Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 27-08-1988 ore 04:41:58 (Italia) in zona: 2 km SW Civitanova del Sannio (IS)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 2 km SW Civitanova del Sannio (IS), il

  • 27-08-1988 02:41:58 (UTC)
  • 27-08-1988 04:41:58 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.6530, 14.3900 ad una profondità di 12 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Civitanova del Sannio IS 2 945 945
Chiauci IS 3 233 1178
Sessano del Molise IS 5 727 1905
Pescolanciano IS 5 855 2760
Duronia CB 6 405 3165
Frosolone IS 8 3170 6335
Bagnoli del Trigno IS 8 735 7070
Carpinone IS 9 1157 8227
Molise CB 9 167 8394
Pesche IS 10 1661 10055
Macchiagodena IS 10 1854 11909
Carovilli IS 10 1359 13268
Pietrabbondante IS 11 759 14027
Sant'Elena Sannita IS 11 275 14302
Castelpetroso IS 11 1680 15982
Torella del Sannio CB 11 795 16777
Santa Maria del Molise IS 11 665 17442
Pietracupa CB 12 215 17657
Miranda IS 12 1047 18704
Pettoranello del Molise IS 13 460 19164
Castelverrino IS 13 115 19279
Fossalto CB 13 1345 20624
Casalciprano CB 14 564 21188
Roccasicura IS 14 550 21738
Poggio Sannita IS 14 702 22440
Cantalupo nel Sannio IS 15 739 23179
Salcito CB 15 683 23862
Spinete CB 15 1320 25182
Castropignano CB 15 947 26129
Isernia IS 15 21842 47971
Castelpizzuto IS 17 155 48126
Agnone IS 17 5139 53265
Vastogirardi IS 17 704 53969
San Massimo CB 18 855 54824
Oratino CB 18 1641 56465
Forlì del Sannio IS 18 675 57140
Roccamandolfi IS 18 938 58078
Busso CB 18 1273 59351
San Biase CB 18 189 59540
Sant'Angelo Limosano CB 18 352 59892
Sant'Agapito IS 18 1496 61388
Longano IS 19 690 62078
Colle d'Anchise CB 19 807 62885
Belmonte del Sannio IS 20 768 63653
Limosano CB 20 768 64421
Schiavi di Abruzzo CH 20 860 65281
Trivento CB 20 4730 70011
Baranello CB 20 2673 72684
Bojano CB 20 8058 80742

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
64 Km a N di Caserta (76326 abitanti)
67 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
77 Km a N di Aversa (53047 abitanti)
79 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
80 Km a S di Chieti (51815 abitanti)
81 Km a N di Afragola (65057 abitanti)
82 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
82 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
83 Km a N di Casoria (77642 abitanti)
85 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
89 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
91 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
92 Km a S di Pescara (121014 abitanti)
92 Km a N di Portici (55274 abitanti)
93 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
94 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
96 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
98 Km a S di Montesilvano (53738 abitanti)
98 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8 1988-08-27
02:41:58
41.653 14.39 12 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 76259
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-08-27 02:41:58 ± 0.28
Latitudine 41.6530 ± 0.0235
Longitudine 14.3900 ± 0.0205
Profondità (km) 12 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 76259

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 3120.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 147
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 10
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00040
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01158
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 76259
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:11:52
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.AZI.Z. 1988-08-27T02:42:25.00 10.0 undecidable manual SG 295 0.777 -0.41 0.4
--.SGO.Z. 1988-08-27T02:42:22.00 10.0 undecidable manual PN 147 1.2876 0.12 0.9
--.SDI.Z. 1988-08-27T02:42:14.00 10.0 undecidable manual SG 277 0.4329 -0.25 0.6
--.AZI.Z. 1988-08-27T02:42:13.50 10.0 undecidable manual PG 295 0.777 -0.45 0.9
--.MSC.Z. 1988-08-27T02:42:10.20 10.0 undecidable manual PG 214 0.5439 0.45 1.1
--.RFI.Z. 1988-08-27T02:42:08.58 10.0 undecidable manual PG 220 0.4551 0.56 0.9
--.SDI.Z. 1988-08-27T02:42:07.94 10.0 undecidable manual PG 277 0.4329 0.43 1.2
--.SGG.Z. 1988-08-27T02:42:03.20 10.0 undecidable manual PG 181 0.2553 -1.16 0.1
--.DUI.Z. 1988-08-27T02:42:02.50 10.0 undecidable manual SG 82 0.0444 -0.26 0.9
--.DUI.Z. 1988-08-27T02:42:01.11 10.0 positive manual PG 82 0.0444 0.23 3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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