Terremoto di magnitudo Md 2.6 del 25-04-1989 ore 13:44:17 (Italia) in zona: 3 km SE Montalto delle Marche (AP)

Un terremoto di magnitudo Md 2.6 è avvenuto nella zona: 3 km SE Montalto delle Marche (AP), il

  • 25-04-1989 11:44:17 (UTC)
  • 25-04-1989 13:44:17 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.9720, 13.6370 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montalto delle Marche AP 3 2122 2122
Castignano AP 4 2796 4918
Montedinove AP 4 488 5406
Cossignano AP 5 978 6384
Offida AP 6 5058 11442
Rotella AP 6 906 12348
Ortezzano FM 7 774 13122
Carassai AP 8 1100 14222
Monte Rinaldo FM 8 379 14601
Appignano del Tronto AP 8 1785 16386
Monte Vidon Combatte FM 9 433 16819
Montelparo FM 10 778 17597
Petritoli FM 11 2335 19932
Ripatransone AP 11 4309 24241
Montottone FM 11 979 25220
Castorano AP 11 2380 27600
Force AP 12 1354 28954
Monteleone di Fermo FM 12 395 29349
Santa Vittoria in Matenano FM 13 1330 30679
Monsampietro Morico FM 13 659 31338
Montefiore dell'Aso AP 13 2123 33461
Castel di Lama AP 13 8634 42095
Monte Giberto FM 13 801 42896
Colli del Tronto AP 14 3668 46564
Ascoli Piceno AP 14 49407 95971
Monterubbiano FM 14 2230 98201
Spinetoli AP 14 7215 105416
Montefalcone Appennino FM 15 424 105840
Ponzano di Fermo FM 15 1674 107514
Acquaviva Picena AP 15 3831 111345
Monsampolo del Tronto AP 15 4611 115956
Moresco FM 15 598 116554
Venarotta AP 15 2066 118620
Belmonte Piceno FM 16 646 119266
Massignano AP 16 1638 120904
Grottazzolina FM 16 3398 124302
Smerillo FM 16 365 124667
Maltignano AP 16 2401 127068
Palmiano AP 17 196 127264
Folignano AP 17 9241 136505
Servigliano FM 17 2336 138841
Monteprandone AP 17 12655 151496
Ancarano TE 17 1857 153353
Monte San Martino MC 17 765 154118
Sant'Egidio alla Vibrata TE 18 9811 163929
Roccafluvione AP 18 2010 165939
Comunanza AP 18 3166 169105
Campofilone FM 19 1916 171021
Lapedona FM 19 1166 172187
Grottammare AP 19 16006 188193
Magliano di Tenna FM 19 1452 189645
Cupra Marittima AP 19 5398 195043
Montegiorgio FM 19 6851 201894
Penna San Giovanni MC 20 1108 203002
Controguerra TE 20 2436 205438
Altidona FM 20 3390 208828
Torano Nuovo TE 20 1611 210439

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
35 Km a N di Teramo (54892 abitanti)
66 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
72 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
72 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
74 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
76 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
82 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
93 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.6 1989-04-25
11:44:17
42.972 13.637 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 90579
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-04-25 11:44:17 ± 0.403
Latitudine 42.9720 ± 0.0174
Longitudine 13.6370 ± 0.0334
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 90579

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3339.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 176
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00178
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01141
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

Md:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 90579
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:24:58
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.ASS.Z. 1989-04-25T11:44:43.54 10.0 undecidable manual SG 277 0.7215 -0.06 0.7
--.ARV.Z. 1989-04-25T11:44:42.75 10.0 undecidable manual SG 316 0.7326 -0.98 0.2
--.SDI.Z. 1989-04-25T11:44:41.50 10.0 undecidable manual PN 174 1.2654 -0.66 0.7
--.AM8.Z. 1989-04-25T11:44:40.80 10.0 undecidable manual SG 357 0.5772 1.96 0
--.MNS.Z. 1989-04-25T11:44:36.90 10.0 undecidable manual PG 230 0.9102 0.82 0.7
--.CM8.Z. 1989-04-25T11:44:34.60 10.0 undecidable manual SG 301 0.4218 0.76 0.4
--.ARV.Z. 1989-04-25T11:44:32.64 10.0 undecidable manual PG 316 0.7326 0.02 1.7
--.ASS.Z. 1989-04-25T11:44:32.31 10.0 undecidable manual PG 277 0.7215 -0.24 1.6
--.AM8.Z. 1989-04-25T11:44:29.40 10.0 undecidable manual PG 357 0.5772 -0.41 1.5
--.CM8.Z. 1989-04-25T11:44:26.30 10.0 undecidable manual PG 301 0.4218 -0.61 1.2
--.SS8.Z. 1989-04-25T11:44:24.10 10.0 undecidable manual PG 276 0.2997 -0.09 1.8
--.ALP.Z. 1989-04-25T11:44:22.30 10.0 undecidable manual PG 194 0.1998 0.31 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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