Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 04-05-1989 ore 13:26:41 (Italia) in zona: S Servigliano (FM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: S Servigliano (FM), il

  • 04-05-1989 11:26:41 (UTC)
  • 04-05-1989 13:26:41 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.0780, 13.4920 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Servigliano FM 0 2336 2336
Falerone FM 4 3337 5673
Belmonte Piceno FM 4 646 6319
Monteleone di Fermo FM 5 395 6714
Monte Vidon Corrado FM 5 731 7445
Monsampietro Morico FM 5 659 8104
Penna San Giovanni MC 6 1108 9212
Santa Vittoria in Matenano FM 6 1330 10542
Monte San Martino MC 7 765 11307
Montappone FM 7 1682 12989
Montegiorgio FM 7 6851 19840
Montelparo FM 8 778 20618
Montottone FM 8 979 21597
Sant'Angelo in Pontano MC 8 1436 23033
Massa Fermana FM 8 963 23996
Smerillo FM 9 365 24361
Monte Rinaldo FM 9 379 24740
Grottazzolina FM 10 3398 28138
Montefalcone Appennino FM 10 424 28562
Magliano di Tenna FM 10 1452 30014
Ortezzano FM 11 774 30788
Monte Giberto FM 12 801 31589
Loro Piceno MC 12 2401 33990
Monte Vidon Combatte FM 12 433 34423
Mogliano MC 12 4696 39119
Ripe San Ginesio MC 12 852 39971
Rapagnano FM 13 2145 42116
Gualdo MC 13 815 42931
Force AP 13 1354 44285
Francavilla d'Ete FM 13 964 45249
Petritoli FM 14 2335 47584
Montalto delle Marche AP 14 2122 49706
Ponzano di Fermo FM 14 1674 51380
Montedinove AP 14 488 51868
San Ginesio MC 15 3498 55366
Colmurano MC 15 1263 56629
Monte San Pietrangeli FM 15 2458 59087
Comunanza AP 15 3166 62253
Rotella AP 15 906 63159
Torre San Patrizio FM 15 2048 65207
Amandola FM 15 3629 68836
Sarnano MC 16 3264 72100
Petriolo MC 16 1998 74098
Urbisaglia MC 16 2628 76726
Carassai AP 16 1100 77826
Monterubbiano FM 18 2230 80056
Castignano AP 19 2796 82852
Cossignano AP 19 978 83830
Corridonia MC 19 15430 99260
Cessapalombo MC 19 512 99772
Camporotondo di Fiastrone MC 19 563 100335
Montefortino FM 19 1178 101513
Moresco FM 20 598 102111
Monte San Giusto MC 20 8191 110302
Palmiano AP 20 196 110498

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
50 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
60 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
65 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
81 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
83 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
90 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
90 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
90 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
93 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
98 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.7
1989-05-04
11:26:41
43.078 13.492 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 91019
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-05-04 11:26:41 ± 0.216
Latitudine 43.0780 ± 0.0108
Longitudine 13.4920 ± 0.0230
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 91019

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2218.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 159
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00178
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03189
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 91019
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:25:23

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 91019
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 1989-05-04T11:27:35.85 10.0 undecidable manual PN 351 3.5409 -0.73 0.3
--.MNS.Z. 1989-05-04T11:27:12.28 10.0 undecidable manual SG 220 0.9102 -0.93 0.2
--.PGD.Z. 1989-05-04T11:27:07.84 10.0 undecidable manual PN 302 1.5096 -0.76 0.6
--.SDI.Z. 1989-05-04T11:27:07.62 10.0 undecidable manual PN 169 1.3875 0.71 0.7
--.CP9.Z. 1989-05-04T11:27:05.80 10.0 undecidable manual PN 198 1.2765 0.39 1.1
--.RSM.Z. 1989-05-04T11:27:04.41 10.0 undecidable manual PN 318 1.1322 0.95 0.5
--.ARV.Z. 1989-05-04T11:27:03.59 10.0 undecidable manual SG 316 0.5772 1.1 0.1
--.ASS.Z. 1989-05-04T11:27:02.00 10.0 undecidable manual SG 268 0.6105 -1.57 0
--.AM8.Z. 1989-05-04T11:27:00.20 10.0 undecidable manual SG 9 0.4773 0.99 0.3
--.MNS.Z. 1989-05-04T11:26:59.60 10.0 undecidable manual PG 220 0.9102 -0.55 1.1
--.AQU.Z. 1989-05-04T11:26:55.49 10.0 undecidable manual PG 185 0.7215 -0.65 0.9
--.ASS.Z. 1989-05-04T11:26:54.00 10.0 undecidable manual PG 268 0.6105 -0.04 1.6
--.ALP.Z. 1989-05-04T11:26:53.10 10.0 undecidable manual SG 169 0.2997 0.3 0.9
--.ARV.Z. 1989-05-04T11:26:52.74 10.0 undecidable manual PG 316 0.5772 -0.68 0.9
--.AM8.Z. 1989-05-04T11:26:51.30 10.0 undecidable manual PG 9 0.4773 -0.22 3
--.SS8.Z. 1989-05-04T11:26:49.90 10.0 undecidable manual SG 249 0.1998 0.84 0.4
--.ALP.Z. 1989-05-04T11:26:47.80 10.0 undecidable manual PG 169 0.2997 -0.02 3.2
--.SS8.Z. 1989-05-04T11:26:46.20 10.0 undecidable manual PG 249 0.1998 0.54 2.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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