Terremoto di magnitudo Md 3.2 del 29-04-1989 ore 08:27:01 (Italia) in zona: 6 km W Trasaghis (UD)

Un terremoto di magnitudo Md 3.2 è avvenuto nella zona: 6 km W Trasaghis (UD), il

  • 29-04-1989 06:27:01 (UTC)
  • 29-04-1989 08:27:01 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.2890, 12.9980 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Trasaghis UD 6 2227 2227
Vito d'Asio PN 7 769 2996
Osoppo UD 8 2936 5932
Forgaria nel Friuli UD 8 1786 7718
Bordano UD 9 754 8472
Clauzetto PN 9 380 8852
Cavazzo Carnico UD 10 1052 9904
Gemona del Friuli UD 11 10964 20868
Verzegnis UD 11 863 21731
Venzone UD 12 2117 23848
Amaro UD 12 823 24671
Castelnovo del Friuli PN 12 880 25551
Pinzano al Tagliamento PN 12 1525 27076
Ragogna UD 12 2909 29985
Majano UD 13 5945 35930
Buja UD 13 6563 42493
Tolmezzo UD 13 10440 52933
Artegna UD 13 2885 55818
Travesio PN 14 1776 57594
San Daniele del Friuli UD 14 8013 65607
Montenars UD 15 538 66145
Villa Santina UD 15 2233 68378
Magnano in Riviera UD 15 2336 70714
Preone UD 16 246 70960
Tramonti di Sotto PN 16 387 71347
Lauco UD 16 729 72076
Tramonti di Sopra PN 16 321 72397
Enemonzo UD 16 1319 73716
Treppo Grande UD 16 1708 75424
Colloredo di Monte Albano UD 17 2223 77647
Meduno PN 18 1574 79221
Rive d'Arcano UD 18 2444 81665
Socchieve UD 19 908 82573
Sequals PN 19 2200 84773
Raveo UD 19 458 85231
Tarcento UD 19 9012 94243
Cassacco UD 19 2938 97181
Zuglio UD 19 595 97776

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
31 Km a NW di Udine (99169 abitanti)
45 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
90 Km a NE di Treviso (83731 abitanti)
93 Km a NW di Trieste (204420 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.2 1989-04-29
06:27:01
46.289 12.998 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 90839
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-04-29 06:27:01 ± 0.318
Latitudine 46.2890 ± 0.0243
Longitudine 12.9980 ± 0.0307
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 90839

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3586.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 121
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 13
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.9
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00300
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02097
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

Md:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 90839
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:25:12
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MDI.Z. 1989-04-29T06:28:08.00 10.0 undecidable manual SN 258 2.331 0.3 0.4
--.MDI.Z. 1989-04-29T06:27:41.00 10.0 undecidable manual PN 258 2.331 1.21 0.6
--.VBY.Z. 1989-04-29T06:27:32.30 10.0 undecidable manual PN 115 1.7538 0.5 1.2
--.TRI.Z. 1989-04-29T06:27:28.00 10.0 undecidable manual SG 137 0.777 -0.82 0.5
--.VOY.Z. 1989-04-29T06:27:25.00 10.0 undecidable manual SG 112 0.666 -0.1 0.7
--.LJU.Z. 1989-04-29T06:27:23.80 10.0 negative manual PN 102 1.0767 1.19 1.9
--.CEY.Z. 1989-04-29T06:27:23.40 10.0 undecidable manual PN 118 1.1322 0.13 1.7
--.RBL.Z. 1989-04-29T06:27:17.13 10.0 undecidable manual SG 68 0.4107 0.06 0.7
--.TRI.Z. 1989-04-29T06:27:16.00 10.0 undecidable manual PG 137 0.777 -1.34 0.8
--.FVI.Z. 1989-04-29T06:27:15.00 10.0 undecidable manual SG 333 0.333 0.54 0.6
--.VOY.Z. 1989-04-29T06:27:13.50 10.0 undecidable manual PG 112 0.666 -1.69 0.5
--.RBL.Z. 1989-04-29T06:27:11.59 10.0 undecidable manual PG 68 0.4107 1.04 1.1
--.FVI.Z. 1989-04-29T06:27:07.93 10.0 negative manual PG 333 0.333 -1.11 2.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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