Terremoto di magnitudo Md 4.0 del 11-03-1989 ore 22:06:00 (Italia) in zona: 6 km E San Paolo di Civitate (FG)

Un terremoto di magnitudo Md 4.0 è avvenuto nella zona: 6 km E San Paolo di Civitate (FG), il

  • 11-03-1989 21:06:00 (UTC)
  • 11-03-1989 22:06:00 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7610, 15.3330 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
San Paolo di Civitate FG 6 5818 5818
Poggio Imperiale FG 7 2724 8542
Torremaggiore FG 9 17311 25853
San Severo FG 9 53905 79758
Apricena FG 10 13328 93086
Lesina FG 12 6410 99496
Serracapriola FG 15 3931 103427
Chieuti FG 17 1698 105125

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a NW di San Severo (53905 abitanti)
38 Km a NW di Foggia (151991 abitanti)
51 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
73 Km a NW di Cerignola (58396 abitanti)
84 Km a NE di Benevento (60091 abitanti)
93 Km a NW di Barletta (94814 abitanti)
100 Km a NW di Andria (100440 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 4.0 1989-03-11
21:06:00
41.761 15.333 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 88289
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1989-03-11 21:06:00 ± 0.18
Latitudine 41.7610 ± 0.0147
Longitudine 15.3330 ± 0.0250
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 88289

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2637.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 137
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 42
Numero di fasi 42
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00591
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.06379
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 39
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 39
Parametri della magnitudo

Md:4.0

Campo Valore
Valore 4.0
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 88289
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:22:50
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CTI.Z. 1989-03-11T21:08:12.50 10.0 undecidable manual SN 328 5.0283 0.41 0.4
--.BNI.Z. 1989-03-11T21:07:43.50 10.0 undecidable manual PN 300 7.0818 -1.13 0.4
--.DOI.Z. 1989-03-11T21:07:37.50 10.0 undecidable manual PN 297 6.4824 0.94 0.6
--.VAI.Z. 1989-03-11T21:07:32.55 10.0 undecidable manual PN 312 6.2493 -0.71 0.8
--.CKI.Z. 1989-03-11T21:07:28.20 10.0 undecidable manual PN 299 5.7831 1.38 0.3
--.MDI.Z. 1989-03-11T21:07:25.20 10.0 undecidable manual PN 316 5.6943 -0.43 1
--.BOB.Z. 1989-03-11T21:07:21.00 10.0 undecidable manual PN 306 5.217 1.89 0.1
--.SAL.Z. 1989-03-11T21:07:18.50 10.0 undecidable manual PN 318 5.1615 0.08 1.2
--.FVI.Z. 1989-03-11T21:07:17.50 10.0 undecidable manual PN 339 5.1615 -0.7 0.9
--.CTI.Z. 1989-03-11T21:07:16.00 10.0 undecidable manual PN 328 5.0283 -0.46 1.1
--.RBL.Z. 1989-03-11T21:07:13.40 10.0 undecidable manual PN 344 4.8285 -0.42 1.1
--.BDI.Z. 1989-03-11T21:07:05.50 10.0 undecidable manual PN 304 4.1514 1.09 0.6
--.TRI.Z. 1989-03-11T21:07:02.60 10.0 undecidable manual PN 343 4.0959 -1.05 0.6
--.PII.Z. 1989-03-11T21:07:02.40 10.0 undecidable manual PN 300 4.0293 -0.32 1.3
--.FE2.Z. 1989-03-11T21:07:00.24 10.0 undecidable manual PN 170 3.7518 1.25 0.5
--.ATN.Z. 1989-03-11T21:06:55.00 10.0 undecidable manual PN 177 3.5964 -1.77 0.2
--.GA2.Z. 1989-03-11T21:06:55.82 10.0 undecidable manual PN 173 3.6075 -1.06 0.7
--.PGD.Z. 1989-03-11T21:06:55.00 10.0 undecidable manual PN 309 3.3744 1.2 0.6
--.RI2.Z. 1989-03-11T21:06:55.80 10.0 undecidable manual PN 164 3.4521 0.34 1.4
--.MGR.Z. 1989-03-11T21:06:51.00 10.0 undecidable manual SN 173 1.6317 -0.11 0.6
--.GRI.Z. 1989-03-11T21:06:50.50 10.0 undecidable manual PN 163 3.0414 1.29 0.5
--.CRE.Z. 1989-03-11T21:06:50.00 10.0 undecidable manual PN 307 3.0858 0.11 1.6
--.SE2.Z. 1989-03-11T21:06:48.72 10.0 undecidable manual PN 157 2.9415 0.94 0.9
--.CZI.Z. 1989-03-11T21:06:41.92 10.0 undecidable manual PN 165 2.6085 -1.27 0.5
--.ARV.Z. 1989-03-11T21:06:41.00 10.0 undecidable manual PN 314 2.4642 -0.22 1.6
--.ASS.Z. 1989-03-11T21:06:40.00 10.0 undecidable manual PN 303 2.3643 0.2 1.6
--.ROI.Z. 1989-03-11T21:06:40.60 10.0 undecidable manual PN 155 2.3754 0.09 1.6
--.SDI.Z. 1989-03-11T21:06:39.00 10.0 undecidable manual SN 267 1.1322 -0.35 0.6
--.TDS.Z. 1989-03-11T21:06:38.50 10.0 undecidable manual PN 159 2.2311 0.52 1.3
--.CSI.Z. 1989-03-11T21:06:36.38 10.0 undecidable manual PN 158 2.0979 0.17 1.6
--.MNS.Z. 1989-03-11T21:06:35.00 10.0 undecidable manual PN 287 2.0535 -0.64 1.2
--.RDP.Z. 1989-03-11T21:06:34.00 10.0 undecidable manual PN 270 1.9425 -0.09 1.6
--.BRT.Z. 1989-03-11T21:06:29.50 10.0 undecidable manual PN 121 1.6206 -0.13 1.6
--.MGR.Z. 1989-03-11T21:06:29.00 10.0 undecidable manual PN 173 1.6317 -0.7 1.1
--.MT9.Z. 1989-03-11T21:06:28.60 10.0 undecidable manual PN 187 1.5318 0.18 1.6
--.AZI.Z. 1989-03-11T21:06:26.40 10.0 undecidable manual PN 279 1.4319 -0.54 1.3
--.SOR.Z. 1989-03-11T21:06:26.50 10.0 undecidable manual PN 212 1.3875 0.01 1.6
--.MSC.Z. 1989-03-11T21:06:24.70 10.0 undecidable manual PN 240 1.1544 1.36 0.4
--.SDI.Z. 1989-03-11T21:06:22.50 10.0 undecidable manual PN 267 1.1322 -0.41 1.4
--.OVO.Z. 1989-03-11T21:06:22.80 10.0 undecidable manual PN 216 1.1544 -0.55 1.3
--.SGG.Z. 1989-03-11T21:06:16.50 10.0 undecidable manual PG 242 0.7992 -0.56 1.3
--.DUI.Z. 1989-03-11T21:06:14.80 10.0 undecidable manual PG 260 0.6549 0.41 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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