Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 29-04-1989 ore 02:26:36 (UTC) in zona: 2 km N Verzino (KR)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 2 km N Verzino (KR), il

  • 29-04-1989 02:26:36 (UTC)
  • 29-04-1989 04:26:36 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.3340, 16.8550 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Verzino KR 2 1851 1851
Umbriatico KR 6 863 2714
Pallagorio KR 6 1217 3931
Savelli KR 7 1271 5202
Campana CS 9 1813 7015
Castelsilano KR 10 1015 8030
Carfizzi KR 11 661 8691
Cerenzia KR 12 1152 9843
San Nicola dell'Alto KR 12 856 10699
Bocchigliero CS 13 1298 11997
Casabona KR 13 2718 14715
Scala Coeli CS 13 1014 15729
Caccuri KR 13 1663 17392
Belvedere di Spinello KR 14 2297 19689
Melissa KR 15 3549 23238
Mandatoriccio CS 15 2872 26110
San Giovanni in Fiore CS 16 17372 43482
Crucoli KR 16 3115 46597
Terravecchia CS 17 823 47420
Pietrapaola CS 17 1141 48561
Cirò KR 19 2936 51497
Strongoli KR 19 6571 58068
Cariati CS 20 8355 66423

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
37 Km a NW di Crotone (62178 abitanti)
52 Km a E di Cosenza (67546 abitanti)
53 Km a NE di Catanzaro (90612 abitanti)
61 Km a NE di Lamezia Terme (70714 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6
ML-VAX 1.9
1989-04-29
02:26:36
39.334 16.855 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 90809
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-04-29 02:26:36 ± 0.279
Latitudine 39.3340 ± 0.0128
Longitudine 16.8550 ± 0.0287
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 90809

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2846.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 154
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00291
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01530
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 90809
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:25:11

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 90809
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.LCI.Z. 1989-04-29T02:27:21.60 10.0 undecidable manual SN 43 1.3875 0.34 0.4
--.MGR.Z. 1989-04-29T02:27:18.42 10.0 undecidable manual SN 309 1.2765 -0.3 0.5
--.SGO.Z. 1989-04-29T02:27:06.30 10.0 undecidable manual PN 316 1.6983 -0.33 1
--.MO9.Z. 1989-04-29T02:27:05.69 10.0 undecidable manual PN 214 1.6095 0.35 0.9
--.ATN.Z. 1989-04-29T02:27:05.50 10.0 undecidable manual PN 223 1.5873 -0.14 1.1
--.FE2.Z. 1989-04-29T02:27:03.26 10.0 undecidable manual PN 204 1.4208 0.45 0.9
--.LCI.Z. 1989-04-29T02:27:02.80 10.0 undecidable manual PN 43 1.3875 -0.22 1.2
--.SOI.Z. 1989-04-29T02:27:02.70 10.0 undecidable manual PN 206 1.3986 0.17 1.1
--.MGR.Z. 1989-04-29T02:27:01.54 10.0 negative manual PN 309 1.2765 0.71 1.6
--.GRI.Z. 1989-04-29T02:26:59.77 10.0 undecidable manual SG 213 0.6105 0.83 0.2
--.MMN.Z. 1989-04-29T02:26:55.50 10.0 undecidable manual PG 310 0.8658 1.38 0.3
--.TDS.Z. 1989-04-29T02:26:55.61 10.0 undecidable manual SG 309 0.5106 -0.19 0.5
--.RI2.Z. 1989-04-29T02:26:53.72 10.0 undecidable manual PG 197 0.9546 -2.1 0.1
--.GRI.Z. 1989-04-29T02:26:49.19 10.0 undecidable manual PG 213 0.6105 -0.22 1.5
--.CSI.Z. 1989-04-29T02:26:48.36 10.0 undecidable manual PG 316 0.6216 -1.26 0.4
--.CZI.Z. 1989-04-29T02:26:48.72 10.0 undecidable manual PG 258 0.5661 0.11 1.4
--.TDS.Z. 1989-04-29T02:26:46.75 10.0 positive manual PG 309 0.5106 -0.85 1.6
--.ROI.Z. 1989-04-29T02:26:43.98 10.0 positive manual PG 316 0.3219 0.28 2.8
--.SE2.Z. 1989-04-29T02:26:43.76 10.0 undecidable manual PG 197 0.3441 -0.31 1.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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