Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 23-01-1985 ore 09:59:21 (UTC) in zona: 3 km W Montaquila (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 3 km W Montaquila (IS), il

  • 23-01-1985 09:59:21 (UTC)
  • 23-01-1985 10:59:21 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.5710, 14.0810 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montaquila IS 3 2456 2456
Filignano IS 3 648 3104
Colli a Volturno IS 4 1349 4453
Scapoli IS 5 680 5133
Rocchetta a Volturno IS 6 1113 6246
Fornelli IS 7 1909 8155
Pozzilli IS 7 2380 10535
Macchia d'Isernia IS 7 1035 11570
Cerro al Volturno IS 10 1281 12851
Monteroduni IS 10 2264 15115
Castel San Vincenzo IS 10 516 15631
Venafro IS 10 11280 26911
Conca Casale IS 10 200 27111
Viticuso FR 11 353 27464
Acquafondata FR 11 263 27727
Pizzone IS 11 329 28056
Sant'Agapito IS 12 1496 29552
Isernia IS 12 21842 51394
Capriati a Volturno CE 13 1541 52935
Acquaviva d'Isernia IS 13 425 53360
San Biagio Saracinisco FR 14 349 53709
Vallerotonda FR 14 1581 55290
Ciorlano CE 15 426 55716
Longano IS 15 690 56406
Fontegreca CE 15 811 57217
Miranda IS 16 1047 58264
Montenero Val Cocchiara IS 16 538 58802
Forlì del Sannio IS 16 675 59477
Pettoranello del Molise IS 16 460 59937
Sesto Campano IS 17 2388 62325
Rionero Sannitico IS 17 1118 63443
San Vittore del Lazio FR 17 2636 66079
Gallo Matese CE 17 579 66658
San Pietro Infine CE 17 944 67602
Pesche IS 17 1661 69263
Cervaro FR 18 8109 77372
Sant'Elia Fiumerapido FR 18 6166 83538
Prata Sannita CE 18 1502 85040
Castelpizzuto IS 19 155 85195
Alfedena AQ 19 864 86059
Roccasicura IS 19 550 86609
Letino CE 19 712 87321
Picinisco FR 20 1218 88539
Mignano Monte Lungo CE 20 3250 91789
Scontrone AQ 20 574 92363
Pratella CE 20 1565 93928

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
59 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
67 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
72 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
74 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
75 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
75 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
76 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
76 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
80 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
83 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
86 Km a N di Portici (55274 abitanti)
87 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
88 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
90 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
94 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
99 Km a E di Latina (125985 abitanti)
99 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
100 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1985-01-23
09:59:21
41.571 14.081 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 749
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-01-23 09:59:21 ± 1.095
Latitudine 41.5710 ± 0.0556
Longitudine 14.0810 ± 0.0841
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 749

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 9332.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 313
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 7
Numero di fasi 7
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00219
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01182
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 749
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:05:58
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.RMP.N. 1985-01-23T09:59:57.00 10.0 undecidable manual SN 283 1.0545 0.01 0.6
--.RDP.Z. 1985-01-23T09:59:57.50 10.0 undecidable manual SN 280 1.0323 1.01 0.3
--.MNS.Z. 1985-01-23T09:59:46.00 10.0 undecidable manual PN 308 1.3098 0.44 1.1
--.RMP.Z. 1985-01-23T09:59:42.00 10.0 undecidable manual PN 283 1.0545 0.06 1.5
--.RDP.Z. 1985-01-23T09:59:41.40 10.0 undecidable manual PN 280 1.0323 -0.25 1.4
--.AQU.Z. 1985-01-23T09:59:40.50 10.0 undecidable manual PG 327 0.9213 0.76 0.8
--.SD1.Z. 1985-01-23T09:59:26.20 10.0 negative manual PG 304 0.2442 -0.82 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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