Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 27-01-1985 ore 03:24:43 (UTC) in zona: 3 km NW Valva (SA)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 3 km NW Valva (SA), il

  • 27-01-1985 03:24:43 (UTC)
  • 27-01-1985 04:24:43 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.7590, 15.2500 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Valva SA 3 1643 1643
Calabritto AV 4 2391 4034
Senerchia AV 4 842 4876
Colliano SA 5 3638 8514
Laviano SA 6 1438 9952
Caposele AV 7 3483 13435
Oliveto Citra SA 8 3802 17237
Santomenna SA 8 443 17680
Castelnuovo di Conza SA 9 619 18299
Teora AV 10 1537 19836
Palomonte SA 12 3985 23821
Contursi Terme SA 12 3394 27215
Conza della Campania AV 13 1373 28588
Sant'Andrea di Conza AV 14 1539 30127
Lioni AV 14 6201 36328
Pescopagano PZ 15 1910 38238
Castelgrande PZ 16 943 39181
Campagna SA 16 16703 55884
Acerno SA 16 2783 58667
San Gregorio Magno SA 17 4286 62953
Bagnoli Irpino AV 17 3217 66170
Buccino SA 17 5047 71217
Morra De Sanctis AV 18 1297 72514
Cairano AV 18 326 72840
Sant'Angelo dei Lombardi AV 20 4250 77090
Muro Lucano PZ 20 5497 82587
Nusco AV 20 4203 86790

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a NE di Battipaglia (50786 abitanti)
42 Km a E di Avellino (54857 abitanti)
42 Km a E di Salerno (135261 abitanti)
46 Km a E di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
49 Km a W di Potenza (67122 abitanti)
57 Km a SE di Benevento (60091 abitanti)
61 Km a E di Scafati (50787 abitanti)
65 Km a E di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
75 Km a E di Torre del Greco (86275 abitanti)
76 Km a E di Portici (55274 abitanti)
76 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
77 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
79 Km a SW di Cerignola (58396 abitanti)
81 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
82 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
82 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
85 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
85 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
90 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
90 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
91 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
98 Km a E di Pozzuoli (81661 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1985-01-27
03:24:43
40.759 15.25 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 809
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-01-27 03:24:43 ± 0.327
Latitudine 40.7590 ± 0.0262
Longitudine 15.2500 ± 0.0331
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 809

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4031.3
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 88
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 1
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00178
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01473
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 809
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:06:02
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.BRT.Z. 1985-01-27T03:25:28.00 10.0 undecidable manual SN 84 1.443 -0.61 0.4
--.PE1.Z. 1985-01-27T03:25:13.00 10.0 undecidable manual PN 87 1.6317 0.48 1
--.SD1.Z. 1985-01-27T03:25:11.00 10.0 undecidable manual PN 311 1.443 1.3 0.6
--.BRT.Z. 1985-01-27T03:25:09.00 10.0 undecidable manual PN? 84 1.443 -0.71 0.4
--.CSI.Z. 1985-01-27T03:25:08.80 10.0 undecidable manual PN 140 1.2543 1.6 0.5
--.ORI.Z. 1985-01-27T03:25:07.00 10.0 undecidable manual PN 127 1.1544 1.25 0.8
--.DUI.Z. 1985-01-27T03:25:06.50 10.0 undecidable manual PN 326 1.0656 1.76 0.4
--.SGG.Z. 1985-01-27T03:25:01.90 10.0 undecidable manual PG 314 0.8991 0.09 1.6
--.BS1.Z. 1985-01-27T03:24:58.00 10.0 undecidable manual SG 272 0.3108 1.84 0.2
--.SOR.Z. 1985-01-27T03:24:57.40 10.0 undecidable manual PG 256 0.7104 -0.84 1.2
--.SGO.Z. 1985-01-27T03:24:51.50 10.0 undecidable manual SG 167 0.1998 -0.86 0.5
--.BS1.Z. 1985-01-27T03:24:50.30 10.0 undecidable manual PG 272 0.3108 -0.67 2.7
--.TR9.Z. 1985-01-27T03:24:48.80 10.0 negative manual PG 357 0.2775 -1.52 1.3
--.SGO.Z. 1985-01-27T03:24:47.80 10.0 positive manual PG 167 0.1998 -0.97 2.2
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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