Terremoto di magnitudo Md 2.2 del 05-01-1985 ore 10:13:26 (UTC) in zona: 1 km E San Raffaele Cimena (TO)

Un terremoto di magnitudo Md 2.2 è avvenuto nella zona: 1 km E San Raffaele Cimena (TO), il

  • 05-01-1985 10:13:26 (UTC)
  • 05-01-1985 11:13:26 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.1500, 7.8600 ad una profondità di 21 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Raffaele Cimena TO 1 3147 3147
Castagneto Po TO 3 1784 4931
Brandizzo TO 4 8687 13618
Gassino Torinese TO 4 9432 23050
Rivalba TO 4 1143 24193
Castiglione Torinese TO 4 6416 30609
Chivasso TO 5 26749 57358
Sciolze TO 6 1459 58817
Casalborgone TO 7 1930 60747
Settimo Torinese TO 7 47669 108416
San Sebastiano da Po TO 8 1930 110346
Cinzano TO 8 340 110686
Volpiano TO 9 15416 126102
San Mauro Torinese TO 9 19085 145187
Pavarolo TO 9 1102 146289
Montaldo Torinese TO 9 743 147032
Montanaro TO 9 5323 152355
Baldissero Torinese TO 10 3750 156105
Verolengo TO 10 4909 161014
Berzano di San Pietro AT 10 415 161429
Marentino TO 10 1351 162780
San Benigno Canavese TO 10 5992 168772
Lauriano TO 11 1478 170250
Moncucco Torinese AT 11 883 171133
Torrazza Piemonte TO 12 2881 174014
Tonengo AT 12 236 174250
Leini TO 12 16356 190606
Albugnano AT 12 529 191135
Monteu da Po TO 12 883 192018
Arignano TO 12 1078 193096
Mombello di Torino TO 12 415 193511
Aramengo AT 13 607 194118
Andezeno TO 13 1984 196102
Moransengo AT 14 192 196294
Pino Torinese TO 14 8379 204673
Lombardore TO 14 1742 206415
Rondissone TO 14 1889 208304
Moriondo Torinese TO 14 823 209127
Foglizzo TO 14 2361 211488
Pino d'Asti AT 14 230 211718
Castelnuovo Don Bosco AT 15 3272 214990
Cavagnolo TO 15 2237 217227
Bosconero TO 15 3167 220394
Saluggia VC 15 4042 224436
Chieri TO 15 36595 261031
Cocconato AT 16 1493 262524
Borgaro Torinese TO 16 13592 276116
Buttigliera d'Asti AT 16 2626 278742
Brusasco TO 16 1665 280407
Rivarossa TO 16 1610 282017
Passerano Marmorito AT 16 455 282472
Torino TO 16 890529 1173001
Caselle Torinese TO 17 19136 1192137
Pecetto Torinese TO 17 3995 1196132
Brozolo TO 17 471 1196603
Mazzè TO 18 4184 1200787
Caluso TO 18 7586 1208373
Cerreto d'Asti AT 18 224 1208597
Venaria Reale TO 18 34193 1242790
San Francesco al Campo TO 18 5005 1247795
Riva presso Chieri TO 18 4610 1252405
Piovà Massaia AT 18 637 1253042
Verrua Savoia TO 18 1443 1254485
San Giusto Canavese TO 19 3406 1257891
Feletto TO 20 2310 1260201
San Maurizio Canavese TO 20 10237 1270438
Robella AT 20 473 1270911
Crescentino VC 20 7878 1278789
Capriglio AT 20 290 1279079
Barone Canavese TO 20 586 1279665
Candia Canavese TO 20 1258 1280923
Orio Canavese TO 20 801 1281724

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
16 Km a NE di Torino (890529 abitanti)
21 Km a NE di Moncalieri (57294 abitanti)
39 Km a NW di Asti (76202 abitanti)
65 Km a W di Alessandria (93943 abitanti)
68 Km a W di Novara (104380 abitanti)
81 Km a W di Vigevano (63310 abitanti)
88 Km a N di Cuneo (56081 abitanti)
93 Km a SW di Gallarate (53343 abitanti)
94 Km a SW di Busto Arsizio (83106 abitanti)
96 Km a SW di Legnano (60262 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.2 1985-01-05
10:13:26
45.15 7.86 21 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 79
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-01-05 10:13:26 ± 0.59
Latitudine 45.1500 ± 0.0241
Longitudine 7.8600 ± 0.0817
Profondità (km) 21 ± 5 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 79

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 6941.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 169
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 7
Numero di fasi 7
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00429
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01012
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.2

Campo Valore
Valore 2.2
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 79
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:05:25
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
--.ROB.Z. 1985-01-05T10:13:54.70 10.0 undecidable manual SN 179 0.0076 -0.64 0.3
--.EMS.Z. 1985-01-05T10:13:47.10 10.0 undecidable manual PN 325 0.0101 0 1.6
--.ORO.Z. 1985-01-05T10:13:45.00 10.0 undecidable manual SG 10 0.0043 0.32 0.6
--.ROB.Z. 1985-01-05T10:13:44.20 10.0 undecidable manual PN 179 0.0076 0.93 0.3
--.DIX.Z. 1985-01-05T10:13:44.90 10.0 undecidable manual PN 341 0.0088 -0.22 1.5
--.MMK.Z. 1985-01-05T10:13:44.10 10.0 undecidable manual PN 4 0.0081 0.05 1.7
--.ORO.Z. 1985-01-05T10:13:36.50 10.0 undecidable manual PG 10 0.0043 -0.62 0.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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