Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 21-09-1989 ore 01:21:55 (UTC) in zona: 2 km S Ofena (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 2 km S Ofena (AQ), il

  • 21-09-1989 01:21:55 (UTC)
  • 21-09-1989 03:21:55 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3090, 13.7610 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ofena AQ 2 506 506
Villa Santa Lucia degli Abruzzi AQ 3 123 629
Capestrano AQ 5 884 1513
Calascio AQ 6 137 1650
Castelvecchio Calvisio AQ 6 153 1803
Carapelle Calvisio AQ 6 87 1890
Castel del Monte AQ 7 413 2303
Navelli AQ 8 554 2857
Brittoli PE 8 290 3147
Carpineto della Nora PE 9 662 3809
San Pio delle Camere AQ 9 661 4470
Caporciano AQ 10 230 4700
Collepietro AQ 10 237 4937
Santo Stefano di Sessanio AQ 10 111 5048
Corvara PE 11 256 5304
Villa Celiera PE 12 681 5985
Civitaquana PE 12 1247 7232
Vicoli PE 12 390 7622
Pescosansonesco PE 12 517 8139
Bussi sul Tirino PE 12 2518 10657
Civitella Casanova PE 12 1815 12472
Pietranico PE 13 484 12956
Prata d'Ansidonia AQ 13 496 13452
Castiglione a Casauria PE 14 831 14283
San Benedetto in Perillis AQ 14 113 14396
Barisciano AQ 14 1828 16224
Cugnoli PE 14 1506 17730
Acciano AQ 15 327 18057
Montebello di Bertona PE 15 991 19048
Fontecchio AQ 15 369 19417
Tione degli Abruzzi AQ 16 310 19727
Torre de' Passeri PE 16 3147 22874
Farindola PE 16 1518 24392
Tocco da Casauria PE 16 2688 27080
Catignano PE 16 1399 28479
Fagnano Alto AQ 16 418 28897
Popoli PE 16 5172 34069
San Demetrio ne' Vestini AQ 17 1854 35923
Alanno PE 17 3487 39410
Molina Aterno AQ 18 386 39796
Poggio Picenze AQ 18 1136 40932
Secinaro AQ 19 359 41291
Nocciano PE 19 1810 43101
Villa Sant'Angelo AQ 19 424 43525
Bolognano PE 19 1108 44633
Sant'Eusanio Forconese AQ 20 394 45027
Castelvecchio Subequo AQ 20 982 46009

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
30 Km a E di L'Aquila (69753 abitanti)
34 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
39 Km a S di Teramo (54892 abitanti)
39 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
41 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
88 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
92 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
96 Km a E di Terni (111501 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.0
1989-09-21
01:21:55
42.309 13.761 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 99909
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-09-21 01:21:55 ± 0.726
Latitudine 42.3090 ± 0.0211
Longitudine 13.7610 ± 0.0419
Profondità (km) 7 ± 4 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 99909

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4166.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 196
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00235
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01198
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 99909
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:33:19

ML:2.0

Campo Valore
Valore 2.0
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 99909
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 1989-09-21T01:22:32.91 10.0 undecidable manual SN 312 1.11 0.15 0.6
--.RMP.Z. 1989-09-21T01:22:29.50 10.0 undecidable manual SG 237 0.9213 2.08 0
--.RDP.Z. 1989-09-21T01:22:27.60 10.0 undecidable manual SG 234 0.9435 -1.02 0.3
--.ARV.Z. 1989-09-21T01:22:20.15 10.0 undecidable manual PN 333 1.332 0.26 1.3
--.RMP.Z. 1989-09-21T01:22:16.00 10.0 undecidable manual PG 237 0.9213 2.25 0.1
--.SDI.Z. 1989-09-21T01:22:16.48 10.0 undecidable manual SG 176 0.5883 -0.37 0.7
--.ASS.Z. 1989-09-21T01:22:16.55 10.0 undecidable manual PN 312 1.11 -0.29 1.4
--.RFI.Z. 1989-09-21T01:22:15.81 10.0 undecidable manual PG 170 1.0101 0.35 1.4
--.RDP.Z. 1989-09-21T01:22:13.75 10.0 undecidable manual PG 234 0.9435 -0.39 1.5
--.MNS.Z. 1989-09-21T01:22:10.50 10.0 undecidable manual PG 275 0.7992 -0.88 1.1
--.CP9.Z. 1989-09-21T01:22:09.99 10.0 undecidable manual PG 233 0.7437 -0.39 1.6
--.AZI.Z. 1989-09-21T01:22:09.10 10.0 undecidable manual SG 216 0.3996 -1.38 0.2
--.SDI.Z. 1989-09-21T01:22:07.68 10.0 undecidable manual PG 176 0.5883 0.02 1.8
--.AQU.Z. 1989-09-21T01:22:06.00 10.0 undecidable manual SG 279 0.2553 0.28 0.7
--.AZI.Z. 1989-09-21T01:22:03.46 10.0 undecidable manual PG 216 0.3996 -0.52 1.5
--.AQU.Z. 1989-09-21T01:22:01.00 10.0 undecidable manual PG 279 0.2553 -0.23 1.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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