Terremoto di magnitudo Md 3.3 del 27-08-1988 ore 22:30:47 (Italia) in zona: 3 km SE Gioia dei Marsi (AQ)

Un terremoto di magnitudo Md 3.3 è avvenuto nella zona: 3 km SE Gioia dei Marsi (AQ), il

  • 27-08-1988 20:30:47 (UTC)
  • 27-08-1988 22:30:47 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9410, 13.7230 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Gioia dei Marsi AQ 3 1989 1989
Lecce nei Marsi AQ 3 1702 3691
Bisegna AQ 4 223 3914
Ortona dei Marsi AQ 7 542 4456
Ortucchio AQ 7 1860 6316
Anversa degli Abruzzi AQ 9 341 6657
Villalago AQ 9 568 7225
Pescina AQ 11 4133 11358
San Benedetto dei Marsi AQ 11 3909 15267
Cocullo AQ 11 230 15497
Villavallelonga AQ 11 919 16416
Collelongo AQ 13 1233 17649
Scanno AQ 14 1847 19496
Bugnara AQ 15 1125 20621
Trasacco AQ 15 6246 26867
Pescasseroli AQ 16 2203 29070
Collarmele AQ 16 894 29964
Prezza AQ 16 945 30909
Goriano Sicoli AQ 16 569 31478
Introdacqua AQ 17 2126 33604
Cerchio AQ 17 1635 35239
Aielli AQ 19 1475 36714
Castel di Ieri AQ 19 303 37017
Raiano AQ 20 2815 39832
Opi AQ 20 420 40252

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
53 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
59 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
71 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
73 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
76 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
80 Km a S di Teramo (54892 abitanti)
83 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
83 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
86 Km a NE di Latina (125985 abitanti)
97 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3
ML-VAX 2.4
1988-08-27
20:30:47
41.941 13.723 7 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 76309
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-08-27 20:30:47 ± 0.205
Latitudine 41.9410 ± 0.0121
Longitudine 13.7230 ± 0.0126
Profondità (km) 7 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 76309

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1701.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 104
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00194
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.04225
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 18
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 18
Parametri delle magnitudo

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 76309
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:11:55

ML:2.4

Campo Valore
Valore 2.4
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 76309
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.FVI.Z. 1988-08-27T20:31:58.00 10.0 undecidable manual PN 352 4.6953 -0.54 0.4
--.SGO.Z. 1988-08-27T20:31:43.00 10.0 undecidable manual SN 138 1.8204 0.83 0.1
--.PGD.Z. 1988-08-27T20:31:27.00 10.0 undecidable manual PN 323 2.4198 -0.34 0.9
--.CRE.Z. 1988-08-27T20:31:23.50 10.0 undecidable manual PN 322 2.1201 0.33 1
--.SGO.Z. 1988-08-27T20:31:19.50 10.0 undecidable manual PN 138 1.8204 0.44 0.9
--.MNS.Z. 1988-08-27T20:31:19.00 10.0 undecidable manual SG 300 0.888 0.41 0.5
--.TR9.Z. 1988-08-27T20:31:17.00 10.0 undecidable manual PN! 127 1.443 3.2 0
--.ARV.Z. 1988-08-27T20:31:17.47 10.0 undecidable manual PN 340 1.6539 0.66 0.5
--.RDP.Z. 1988-08-27T20:31:14.50 10.0 undecidable manual SG 256 0.7659 -0.26 0.6
--.SOR.Z. 1988-08-27T20:31:13.60 10.0 undecidable manual PN 161 1.4319 -0.12 1.5
--.ASS.Z. 1988-08-27T20:31:13.00 10.0 undecidable manual PN 325 1.3653 0.15 1.5
--.DUI.Z. 1988-08-27T20:31:09.00 10.0 undecidable manual SG 117 0.6105 -0.77 0.2
--.FG2.Z. 1988-08-27T20:31:08.55 10.0 undecidable manual PN 96 1.0656 -0.3 1.4
--.MNS.Z. 1988-08-27T20:31:05.20 10.0 undecidable manual PG 300 0.888 -0.24 1.5
--.MSC.Z. 1988-08-27T20:31:04.30 10.0 undecidable manual PG 166 0.7659 1.05 0.1
--.RDP.Z. 1988-08-27T20:31:03.00 10.0 undecidable manual PG 256 0.7659 -0.23 1.5
--.RMP.Z. 1988-08-27T20:31:03.16 10.0 undecidable manual PG 260 0.7659 -0.07 1.7
--.SGG.Z. 1988-08-27T20:31:02.30 10.0 undecidable manual PG 138 0.7326 -0.34 1.3
--.DUI.Z. 1988-08-27T20:31:00.50 10.0 undecidable manual PG 117 0.6105 0.14 1.6
--.CP9.Z. 1988-08-27T20:30:58.83 10.0 undecidable manual PG 262 0.5772 -0.84 0.3
--.SDI.Z. 1988-08-27T20:30:57.50 10.0 undecidable manual SG 164 0.2331 0.43 0.7
--.SDI.Z. 1988-08-27T20:30:52.61 10.0 positive manual PG 164 0.2331 -0.41 2.3
--.AZI.Z. 1988-08-27T20:30:52.95 10.0 positive manual PG 282 0.2109 0.4 2.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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