Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 25-09-1988 ore 02:09:51 (Italia) in zona: 2 km NW Ripalimosani (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 2 km NW Ripalimosani (CB), il

  • 25-09-1988 00:09:51 (UTC)
  • 25-09-1988 02:09:51 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6240, 14.6510 ad una profondità di 2 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ripalimosani CB 2 3114 3114
Montagano CB 3 1086 4200
Matrice CB 5 1115 5315
Limosano CB 6 768 6083
Oratino CB 7 1641 7724
Campobasso CB 7 49431 57155
Castropignano CB 7 947 58102
Petrella Tifernina CB 9 1170 59272
Sant'Angelo Limosano CB 9 352 59624
San Giovanni in Galdo CB 9 580 60204
Campolieto CB 10 839 61043
Fossalto CB 10 1345 62388
Ferrazzano CB 10 3344 65732
Busso CB 11 1273 67005
Campodipietra CB 11 2570 69575
Torella del Sannio CB 11 795 70370
Casalciprano CB 11 564 70934
Castellino del Biferno CB 11 545 71479
Toro CB 11 1391 72870
San Biase CB 11 189 73059
Mirabello Sannitico CB 12 2180 75239
Lucito CB 13 696 75935
Pietracupa CB 13 215 76150
Baranello CB 13 2673 78823
Molise CB 13 167 78990
Monacilioni CB 13 523 79513
Morrone del Sannio CB 15 587 80100
Gildone CB 15 809 80909
Ripabottoni CB 15 514 81423
Castelbottaccio CB 15 312 81735
Vinchiaturo CB 15 3324 85059
Sant'Elena Sannita IS 16 275 85334
Spinete CB 16 1320 86654
Duronia CB 16 405 87059
Colle d'Anchise CB 17 807 87866
Jelsi CB 17 1781 89647
Frosolone IS 17 3170 92817
Lupara CB 17 505 93322
Provvidenti CB 18 119 93441
Civitacampomarano CB 18 417 93858
Salcito CB 18 683 94541
Bagnoli del Trigno IS 18 735 95276
Cercepiccola CB 18 681 95957
San Giuliano del Sannio CB 19 1029 96986
Sant'Elia a Pianisi CB 19 1818 98804
Pietracatella CB 19 1375 100179
Cercemaggiore CB 19 3777 103956
Trivento CB 20 4730 108686

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
56 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
61 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
67 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
76 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
79 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
80 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
81 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
83 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
85 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
86 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
89 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
90 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
92 Km a N di Portici (55274 abitanti)
93 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
94 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
96 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
98 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
98 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
100 Km a SE di Pescara (121014 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML-VAX 2.1
1988-09-25
00:09:51
41.624 14.651 2 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 77739
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-09-25 00:09:51 ± 0.293
Latitudine 41.6240 ± 0.0102
Longitudine 14.6510 ± 0.0114
Profondità (km) 2 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 77739

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1477.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 97
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00372
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02024
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri delle magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 77739
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:13:10

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 77739
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CP9.Z. 1988-09-25T00:10:33.98 10.0 undecidable manual SN 281 1.2876 -0.8 0.1
--.SGO.Z. 1988-09-25T00:10:31.80 10.0 undecidable manual SN 155 1.1655 -0.96 0
--.ARV.Z. 1988-09-25T00:10:30.00 10.0 undecidable manual PN 327 2.2422 0.21 1
--.BRT.Z. 1988-09-25T00:10:27.30 10.0 undecidable manual PN 111 2.0091 0.47 0.6
--.ASS.Z. 1988-09-25T00:10:27.65 10.0 undecidable manual PN 315 2.0535 0.54 0.5
--.BSS.Z. 1988-09-25T00:10:23.34 10.0 undecidable manual SG 171 0.8547 0.82 0.1
--.MNS.Z. 1988-09-25T00:10:22.29 10.0 undecidable manual PN 298 1.6428 0.84 0.2
--.MGR.Z. 1988-09-25T00:10:21.51 10.0 undecidable manual PN 155 1.6317 0.25 1.1
--.RMP.Z. 1988-09-25T00:10:19.50 10.0 undecidable manual PN 278 1.4541 0.11 1.4
--.CDM.Z. 1988-09-25T00:10:17.00 10.0 undecidable manual PN 113 1.332 -0.12 1.4
--.CP9.Z. 1988-09-25T00:10:15.77 10.0 undecidable manual PN 281 1.2876 -0.74 0.3
--.RFI.Z. 1988-09-25T00:10:14.20 10.0 undecidable manual SG 237 0.5883 0 0.6
--.SGO.Z. 1988-09-25T00:10:14.49 10.0 undecidable manual PN 155 1.1655 -0.43 0.9
--.SDI.Z. 1988-09-25T00:10:14.60 10.0 undecidable manual SG 278 0.6327 -0.67 0.2
--.AQU.Z. 1988-09-25T00:10:14.94 10.0 undecidable manual PN 308 1.1766 -0.08 1.6
--.AZI.Z. 1988-09-25T00:10:12.10 10.0 undecidable manual PG 292 0.9657 0.43 1
--.MS1.Z. 1988-09-25T00:10:11.50 10.0 undecidable manual PG 85 0.9657 0.06 1.6
--.BSS.Z. 1988-09-25T00:10:09.45 10.0 positive manual PG 171 0.8547 0.02 3.2
--.FG4.Z. 1988-09-25T00:10:08.72 10.0 undecidable manual PG 127 0.8103 0.11 1.6
--.FG2.Z. 1988-09-25T00:10:07.41 10.0 undecidable manual SG 64 0.4107 -0.39 0.4
--.RFI.Z. 1988-09-25T00:10:04.46 10.0 undecidable manual PG 237 0.5883 -0.06 1.6
--.SDI.Z. 1988-09-25T00:10:04.77 10.0 undecidable manual PG 278 0.6327 -0.47 0.9
--.FG2.Z. 1988-09-25T00:10:00.69 10.0 negative manual PG 64 0.4107 -0.24 2.7
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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