Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 15-06-1985 ore 09:00:17 (Italia) in zona: 3 km E Picinisco (FR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 3 km E Picinisco (FR), il

  • 15-06-1985 07:00:17 (UTC)
  • 15-06-1985 09:00:17 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6460, 13.9000 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Picinisco FR 3 1218 1218
San Biagio Saracinisco FR 4 349 1567
Settefrati FR 5 728 2295
Villa Latina FR 6 1241 3536
Gallinaro FR 9 1269 4805
Atina FR 9 4316 9121
San Donato Val di Comino FR 10 2107 11228
Vallerotonda FR 10 1581 12809
Belmonte Castello FR 10 739 13548
Pizzone IS 12 329 13877
Sant'Elia Fiumerapido FR 12 6166 20043
Acquafondata FR 12 263 20306
Castel San Vincenzo IS 14 516 20822
Scapoli IS 14 680 21502
Civitella Alfedena AQ 14 296 21798
Alvito FR 14 2713 24511
Terelle FR 14 422 24933
Viticuso FR 15 353 25286
Casalattico FR 15 574 25860
Barrea AQ 15 726 26586
Villetta Barrea AQ 15 653 27239
Alfedena AQ 15 864 28103
Casalvieri FR 16 2698 30801
Rocchetta a Volturno IS 16 1113 31914
Montenero Val Cocchiara IS 16 538 32452
Opi AQ 16 420 32872
Scontrone AQ 16 574 33446
Vicalvi FR 16 783 34229
Cerro al Volturno IS 17 1281 35510
Filignano IS 17 648 36158
Posta Fibreno FR 18 1139 37297
Colli a Volturno IS 18 1349 38646
Cassino FR 18 36142 74788
Cervaro FR 18 8109 82897
Villa Santa Lucia FR 19 2632 85529
Fontechiari FR 19 1303 86832
Conca Casale IS 19 200 87032

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
73 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
79 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
82 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
84 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
85 Km a E di Latina (125985 abitanti)
87 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
87 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
87 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
89 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
89 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
90 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
93 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
93 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
94 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
95 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
98 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
99 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
99 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
100 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1985-06-15
07:00:17
41.646 13.9 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 8549
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-06-15 07:00:17 ± 0.27
Latitudine 41.6460 ± 0.0251
Longitudine 13.9000 ± 0.0255
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 8549

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3503.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 108
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00081
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01781
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 8549
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:12:33
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AR1.Z. 1985-06-15T07:00:52.50 10.0 undecidable manual PN 339 1.9758 1.33 0.2
--.RDP.Z. 1985-06-15T07:00:48.00 10.0 undecidable manual SG 277 0.8769 -0.57 0.5
--.AS1.Z. 1985-06-15T07:00:47.50 10.0 undecidable manual PN 327 1.6761 0.34 0.9
--.RDP.Z. 1985-06-15T07:00:34.00 10.0 undecidable manual PG 277 0.8769 -1.29 0.4
--.AQU.Z. 1985-06-15T07:00:34.00 10.0 undecidable manual PG 332 0.7881 0.42 1.4
--.DUI.Z. 1985-06-15T07:00:32.50 10.0 undecidable manual SG 88 0.4107 -0.79 0.4
--.MSC.Z. 1985-06-15T07:00:27.90 10.0 undecidable manual PG 173 0.444 0.62 1.2
--.SGG.Z. 1985-06-15T07:00:27.50 10.0 undecidable manual PG 125 0.444 0.51 1.3
--.DUI.Z. 1985-06-15T07:00:25.50 10.0 undecidable manual PG 88 0.4107 -0.96 0.7
--.SD1.Z. 1985-06-15T07:00:19.20 10.0 undecidable manual PG 313 0.0888 -0.21 3.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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