Terremoto di magnitudo ML 2.7 del 02-02-2010 ore 20:45:46 (Italia) in zona: 2 km NW Sant'Angelo in Pontano (MC)

Un terremoto di magnitudo ML 2.7 è avvenuto nella zona: 2 km NW Sant'Angelo in Pontano (MC), il

  • 02-02-2010 19:45:46 (UTC)
  • 02-02-2010 20:45:46 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1110, 13.3840 ad una profondità di 31 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Angelo in Pontano MC 2 1436 1436
Ripe San Ginesio MC 4 852 2288
San Ginesio MC 5 3498 5786
Gualdo MC 6 815 6601
Colmurano MC 6 1263 7864
Loro Piceno MC 7 2401 10265
Penna San Giovanni MC 7 1108 11373
Falerone FM 7 3337 14710
Montappone FM 8 1682 16392
Monte Vidon Corrado FM 8 731 17123
Massa Fermana FM 9 963 18086
Servigliano FM 9 2336 20422
Urbisaglia MC 10 2628 23050
Camporotondo di Fiastrone MC 10 563 23613
Monte San Martino MC 10 765 24378
Cessapalombo MC 10 512 24890
Sarnano MC 11 3264 28154
Mogliano MC 12 4696 32850
Smerillo FM 13 365 33215
Montegiorgio FM 13 6851 40066
Belmonte Piceno FM 13 646 40712
Caldarola MC 13 1823 42535
Belforte del Chienti MC 13 1886 44421
Santa Vittoria in Matenano FM 14 1330 45751
Tolentino MC 14 20069 65820
Monteleone di Fermo FM 14 395 66215
Petriolo MC 14 1998 68213
Amandola FM 15 3629 71842
Monsampietro Morico FM 15 659 72501
Montefalcone Appennino FM 15 424 72925
Francavilla d'Ete FM 16 964 73889
Montelparo FM 16 778 74667
Magliano di Tenna FM 17 1452 76119
Comunanza AP 17 3166 79285
Montottone FM 17 979 80264
Serrapetrona MC 17 966 81230
Grottazzolina FM 18 3398 84628
Pollenza MC 18 6618 91246
Rapagnano FM 18 2145 93391
Bolognola MC 18 142 93533
Monte San Pietrangeli FM 18 2458 95991
Corridonia MC 18 15430 111421
Monte Rinaldo FM 19 379 111800
Force AP 19 1354 113154
Montefortino FM 19 1178 114332
Acquacanina MC 19 121 114453

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
57 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
57 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
58 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
81 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
84 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
86 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
87 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
91 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
97 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
99 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.7 2010-02-02
19:45:46
43.111 13.384 31 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 1010789
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2010-02-02 19:45:46 ± 0.15
Latitudine 43.1110 ± 0.0045
Longitudine 13.3840 ± 0.0086
Profondità (km) 31 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1010789

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 657
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 218
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 255
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 860.2
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 87
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.35
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.51351
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

ML:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1010789
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 19:23:21
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.TERO.HHE. 2010-02-02T19:46:05.60 0.3 undecidable manual Sg 162 56.9985 0.151 70
IV.AOI.HHZ. 2010-02-02T19:46:04.78 0.6 undecidable manual Sg 20 51.8037 0.578 42
IV.CESI.HHZ. 2010-02-02T19:46:02.12 0.3 undecidable manual Sg 253 40.626 0.536 67
IV.NRCA.HHZ. 2010-02-02T19:46:01.02 0.3 undecidable manual Sg 216 37.7289 0.077 74
IV.CING.HHZ. 2010-02-02T19:45:59.83 0.3 undecidable manual Sg 333 33.1446 -0.132 73
.T0401.EHZ. 2010-02-02T19:45:57.24 0.3 undecidable manual Sg 107 17.9709 0.015 76
IV.TERO.HHE. 2010-02-02T19:45:57.24 0.3 undecidable manual Pg 162 56.9985 -0.262 68
IV.FDMO.HHZ. 2010-02-02T19:45:57.93 0.6 undecidable manual Sg 251 25.4523 -0.523 45
IV.ARVD.HHN. 2010-02-02T19:45:57.42 0.3 undecidable manual Pg 320 55.8996 0.071 71
IV.AOI.HHZ. 2010-02-02T19:45:56.44 0.3 undecidable manual Pg 20 51.8037 -0.346 68
IV.SMA1.EHZ. 2010-02-02T19:45:56.76 0.3 undecidable manual Pg 184 53.4021 -0.243 69
IV.CESI.HHZ. 2010-02-02T19:45:55.45 0.1 undecidable manual Pg 253 40.626 0.183 96
IV.NRCA.HHZ. 2010-02-02T19:45:54.83 0.1 undecidable manual Pg 216 37.7289 -0.076 97
IV.CING.HHZ. 2010-02-02T19:45:54.24 0.1 undecidable manual Pg 333 33.1446 -0.092 98
IV.OFFI.HHE. 2010-02-02T19:45:54.63 0.3 undecidable manual Pg 128 31.2465 0.519 67
IV.FDMO.HHZ. 2010-02-02T19:45:53.30 0.1 undecidable manual Pg 251 25.4523 -0.167 98
.T0401.EHZ. 2010-02-02T19:45:52.61 0.1 undecidable manual Pg 107 17.9709 -0.147 100
IV.SENI.EHZ. 2010-02-02T19:45:45.06 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CRE.HHZ. 2010-02-02T19:45:29.19 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
CH.GIMEL.HHN. 2010-02-02T19:45:22.57 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SALO.HHN. 2010-02-02T19:45:14.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
CH.BNALP.HHE. 2010-02-02T19:44:56.15 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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