Terremoto di magnitudo Mw 5.1 del 22-03-2020 ore 06:24:03 (Italia) in zona: Confine Slovenia Croazia (SLOVENIA, CROAZIA)

Un terremoto di magnitudo Mw 5.1 è avvenuto nella zona: Confine Slovenia Croazia (SLOVENIA, CROAZIA), il

  • 22-03-2020 05:24:03 (UTC)
  • 22-03-2020 06:24:03 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.8520, 15.9460 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Nessun comune italiano entro 20 km dall'epicentro.

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Nessun comune italiano entro 100 km dall'epicentro con almeno 50000 abitanti.

Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista calcolo Mw
Rev501
Mw 5.1 2020-03-22
05:24:03
45.8517 15.946 6 2020-03-23
19:05:59
TDMT-INGV Revised 77515211
Rivista
Rev100
mb 5.3
Mwp 5.6
Mwpd 5.5
2020-03-22
05:24:03
45.8517 15.946 10 2020-03-22
05:35:09
Sala Sismica INGV-Roma 77452311
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2020-03-22 05:24:03
Latitudine 45.8517
Longitudine 15.9460
Profondità (km) 10 (from location)
Metodo di valutazione automatic
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV-A
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 77452311

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 2084
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 55
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 26
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1682.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 22.663
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 1
Numero di fasi 1
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 1.09141
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi)
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi)
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 0
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 0
Parametri delle magnitudo

Mwpd:5.5

Campo Valore
Valore 5.5
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo Mwpd
Localizzazione di riferimento 77452311
Agenzia INGV
Autore early-est_ee1.1.9
Tempo di creazione (UTC) 2020-03-22 05:35:09

Mwp:5.6

Campo Valore
Valore 5.6
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 55
Tipo di magnitudo Mwp
Localizzazione di riferimento 77452311
Agenzia INGV
Autore early-est_ee1.1.9
Tempo di creazione (UTC) 2020-03-22 05:35:09

Mw:5.1

Campo Valore
Valore 5.1
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Mw
Localizzazione di riferimento 77515211
Agenzia INGV
Autore TDMT-INGV Revised
Tempo di creazione (UTC) 2020-03-23 19:05:59

mb:5.3

Campo Valore
Valore 5.3
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 62
Tipo di magnitudo mb
Localizzazione di riferimento 77452311
Agenzia INGV
Autore early-est_ee1.1.9
Tempo di creazione (UTC) 2020-03-22 05:35:09
TDMT - Time Domain Moment Tensor

Dettagli TDMT

Campo Valore
Magnitudo5.1
Momento Scalare5.41756E+23 dyne-cm
Profondità calcolata6 km
QualitàAa
Variance Reduction52.21%
Doppia Coppia68%
CLVD32%
ISO0%
Modello utilizzatoCIA
Modemanual
Statusreviewed

Componenti Momento Tensore

Componente Valore
Mrr4.862843E+23
Mtt-5.521752E+23
Mpp6.58909E+22
Mrt-9.11452E+22
Mrp-1.16386E+22
Mtp-1.377651E+23

Piani Nodali

Nome Strike Dip Rake
PN12595091
PN2774088

Meccanismo di sorgente sismica

Focal Mechanism

psmeca (Documentazione GMT)

15.946 45.8517 6 259 50 91 77 40 88 5.41756 23 16.446 46.3517

Distribuzione Stazioni

Distribuzione Stazioni

Dettagli stazioni TDMT

Sta Dist Azi V R zcor
SOP 208.6 12.7 56.1% 110
MODS 297.9 19.3 49.38% 119
EGYH 0 30.9 23.29% 112
MPLH 190.7 39.2 62.06% 110
CSKK 244.3 45.7 68.91% 115
BUD 297 51.3 40.84% 120
A271A 264.8 55.8 27.35% 116
A267A 229.9 57.1 21.07% 114
A272A 252.9 65.8 17.98% 113
RTBE 317.9 312.6 56.74% 122
RNON 315.1 312.9 59.3% 122
RMOA 316.8 313.2 57.5% 122
A026A 161.1 318.8 65.83% 107
D159 185.4 312.6 68.58% 109
ACOM 203.1 293.3 68.33% 113
D093 279.5 295.4 68.17% 119
FVI 257.9 289.9 78% 118
CLUD 246.1 287 75.66% 118
STAL 254.5 281.4 60.47% 118
D109 341.4 290 55.66% 127
VARN 298.4 274.4 35.25% 122
AOI 316.1 216.8 47.59% 127
BLY 156.4 141.2 55.61% 107
A022A 322.7 343.9 19.13% 126
RSM2 348.8 233.7 17.09% 134
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
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QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download