Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 12-01-2010 ore 08:07:16 (UTC) in zona: 3 km W Montappone (FM)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: 3 km W Montappone (FM), il

  • 12-01-2010 08:07:16 (UTC)
  • 12-01-2010 09:07:16 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1250, 13.4330 ad una profondità di 16 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montappone FM 3 1682 1682
Falerone FM 4 3337 5019
Sant'Angelo in Pontano MC 4 1436 6455
Monte Vidon Corrado FM 4 731 7186
Massa Fermana FM 5 963 8149
Loro Piceno MC 5 2401 10550
Ripe San Ginesio MC 6 852 11402
Servigliano FM 7 2336 13738
Penna San Giovanni MC 8 1108 14846
Colmurano MC 8 1263 16109
Mogliano MC 8 4696 20805
Montegiorgio FM 9 6851 27656
Urbisaglia MC 9 2628 30284
Belmonte Piceno FM 9 646 30930
San Ginesio MC 10 3498 34428
Gualdo MC 10 815 35243
Monte San Martino MC 10 765 36008
Petriolo MC 11 1998 38006
Francavilla d'Ete FM 12 964 38970
Monteleone di Fermo FM 12 395 39365
Monsampietro Morico FM 12 659 40024
Magliano di Tenna FM 13 1452 41476
Santa Vittoria in Matenano FM 13 1330 42806
Smerillo FM 13 365 43171
Camporotondo di Fiastrone MC 14 563 43734
Rapagnano FM 14 2145 45879
Grottazzolina FM 14 3398 49277
Monte San Pietrangeli FM 14 2458 51735
Montottone FM 14 979 52714
Cessapalombo MC 14 512 53226
Sarnano MC 15 3264 56490
Montelparo FM 15 778 57268
Corridonia MC 15 15430 72698
Tolentino MC 15 20069 92767
Montefalcone Appennino FM 15 424 93191
Torre San Patrizio FM 16 2048 95239
Monte Rinaldo FM 16 379 95618
Belforte del Chienti MC 16 1886 97504
Monte Giberto FM 17 801 98305
Caldarola MC 17 1823 100128
Amandola FM 17 3629 103757
Pollenza MC 17 6618 110375
Ortezzano FM 18 774 111149
Monte Vidon Combatte FM 18 433 111582
Monte San Giusto MC 18 8191 119773
Force AP 19 1354 121127
Ponzano di Fermo FM 19 1674 122801
Comunanza AP 19 3166 125967
Petritoli FM 19 2335 128302
Macerata MC 20 42473 170775

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
55 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
56 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
62 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
85 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
86 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
87 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
90 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
90 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
97 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
97 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.0 2010-01-12
08:07:16
43.125 13.433 16 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 1005359
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2010-01-12 08:07:16 ± 0.14
Latitudine 43.1250 ± 0.0054
Longitudine 13.4330 ± 0.0136
Profondità (km) 16 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 1005359

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 956
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 585
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 75
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1253.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 116
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 68
Numero di fasi 38
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.62
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.59630
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 50
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 25
Parametri della magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 1005359
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 19:16:27
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
NI.PALA.HHN. 2010-01-12T08:08:43.20 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.TEOL.HHN. 2010-01-12T08:08:26.82 10.0 undecidable manual Sn 0 0 0
IV.MELA.HHE. 2010-01-12T08:08:21.42 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
GU.TRAV.HHZ. 2010-01-12T08:08:21.45 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
MN.BLY.HHZ. 2010-01-12T08:08:16.61 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.TEOL.HHN. 2010-01-12T08:08:13.47 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.TRIV.HHE. 2010-01-12T08:08:13.03 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.RDP.HHE. 2010-01-12T08:08:07.76 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MA9.HHE. 2010-01-12T08:08:07.26 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
NI.PALA.HHN. 2010-01-12T08:08:04.76 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.STR3.BHZ. 2010-01-12T08:08:04.00 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FNVD.HHZ. 2010-01-12T08:08:00.67 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.BLLA.EHE. 2010-01-12T08:08:00.08 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CERA.HHZ. 2010-01-12T08:07:57.77 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.RSM.HHE. 2010-01-12T08:07:56.09 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.FNVD.HHZ. 2010-01-12T08:07:56.20 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CAFR.HHN. 2010-01-12T08:07:55.54 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MTRZ.HHE. 2010-01-12T08:07:54.09 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CERA.HHZ. 2010-01-12T08:07:49.38 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GRFL.SHZ. 2010-01-12T08:07:47.54 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GIUL.HHZ. 2010-01-12T08:07:47.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CSNT.HHZ. 2010-01-12T08:07:45.43 0.3 undecidable manual Pg 283 177.1893 0.865 41
IV.FIAM.HHZ. 2010-01-12T08:07:45.82 0.6 undecidable manual Sg 195 98.4237 0.686 37
IV.POFI.HHN. 2010-01-12T08:07:45.29 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CESX.HHZ. 2010-01-12T08:07:43.76 0.1 undecidable manual Sg 231 89.8434 0.93 68
IV.GUAR.HHZ. 2010-01-12T08:07:42.95 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.T0104.HHN. 2010-01-12T08:07:42.56 0.6 undecidable manual Sg 185 85.248 0.959 34
IV.PIEI.HHZ. 2010-01-12T08:07:42.40 0.6 undecidable manual Sg 302 85.5477 0.704 38
IV.SFI.EHE. 2010-01-12T08:07:41.70 0.3 undecidable manual Pg 305 154.1346 0.162 56
IV.ASQU.HHZ. 2010-01-12T08:07:41.32 0.3 undecidable manual Pg 300 151.8369 0.133 57
IV.VVLD.HHZ. 2010-01-12T08:07:40.43 0.3 undecidable manual Pg 174 140.1486 1.049 43
IV.PTQR.SHZ. 2010-01-12T08:07:39.02 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.LPEL.HHN. 2010-01-12T08:07:39.45 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RSM.HHE. 2010-01-12T08:07:39.31 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CRE.HHZ. 2010-01-12T08:07:39.43 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FAGN.HHN. 2010-01-12T08:07:38.86 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.INTR.HHZ. 2010-01-12T08:07:37.53 0.3 undecidable manual Pg 163 129.3705 -0.199 60
IV.CDCA.EHE. 2010-01-12T08:07:35.45 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PARC.HHZ. 2010-01-12T08:07:35.02 0.6 undecidable manual Pg 302 112.3986 -0.097 42
IV.ARVD.HHZ. 2010-01-12T08:07:34.75 0.1 undecidable manual Sg 316 57.2982 0.566 85
IV.PESA.HHZ. 2010-01-12T08:07:34.01 0.3 undecidable manual Pg 332 102.3198 0.451 60
IV.TERO.HHZ. 2010-01-12T08:07:34.84 0.1 undecidable manual Sg 166 57.3981 0.627 81
IV.SDI.SHZ. 2010-01-12T08:07:34.38 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SMA1.EHE. 2010-01-12T08:07:33.75 0.1 undecidable manual Sg 188 55.4001 0.068 94
IV.FIAM.HHZ. 2010-01-12T08:07:32.07 0.6 undecidable manual Pg 195 98.4237 -0.899 34
IV.AOI.HHZ. 2010-01-12T08:07:32.51 0.1 undecidable manual Sg 16 49.1175 0.496 87
IV.CESI.HHZ. 2010-01-12T08:07:31.38 0.1 undecidable manual Sg 253 44.8218 0.502 88
IV.VCEL.EHZ. 2010-01-12T08:07:31.21 0.6 undecidable manual Pg 158 87.5457 -0.082 44
IV.CESX.HHZ. 2010-01-12T08:07:30.90 0.1 undecidable manual Pg 231 89.8434 -0.739 73
IV.T0104.HHN. 2010-01-12T08:07:30.11 0.3 undecidable manual Pg 185 85.248 -0.821 54
IV.NRCA.HHZ. 2010-01-12T08:07:30.01 0.1 undecidable manual Sg 219 41.4252 0.035 98
IV.PIEI.HHZ. 2010-01-12T08:07:30.45 0.1 negative manual Pg 302 85.5477 -0.536 80
IV.MURB.HHZ. 2010-01-12T08:07:29.32 0.1 undecidable manual Pg 282 74.9694 -0.043 91
IV.SENI.EHN. 2010-01-12T08:07:28.78 0.3 undecidable manual Pg 346 66.378 0.747 58
IV.CING.HHN. 2010-01-12T08:07:27.87 0.3 undecidable manual Sg 326 33.744 -0.116 73
IV.ARVD.HHZ. 2010-01-12T08:07:26.08 0.1 undecidable manual Pg 316 57.2982 -0.568 83
IV.FDMO.HHZ. 2010-01-12T08:07:26.99 0.1 undecidable manual Sg 251 29.6481 0.069 99
IV.TRTR.HHZ. 2010-01-12T08:07:26.54 0.3 undecidable manual Pg 132 52.503 0.62 61
IV.SMA1.EHE. 2010-01-12T08:07:25.45 0.1 negative manual Pg 188 55.4001 -0.908 73
IV.TERO.HHZ. 2010-01-12T08:07:25.85 0.1 undecidable manual Pg 166 57.3981 -0.814 76
IV.CESI.HHZ. 2010-01-12T08:07:24.34 0.1 positive manual Pg 253 44.8218 -0.399 89
IV.AOI.HHZ. 2010-01-12T08:07:24.69 0.1 undecidable manual Pg 16 49.1175 -0.705 81
IV.NRCA.HHZ. 2010-01-12T08:07:23.63 0.1 positive manual Pg 219 41.4252 -0.586 85
IV.CING.HHN. 2010-01-12T08:07:22.51 0.1 undecidable manual Pg 326 33.744 -0.559 87
IV.GUMA.HHZ. 2010-01-12T08:07:22.91 0.1 undecidable manual Sg 229 10.4784 0.377 95
IV.OFFI.HHZ. 2010-01-12T08:07:22.92 0.1 undecidable manual Pg 136 29.4483 0.5 89
IV.FDMO.HHZ. 2010-01-12T08:07:21.95 0.1 positive manual Pg 251 29.6481 -0.505 90
IV.GUMA.HHZ. 2010-01-12T08:07:19.73 0.1 positive manual Pg 229 10.4784 -0.19 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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