Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 09-02-1990 ore 21:12:38 (Italia) in zona: 2 km NW Ronzo Chienis (TN)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 2 km NW Ronzo Chienis (TN), il

  • 09-02-1990 20:12:38 (UTC)
  • 09-02-1990 21:12:38 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.9090, 10.9410 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ronzo-Chienis TN 2 976 976
Arco TN 4 17526 18502
Isera TN 6 2735 21237
Nogaredo TN 6 2065 23302
Dro TN 6 4944 28246
Nago-Torbole TN 7 2867 31113
Mori TN 7 9678 40791
Drena TN 7 570 41361
Villa Lagarina TN 7 3778 45139
Riva del Garda TN 8 16926 62065
Pomarolo TN 8 2452 64517
Tenno TN 8 2069 66586
Rovereto TN 9 39289 105875
Volano TN 9 3169 109044
Cavedine TN 10 2987 112031
Brentonico TN 10 4015 116046
Nomi TN 10 1398 117444
Trambileno TN 11 1452 118896
Calliano TN 12 1807 120703
Cimone TN 13 728 121431
Fiavè TN 13 1117 122548
Madruzzo TN 13 2884 125432
Besenello TN 14 2654 128086
Aldeno TN 14 3059 131145
Comano Terme TN 15 2956 134101
Bleggio Superiore TN 15 1568 135669
Limone sul Garda BS 16 1181 136850
Garniga Terme TN 16 388 137238
Ledro TN 16 5395 142633
Terragnolo TN 17 716 143349
Stenico TN 17 1170 144519
Ala TN 18 8913 153432
Folgaria TN 18 3191 156623
San Lorenzo Dorsino TN 19 1599 158222
Malcesine VR 19 3736 161958
Avio TN 19 4133 166091
Vallelaghi TN 19 5044 171135
Vallarsa TN 20 1395 172530

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
23 Km a SW di Trento (117317 abitanti)
52 Km a N di Verona (258765 abitanti)
62 Km a NW di Vicenza (112953 abitanti)
69 Km a NE di Brescia (196480 abitanti)
73 Km a SW di Bolzano (106441 abitanti)
92 Km a NW di Padova (210401 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.5
1990-02-09
20:12:38
45.909 10.941 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 109959
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1990-02-09 20:12:38 ± 0.241
Latitudine 45.9090 ± 0.0228
Longitudine 10.9410 ± 0.0210
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 109959

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3016.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 151
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 27
Numero di fasi 27
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.9
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00372
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02517
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 16
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 109959
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:42:15

ML:2.5

Campo Valore
Valore 2.5
Incertezza
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 109959
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CRE.Z. 1990-02-09T20:13:46.00 10.0 undecidable manual SN 161 2.3865 -1.23 0.3
--.PII.Z. 1990-02-09T20:13:44.00 10.0 undecidable manual SN 187 2.1978 1.32 0.3
--.SFI.Z. 1990-02-09T20:13:39.00 10.0 undecidable manual SN 161 2.0979 -1.24 0.3
--.ORO.Z. 1990-02-09T20:13:38.50 10.0 undecidable manual SN 263 2.0757 -1.23 0.4
--.TRI.Z. 1990-02-09T20:13:36.88 10.0 undecidable manual SN 94 1.9647 -0.34 0.7
--.BDI.Z. 1990-02-09T20:13:35.00 10.0 undecidable manual SN 187 1.8537 0.52 0.7
--.BOB.Z. 1990-02-09T20:13:28.41 10.0 undecidable manual SN 222 1.5429 1.33 0.4
--.VAI.Z. 1990-02-09T20:13:26.53 10.0 undecidable manual SN 268 1.4985 0.4 0.7
--.FVI.Z. 1990-02-09T20:13:24.00 10.0 undecidable manual SN 60 1.443 -0.56 0.7
--.ARV.Z. 1990-02-09T20:13:24.00 10.0 undecidable manual PN 148 2.7972 0.38 1.4
--.ORO.Z. 1990-02-09T20:13:17.10 10.0 positive manual PN! 263 2.0757 3.3 0
--.CRE.Z. 1990-02-09T20:13:17.50 10.0 undecidable manual PN 161 2.3865 -0.63 1.4
--.CKI.Z. 1990-02-09T20:13:17.00 10.0 undecidable manual PN 232 2.3865 -1.09 0.9
--.PII.Z. 1990-02-09T20:13:15.00 10.0 undecidable manual PN 187 2.1978 -0.51 1.5
--.BDI.Z. 1990-02-09T20:13:12.00 10.0 undecidable manual PN 187 1.8537 1.23 0.9
--.TRI.Z. 1990-02-09T20:13:12.95 10.0 undecidable manual PN 94 1.9647 0.59 1.6
--.SFI.Z. 1990-02-09T20:13:12.50 10.0 undecidable manual PN 161 2.0979 -1.6 0.5
--.RBL.Z. 1990-02-09T20:13:12.50 10.0 undecidable manual PN 72 1.887 1.28 0.9
--.MME.Z. 1990-02-09T20:13:10.55 10.0 undecidable manual PN 185 1.7205 1.68 0.5
--.BOB.Z. 1990-02-09T20:13:08.16 10.0 undecidable manual PN 222 1.5429 1.66 0.6
--.VAI.Z. 1990-02-09T20:13:06.89 10.0 undecidable manual PN 268 1.4985 0.94 1.3
--.FVI.Z. 1990-02-09T20:13:05.78 10.0 undecidable manual PN 60 1.443 0.73 1.5
--.CTI.Z. 1990-02-09T20:12:58.00 10.0 undecidable manual SG 73 0.4995 0.31 0.8
--.MDI.Z. 1990-02-09T20:12:55.72 10.0 negative manual PG 261 0.8658 -0.38 3.7
--.SAL.Z. 1990-02-09T20:12:54.00 10.0 undecidable manual SG 223 0.4107 -0.55 0.7
--.CTI.Z. 1990-02-09T20:12:48.25 10.0 positive manual PG 73 0.4995 -1.27 1.9
--.SAL.Z. 1990-02-09T20:12:46.67 10.0 positive manual PG 223 0.4107 -1.05 2.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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