Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 19-09-1989 ore 05:18:51 (UTC) in zona: 2 km S Bagnolo in Piano (RE)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 2 km S Bagnolo in Piano (RE), il

  • 19-09-1989 05:18:51 (UTC)
  • 19-09-1989 07:18:51 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7440, 10.6760 ad una profondità di 4 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bagnolo in Piano RE 2 9712 9712
Reggio nell'Emilia RE 6 171345 181057
Cadelbosco di Sopra RE 7 10628 191685
San Martino in Rio RE 9 8099 199784
Correggio RE 9 25897 225681
Castelnovo di Sotto RE 12 8462 234143
Campegine RE 12 5029 239172
Novellara RE 12 13731 252903
Rio Saliceto RE 13 6213 259116
Campagnola Emilia RE 13 5650 264766
Cavriago RE 13 9839 274605
Rubiera RE 13 14864 289469
Campogalliano MO 14 8845 298314
Albinea RE 15 8860 307174
Poviglio RE 15 7311 314485
Scandiano RE 16 25483 339968
Carpi MO 17 70699 410667
Gattatico RE 17 5837 416504
Fabbrico RE 18 6693 423197
Casalgrande RE 18 19310 442507
Sant'Ilario d'Enza RE 18 11205 453712
Bibbiano RE 18 10268 463980
Gualtieri RE 18 6556 470536
Montecchio Emilia RE 19 10530 481066
Vezzano sul Crostolo RE 19 4259 485325
Soliera MO 20 15461 500786
Quattro Castella RE 20 13195 513981
Guastalla RE 20 15225 529206

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
6 Km a NE di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
17 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
23 Km a W di Modena (184973 abitanti)
28 Km a E di Parma (192836 abitanti)
60 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
67 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
75 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
81 Km a SW di Verona (258765 abitanti)
85 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
87 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
89 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
92 Km a N di Pistoia (90315 abitanti)
93 Km a W di Imola (69797 abitanti)
95 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
96 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
98 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
M 3.2
1989-09-19
05:18:51
44.744 10.676 5 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 99719
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-09-19 05:18:51 ± 0.366
Latitudine 44.7440 ± 0.0087
Longitudine 10.6760 ± 0.0148
Profondità (km) 5 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 99719

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1517.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 75
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 51
Numero di fasi 51
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00494
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03975
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 30
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 30
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 99719
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:33:08

M:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo M
Localizzazione di riferimento 99719
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 09:42:56
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.HAU.Z. 1989-09-19T05:20:47.50 10.0 undecidable manual SN 319 4.4067 -0.56 0.3
--.CDF.Z. 1989-09-19T05:20:45.00 10.0 undecidable manual SN 328 4.3401 -1.34 0.1
--.LRG.Z. 1989-09-19T05:20:24.40 10.0 undecidable manual SN 248 3.3411 1.66 0
--.LMR.Z. 1989-09-19T05:20:21.60 10.0 undecidable manual SN 246 3.2967 -0.05 0.6
--.FRF.Z. 1989-09-19T05:20:17.50 10.0 undecidable manual SN 249 3.1191 0.29 0.6
--.VOY.Z. 1989-09-19T05:20:05.20 10.0 undecidable manual SN 59 2.5863 0.42 0.6
--.CVF.Z. 1989-09-19T05:20:03.00 10.0 undecidable manual SN 211 2.5308 -0.3 0.6
--.SBF.Z. 1989-09-19T05:20:03.20 10.0 undecidable manual SN 250 2.4753 1.27 0.2
--.LSD.Z. 1989-09-19T05:20:01.48 10.0 undecidable manual SN! 287 2.5752 -2.94 0
--.STV.Z. 1989-09-19T05:20:00.20 10.0 undecidable manual SN 259 2.4309 -0.69 0.4
--.ENR.Z. 1989-09-19T05:19:59.43 10.0 undecidable manual SN 258 2.3754 -0.1 0.7
--.HAU.Z. 1989-09-19T05:19:58.50 10.0 undecidable manual PN 319 4.4067 -0.09 1.2
--.CDF.Z. 1989-09-19T05:19:57.30 10.0 undecidable manual PN 328 4.3401 -0.3 1.1
--.IMI.Z. 1989-09-19T05:19:53.66 10.0 undecidable manual SN 248 2.1423 -0.6 0.5
--.FIN.Z. 1989-09-19T05:19:45.58 10.0 undecidable manual SN 253 1.8315 -1.13 0.2
--.LRG.Z. 1989-09-19T05:19:45.00 10.0 undecidable manual PN 248 3.3411 1.03 0.5
--.VAI.Z. 1989-09-19T05:19:45.60 10.0 undecidable manual SN 310 1.7427 0.53 0.6
--.LMR.Z. 1989-09-19T05:19:43.20 10.0 undecidable manual PN 246 3.2967 -0.14 1.5
--.FRF.Z. 1989-09-19T05:19:41.20 10.0 undecidable manual PN 249 3.1191 0.42 1.4
--.PCP.Z. 1989-09-19T05:19:39.10 10.0 undecidable manual SN 263 1.5318 -0.24 0.7
--.LPL.Z. 1989-09-19T05:19:37.20 10.0 undecidable manual PN 286 2.8749 -0.34 1.4
--.LSD.Z. 1989-09-19T05:19:35.81 10.0 undecidable manual PN! 287 2.5752 2.41 0
--.PZZ.Z. 1989-09-19T05:19:34.70 10.0 undecidable manual PN 265 2.5419 1.72 0.1
--.VOY.Z. 1989-09-19T05:19:33.40 10.0 undecidable manual PN 59 2.5863 -0.2 1.6
--.SBF.Z. 1989-09-19T05:19:32.60 10.0 undecidable manual PN 250 2.4753 0.64 1.2
--.MDI.Z. 1989-09-19T05:19:32.60 10.0 undecidable manual SN 327 1.2321 -0.31 0.7
--.CVF.Z. 1989-09-19T05:19:31.50 10.0 undecidable manual PN 211 2.5308 -1.25 0.3
--.STV.Z. 1989-09-19T05:19:31.78 10.0 undecidable manual PN 259 2.4309 0.42 1.6
--.DOI.Z. 1989-09-19T05:19:31.80 10.0 undecidable manual PN 265 2.442 0.21 1.8
--.ENR.Z. 1989-09-19T05:19:31.23 10.0 undecidable manual PN 258 2.3754 0.66 1.2
--.ASS.Z. 1989-09-19T05:19:28.00 10.0 undecidable manual PN 139 2.1978 -0.15 1.8
--.ORO.Z. 1989-09-19T05:19:27.50 10.0 undecidable manual PN 295 2.0868 0.38 1.7
--.IMI.Z. 1989-09-19T05:19:27.45 10.0 undecidable manual PN 248 2.1423 -0.08 1.9
--.PII.Z. 1989-09-19T05:19:26.22 10.0 undecidable manual SG 186 1.0212 -0.74 0.4
--.ROB.Z. 1989-09-19T05:19:25.92 10.0 undecidable manual PN 258 2.0424 -0.08 1.9
--.FIN.Z. 1989-09-19T05:19:22.91 10.0 undecidable manual PN 253 1.8315 -0.26 1.7
--.SAL.Z. 1989-09-19T05:19:22.22 10.0 undecidable manual SG 353 0.8658 0.33 0.7
--.VAI.Z. 1989-09-19T05:19:21.93 10.0 undecidable manual PN 310 1.7427 0.02 1.9
--.BOB.Z. 1989-09-19T05:19:21.91 10.0 undecidable manual SG 271 0.8658 -0.06 0.8
--.PCP.Z. 1989-09-19T05:19:20.20 10.0 undecidable manual PN 263 1.5318 1.29 0.4
--.VEA.Z. 1989-09-19T05:19:17.40 10.0 undecidable manual SG 281 0.7548 -1.08 0.2
--.BDI.Z. 1989-09-19T05:19:16.00 10.0 undecidable manual SG 184 0.6771 0.1 0.8
--.PGD.Z. 1989-09-19T05:19:15.20 10.0 undecidable manual PN 138 1.1433 1.55 0.2
--.MDI.Z. 1989-09-19T05:19:14.48 10.0 undecidable manual PN 327 1.2321 -0.41 1.6
--.SFI.Z. 1989-09-19T05:19:14.28 10.0 undecidable manual PN 134 1.1766 0.08 1.9
--.PII.Z. 1989-09-19T05:19:11.30 10.0 undecidable manual PG 186 1.0212 -0.74 1
--.BOB.Z. 1989-09-19T05:19:08.34 10.0 undecidable manual PG 271 0.8658 -0.55 1.3
--.SAL.Z. 1989-09-19T05:19:08.40 10.0 undecidable manual PG 353 0.8658 -0.44 1.5
--.VEA.Z. 1989-09-19T05:19:07.10 10.0 undecidable manual PG 281 0.7548 0.22 1.9
--.BDI.Z. 1989-09-19T05:19:04.67 10.0 undecidable manual PG 184 0.6771 -0.71 1
--.MME.Z. 1989-09-19T05:19:02.94 10.0 negative manual PG 178 0.5439 0.03 3.9
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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