HHE. 2022-01-28T01:07:27.46 0.3 undecidable manual P 155 0.3660 101 0.22 68
IV.LADO.EHE. 2022-01-28T01:07:27.39 0.3 undecidable manual P 102 0.3885 100 -0.23 67
IV.SPS2.HHZ. 2022-01-28T01:07:26.66 0.3 undecidable manual S 237 0.1385 128 -0.03 74
MN.TIP.HHZ. 2022-01-28T01:07:25.78 0.1 undecidable manual P 132 0.2806 106 -0.05 94
IV.CAR1.HHZ. 2022-01-28T01:07:25.17 0.1 undecidable manual P 242 0.2428 110 -0.04 97
IV.CELI.HHZ. 2022-01-28T01:07:25.01 0.3 undecidable manual S 24 0.0387 163 0.03 75
IV.PIPA.HHZ. 2022-01-28T01:07:25.57 0.1 undecidable manual P 65 0.2788 107 -0.22 91
IV.SPS2.HHZ. 2022-01-28T01:07:23.64 0.3 undecidable manual P 237 0.1385 128 0 74
IV.CELI.HHZ. 2022-01-28T01:07:22.70 0.1 undecidable manual P 24 0.0387 163 0.04 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CELI.HHE. ML:1.2 0.0001585 0.22 AML other m 2022-01-28T01:07:25.08
IV.CELI.HHN. ML:0.9 0.00007874999999999999 0.38 AML other m 2022-01-28T01:07:25.54
IV.SPS2.HHE. ML:0.7 0.0000406 0.12 AML other m 2022-01-28T01:07:26.81
IV.SPS2.HHN. ML:1.0 0.0000761 0.18 AML other m 2022-01-28T01:07:26.86
IV.CAR1.HHE. ML:1.2 0.0000774 0.86 AML other m 2022-01-28T01:07:29.56
IV.CAR1.HHN. ML:1.2 0.00008724999999999999 0.18 AML other m 2022-01-28T01:07:29.57
IV.PIPA.HHE. ML:1.1 0.0000551 1.22 AML other m 2022-01-28T01:07:33.43
IV.PIPA.HHN. ML:1.0 0.00004305 1.22 AML other m 2022-01-28T01:07:33.19
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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