Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 05-06-1985 ore 03:27:57 (Italia) in zona: 4 km NW Toscolano Maderno (BS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 4 km NW Toscolano Maderno (BS), il

  • 05-06-1985 01:27:57 (UTC)
  • 05-06-1985 03:27:57 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.6740, 10.5750 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Toscolano-Maderno BS 4 7990 7990
Gardone Riviera BS 6 2660 10650
Vobarno BS 7 8103 18753
Gargnano BS 7 2934 21687
Salò BS 8 10693 32380
Roè Volciano BS 8 4574 36954
Capovalle BS 9 369 37323
Treviso Bresciano BS 10 545 37868
Valvestino BS 10 184 38052
San Felice del Benaco BS 10 3391 41443
Idro BS 11 1966 43409
Provaglio Val Sabbia BS 11 918 44327
Torri del Benaco VR 11 3023 47350
Anfo BS 12 486 47836
Villanuova sul Clisi BS 12 5773 53609
Sabbio Chiese BS 12 3905 57514
Puegnago sul Garda BS 12 3410 60924
Magasa BS 13 142 61066
San Zeno di Montagna VR 13 1355 62421
Lavenone BS 13 555 62976
Barghe BS 13 1189 64165
Tignale BS 14 1256 65421
Manerba del Garda BS 14 5287 70708
Vestone BS 14 4390 75098
Preseglie BS 14 1514 76612
Gavardo BS 15 12056 88668
Odolo BS 15 1985 90653
Bondone TN 15 670 91323
Muscoline BS 15 2641 93964
Polpenazze del Garda BS 15 2611 96575
Garda VR 15 4092 100667
Brenzone sul Garda VR 16 2474 103141
Vallio Terme BS 16 1405 104546
Soiano del Lago BS 16 1896 106442
Costermano sul Garda VR 16 3738 110180
Moniga del Garda BS 16 2533 112713
Agnosine BS 17 1790 114503
Tremosine sul Garda BS 17 2100 116603
Calvagese della Riviera BS 18 3583 120186
Pertica Bassa BS 18 651 120837
Bardolino VR 18 7049 127886
Bione BS 18 1386 129272
Prevalle BS 18 6999 136271
Bagolino BS 18 3897 140168
Caprino Veronese VR 19 8371 148539
Mura BS 19 796 149335
Padenghe sul Garda BS 19 4458 153793
Paitone BS 19 2130 155923
Pertica Alta BS 19 563 156486
Storo TN 20 4682 161168
Casto BS 20 1778 162946

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
31 Km a E di Brescia (196480 abitanti)
42 Km a NW di Verona (258765 abitanti)
61 Km a SW di Trento (117317 abitanti)
70 Km a E di Bergamo (119381 abitanti)
74 Km a NE di Cremona (71901 abitanti)
77 Km a W di Vicenza (112953 abitanti)
98 Km a NE di Piacenza (102191 abitanti)
99 Km a N di Parma (192836 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1985-06-05
01:27:57
45.674 10.575 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 8019
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-06-05 01:27:57 ± 0.296
Latitudine 45.6740 ± 0.0237
Longitudine 10.5750 ± 0.0268
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 8019

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3357.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 138
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00065
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02696
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 8019
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:12:07
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.PS9.Z. 1985-06-05T01:28:57.00 10.0 undecidable manual SN 181 1.9425 0.95 0.4
--.ORO.Z. 1985-06-05T01:28:52.50 10.0 undecidable manual SN 269 1.8093 -0.24 0.6
--.AS1.Z. 1985-06-05T01:28:47.00 10.0 undecidable manual PN 149 2.997 1.15 0.6
--.IMP.Z. 1985-06-05T01:28:39.00 10.0 undecidable manual PN 228 2.5752 -1.17 0.6
--.CO9.Z. 1985-06-05T01:28:39.50 10.0 undecidable manual SN 221 1.1988 1.22 0.3
--.RBL.Z. 1985-06-05T01:28:35.50 10.0 undecidable manual PN 68 2.1978 0.49 1.3
--.CH1.Z. 1985-06-05T01:28:35.50 10.0 undecidable manual PN 153 2.2533 -0.25 1.4
--.FIN.Z. 1985-06-05T01:28:34.00 10.0 undecidable manual PN 229 2.22 -1.17 0.7
--.PS9.Z. 1985-06-05T01:28:32.50 10.0 undecidable manual PN 181 1.9425 1.07 0.8
--.ORO.Z. 1985-06-05T01:28:31.00 10.0 undecidable manual PN 269 1.8093 1.48 0.5
--.FO1.Z. 1985-06-05T01:28:30.50 10.0 undecidable manual PN 58 1.776 1.38 0.6
--.BD1.Z. 1985-06-05T01:28:26.20 10.0 undecidable manual PN 179 1.6095 -0.55 1.5
--.CTI.Z. 1985-06-05T01:28:26.00 10.0 undecidable manual SG 63 0.8325 -1.53 0.2
--.VAI.Z. 1985-06-05T01:28:23.00 10.0 undecidable manual PN 279 1.2654 0.89 1.2
--.CO9.Z. 1985-06-05T01:28:21.00 10.0 undecidable manual PN 221 1.1988 -0.17 1.8
--.BG1.Z. 1985-06-05T01:28:20.00 10.0 undecidable manual SG 280 0.5994 -0.3 0.7
--.VEA.Z. 1985-06-05T01:28:17.60 10.0 undecidable manual PG 220 1.0212 -1 1
--.CTI.Z. 1985-06-05T01:28:13.50 10.0 undecidable manual PG 63 0.8325 -1.46 0.5
--.BG1.Z. 1985-06-05T01:28:10.50 10.0 undecidable manual PG 280 0.5994 -0.29 1.7
--.SAL.Z. 1985-06-05T01:27:59.50 10.0 negative manual PG 207 0.0666 -0.23 3.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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