Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 30-12-1988 ore 09:59:51 (UTC) in zona: 4 km NW Bagnolo in Piano (RE)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km NW Bagnolo in Piano (RE), il

  • 30-12-1988 09:59:51 (UTC)
  • 30-12-1988 10:59:51 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.7890, 10.6360 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bagnolo in Piano RE 4 9712 9712
Cadelbosco di Sopra RE 4 10628 20340
Castelnovo di Sotto RE 6 8462 28802
Campegine RE 8 5029 33831
Poviglio RE 9 7311 41142
Novellara RE 10 13731 54873
Reggio nell'Emilia RE 10 171345 226218
Campagnola Emilia RE 11 5650 231868
Correggio RE 12 25897 257765
Gattatico RE 13 5837 263602
Gualtieri RE 13 6556 270158
San Martino in Rio RE 13 8099 278257
Cavriago RE 13 9839 288096
Rio Saliceto RE 14 6213 294309
Boretto RE 15 5272 299581
Sant'Ilario d'Enza RE 15 11205 310786
Guastalla RE 15 15225 326011
Brescello RE 16 5617 331628
Pomponesco MN 16 1701 333329
Sorbolo PR 16 9544 342873
Fabbrico RE 17 6693 349566
Viadana MN 18 19926 369492
Montecchio Emilia RE 18 10530 380022
Dosolo MN 18 3440 383462
Bibbiano RE 19 10268 393730
Albinea RE 19 8860 402590
Rubiera RE 19 14864 417454
Luzzara RE 20 9250 426704
Campogalliano MO 20 8845 435549
Reggiolo RE 20 9178 444727
Montechiarugolo PR 20 10813 455540
Carpi MO 20 70699 526239

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
10 Km a N di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
20 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
24 Km a E di Parma (192836 abitanti)
28 Km a NW di Modena (184973 abitanti)
62 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
65 Km a NW di Bologna (386663 abitanti)
78 Km a SW di Verona (258765 abitanti)
78 Km a W di Ferrara (133155 abitanti)
80 Km a E di Piacenza (102191 abitanti)
90 Km a SE di Brescia (196480 abitanti)
90 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
92 Km a NE di Massa (69479 abitanti)
96 Km a W di Rovigo (51867 abitanti)
98 Km a N di Pistoia (90315 abitanti)
98 Km a W di Imola (69797 abitanti)
99 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.7
1988-12-30
09:59:51
44.789 10.636 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 84339
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-12-30 09:59:51 ± 0.139
Latitudine 44.7890 ± 0.0106
Longitudine 10.6360 ± 0.0175
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 84339

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1814.9
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 93
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 50
Numero di fasi 50
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00534
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.03165
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 34
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 34
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 13
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 84339
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:19:10

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 17
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 84339
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RRL.Z. 1988-12-30T10:01:06.50 10.0 undecidable manual SN 274 2.7195 -1.36 0.1
--.LSD.Z. 1988-12-30T10:01:03.20 10.0 undecidable manual SN 286 2.5308 -0.18 0.6
--.STV.Z. 1988-12-30T10:01:00.50 10.0 undecidable manual SN 258 2.4087 0.15 0.6
--.RSP.Z. 1988-12-30T10:00:58.70 10.0 undecidable manual SN 279 2.4087 -1.65 0.1
--.IMI.Z. 1988-12-30T10:00:54.50 10.0 undecidable manual SN 246 2.1423 0.54 0.5
--.ROB.Z. 1988-12-30T10:00:52.00 10.0 undecidable manual SN 257 2.0202 0.9 0.4
--.STG.Z. 1988-12-30T10:00:47.40 10.0 undecidable manual PN 301 3.5187 1.12 0.5
--.FIN.Z. 1988-12-30T10:00:46.50 10.0 undecidable manual SN 252 1.8204 0.21 0.7
--.SLE.Z. 1988-12-30T10:00:42.70 10.0 undecidable manual PN 334 3.3189 -0.82 0.8
--.MNS.Z. 1988-12-30T10:00:37.50 10.0 undecidable manual PN 147 2.8083 0.88 0.8
--.BNI.Z. 1988-12-30T10:00:36.29 10.0 undecidable manual PN 276 2.8083 -0.21 1.4
--.CTI.Z. 1988-12-30T10:00:36.50 10.0 undecidable manual SN 29 1.443 -0.77 0.5
--.SAX.Z. 1988-12-30T10:00:35.30 10.0 undecidable manual PN 340 2.6196 1.46 0.3
--.MUO.Z. 1988-12-30T10:00:34.60 10.0 undecidable manual PN 328 2.5752 1.21 0.5
--.LSD.Z. 1988-12-30T10:00:34.50 10.0 undecidable manual PN 286 2.5308 1.69 0.2
--.RRL.Z. 1988-12-30T10:00:34.50 10.0 undecidable manual PN 274 2.7195 -0.9 0.8
--.GEN.Z. 1988-12-30T10:00:32.00 10.0 undecidable manual SN 253 1.2543 -0.93 0.4
--.PGD.Z. 1988-12-30T10:00:31.58 10.0 undecidable manual SN 139 1.1988 0.2 0.7
--.RSP.Z. 1988-12-30T10:00:31.30 10.0 undecidable manual PN 279 2.4087 0.24 1.5
--.STV.Z. 1988-12-30T10:00:31.10 10.0 undecidable manual PN 258 2.4087 0.04 1.5
--.LLS.Z. 1988-12-30T10:00:31.20 10.0 undecidable manual PN 331 2.3421 1.04 0.7
--.MDI.Z. 1988-12-30T10:00:30.97 10.0 undecidable manual SN 327 1.1766 -0.05 0.7
--.FIR.E. 1988-12-30T10:00:30.00 10.0 undecidable manual SN 156 1.11 0.8 0.5
--.PII.Z. 1988-12-30T10:00:29.61 10.0 undecidable manual SG 184 1.0656 1.35 0.2
--.ASS.Z. 1988-12-30T10:00:28.45 10.0 undecidable manual PN 139 2.2422 -0.39 1.4
--.IMI.Z. 1988-12-30T10:00:27.70 10.0 undecidable manual PN 246 2.1423 0.32 1.5
--.ROB.Z. 1988-12-30T10:00:25.90 10.0 undecidable manual PN 257 2.0202 0.18 1.7
--.OSS.Z. 1988-12-30T10:00:24.60 10.0 undecidable manual PN 349 1.9203 0.25 1.7
--.VDL.Z. 1988-12-30T10:00:24.00 10.0 undecidable manual PN 334 1.8759 0.27 1.7
--.ORX.Z. 1988-12-30T10:00:24.70 10.0 undecidable manual PN 295 2.0535 -1.34 0.4
--.FIN.Z. 1988-12-30T10:00:23.10 10.0 undecidable manual PN 252 1.8204 0.16 1.8
--.CKI.Z. 1988-12-30T10:00:22.37 10.0 undecidable manual PN 258 1.7094 0.9 1
--.TMA.Z. 1988-12-30T10:00:22.20 10.0 undecidable manual PN 317 1.7982 -0.48 1.5
--.VAI.Z. 1988-12-30T10:00:20.92 10.0 undecidable manual PN 310 1.6872 -0.26 1.7
--.SAL.Z. 1988-12-30T10:00:20.90 10.0 undecidable manual SG 354 0.8214 0.59 0.6
--.RSM.Z. 1988-12-30T10:00:20.88 10.0 undecidable manual PN 122 1.5429 1.63 0.3
--.VEA.Z. 1988-12-30T10:00:19.60 10.0 undecidable manual SG! 278 0.7215 2.31 0
--.CRE.Z. 1988-12-30T10:00:18.69 10.0 undecidable manual PN 140 1.4874 0.2 1.8
--.BDI.Z. 1988-12-30T10:00:17.86 10.0 undecidable manual SG 182 0.7215 0.63 0.5
--.CTI.Z. 1988-12-30T10:00:16.50 10.0 undecidable manual PN 29 1.443 -1.23 0.6
--.SFI.Z. 1988-12-30T10:00:14.68 10.0 undecidable manual PN 135 1.2321 -0.2 1.8
--.PGD.Z. 1988-12-30T10:00:14.10 10.0 positive manual PN 139 1.1988 -0.32 3.4
--.GEN.Z. 1988-12-30T10:00:14.30 10.0 undecidable manual PN 253 1.2543 -0.93 1
--.FIR.Z. 1988-12-30T10:00:13.00 10.0 undecidable manual PN 156 1.11 -0.08 1.8
--.MDI.Z. 1988-12-30T10:00:13.00 10.0 undecidable manual PN 327 1.1766 -1.13 0.7
--.PII.Z. 1988-12-30T10:00:11.85 10.0 undecidable manual PG 184 1.0656 -0.68 1.3
--.SAL.Z. 1988-12-30T10:00:07.90 10.0 undecidable manual PG 354 0.8214 -0.86 1.1
--.VEA.Z. 1988-12-30T10:00:06.70 10.0 undecidable manual PG 278 0.7215 0.5 1.5
--.BDI.Z. 1988-12-30T10:00:05.26 10.0 undecidable manual PG 182 0.7215 -0.91 1
--.MME.Z. 1988-12-30T10:00:03.12 10.0 positive manual PG 175 0.5883 -0.64 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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