Terremoto di magnitudo Md 3.1 del 06-05-1989 ore 16:32:29 (Italia) in zona: 1 km W Colonna (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 3.1 è avvenuto nella zona: 1 km W Colonna (RM), il

  • 06-05-1989 14:32:29 (UTC)
  • 06-05-1989 16:32:29 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.8300, 12.7390 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Colonna RM 1 4287 4287
Monte Compatri RM 2 11978 16265
Monte Porzio Catone RM 2 8693 24958
Rocca Priora RM 4 11962 36920
San Cesareo RM 5 15153 52073
Frascati RM 5 22087 74160
Grottaferrata RM 7 20327 94487
Zagarolo RM 8 17843 112330
Rocca di Papa RM 8 17034 129364
Gallicano nel Lazio RM 8 6334 135698
Marino RM 9 43026 178724
Castel Gandolfo RM 12 8997 187721
Ciampino RM 12 38412 226133
Nemi RM 12 1943 228076
Palestrina RM 13 21672 249748
Albano Laziale RM 13 41715 291463
Castel San Pietro Romano RM 13 902 292365
Labico RM 13 6379 298744
Ariccia RM 13 19407 318151
Lariano RM 14 13432 331583
Genzano di Roma RM 14 23970 355553
Poli RM 14 2418 357971
San Gregorio da Sassola RM 15 1619 359590
Casape RM 15 744 360334
Tivoli RM 16 56533 416867
Valmontone RM 16 15959 432826
Cave RM 16 11287 444113
Velletri RM 16 53303 497416
Lanuvio RM 17 13632 511048
Rocca di Cave RM 17 377 511425
Artena RM 18 14276 525701
Capranica Prenestina RM 18 351 526052
Guidonia Montecelio RM 19 88673 614725
Genazzano RM 19 6036 620761
Castel Madama RM 20 7399 628160

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
16 Km a SW di Tivoli (56533 abitanti)
16 Km a N di Velletri (53303 abitanti)
19 Km a S di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
22 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
26 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
27 Km a N di Aprilia (73446 abitanti)
42 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
43 Km a NW di Latina (125985 abitanti)
43 Km a N di Anzio (54211 abitanti)
80 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
82 Km a S di Terni (111501 abitanti)
83 Km a E di Civitavecchia (52991 abitanti)
84 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.1
ML-VAX 2.4
1989-05-06
14:32:29
41.83 12.739 9 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 91079
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-05-06 14:32:29 ± 0.103
Latitudine 41.8300 ± 0.0094
Longitudine 12.7390 ± 0.0099
Profondità (km) 9 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 91079

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1332.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 73
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00024
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01506
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

Md:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 91079
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:25:26

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 91079
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ARV.Z. 1989-05-06T14:33:20.58 10.0 undecidable manual SN 5 1.6761 0.47 0.3
--.MAO.Z. 1989-05-06T14:33:11.31 10.0 undecidable manual SN 297 1.3098 -0.2 0.5
--.ASS.Z. 1989-05-06T14:33:09.87 10.0 undecidable manual SN 357 1.2321 0.26 0.5
--.RFI.Z. 1989-05-06T14:33:05.85 10.0 undecidable manual SN 119 1.0656 0.1 0.6
--.ARV.Z. 1989-05-06T14:32:59.43 10.0 undecidable manual PN 5 1.6761 0.67 0.4
--.SDI.Z. 1989-05-06T14:32:57.51 10.0 undecidable manual SG 98 0.7992 -0.06 0.8
--.AQU.Z. 1989-05-06T14:32:54.56 10.0 undecidable manual SG 42 0.7104 -0.16 0.7
--.MAO.Z. 1989-05-06T14:32:53.41 10.0 undecidable manual PN 297 1.3098 -0.39 1
--.ASS.Z. 1989-05-06T14:32:52.71 10.0 undecidable manual PN 357 1.2321 0.01 1.5
--.RFI.Z. 1989-05-06T14:32:50.79 10.0 undecidable manual PN 119 1.0656 0.32 1.3
--.MNS.Z. 1989-05-06T14:32:49.52 10.0 undecidable manual SG 355 0.5439 0 0.8
--.AQU.Z. 1989-05-06T14:32:44.40 10.0 undecidable manual PG 42 0.7104 0.3 1.6
--.SDI.Z. 1989-05-06T14:32:44.86 10.0 undecidable manual PG 98 0.7992 -0.89 0.3
--.MNS.Z. 1989-05-06T14:32:40.31 10.0 undecidable manual PG 355 0.5439 -0.79 0.4
--.CP9.Z. 1989-05-06T14:32:36.67 10.0 undecidable manual SG 78 0.1665 0.06 0.8
--.CP9.Z. 1989-05-06T14:32:33.99 10.0 undecidable manual PG 78 0.1665 0.34 1.4
--.RDP.Z. 1989-05-06T14:32:33.00 10.0 undecidable manual SG 193 0.0666 -0.86 0.1
--.RDP.Z. 1989-05-06T14:32:32.40 10.0 positive manual PG 193 0.0666 0.34 2.9
--.RMP.Z. 1989-05-06T14:32:32.59 10.0 undecidable manual SG 235 0.0222 -0.45 0.7
--.RMP.Z. 1989-05-06T14:32:31.78 10.0 positive manual PG 235 0.0222 0.2 3.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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