Terremoto di magnitudo Mw 4.8 del 13-04-2009 ore 23:14:24 (Italia) in zona: 7 km E Capitignano (AQ)

Un terremoto di magnitudo Mw 4.8 è avvenuto nella zona: 7 km E Capitignano (AQ), il

  • 13-04-2009 21:14:24 (UTC)
  • 13-04-2009 23:14:24 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.4980, 13.3770 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Capitignano AQ 7 665 665
Campotosto AQ 7 542 1207
Barete AQ 9 737 1944
Pizzoli AQ 10 4326 6270
Crognaleto TE 10 1297 7567
Montereale AQ 11 2581 10148
Cagnano Amiterno AQ 13 1369 11517
Fano Adriano TE 15 296 11813
Pietracamela TE 15 271 12084
L'Aquila AQ 16 69753 81837
Amatrice RI 16 2657 84494
Scoppito AQ 17 3727 88221
Cortino TE 18 656 88877

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
16 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
32 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
60 Km a E di Terni (111501 abitanti)
63 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
67 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
69 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
75 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
76 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
77 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
100 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 5.0
Mw 4.8
2009-04-13
21:14:24
42.498 13.377 9 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 800229
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-04-13 21:14:24 ± 0.07
Latitudine 42.4980 ± 0.0036
Longitudine 13.3770 ± 0.0049
Profondità (km) 9 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 800229

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 430
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 417
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 46
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 565.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 54
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 43
Numero di fasi 43
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.39
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.04407
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.13674
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 29
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 29
Parametri delle magnitudo

Mw:4.8

Campo Valore
Valore 4.8
Incertezza
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Mw
Localizzazione di riferimento 800229
Agenzia INGV
Autore TDMT Historical
Tempo di creazione (UTC) 2014-02-04 16:05:40

ML:5.0

Campo Valore
Valore 5.0
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 800229
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 15:09:31
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
.LPEL.HHE. 2009-04-13T21:14:50.33 0.6 undecidable manual Sg 127 83.0502 0.775 37
IV.ASSB.HHZ. 2009-04-13T21:14:50.81 0.6 undecidable manual Sg 316 84.0492 0.987 33
IV.INTR.HHZ. 2009-04-13T21:14:46.24 0.6 undecidable manual Sg 141 69.2751 0.364 43
IV.CESI.HHZ. 2009-04-13T21:14:46.01 0.3 undecidable manual Sg 326 68.0763 0.442 64
IV.CESX.HHE. 2009-04-13T21:14:45.54 0.6 undecidable manual Sg 281 66.2781 0.456 43
IV.TRIV.HHE. 2009-04-13T21:14:45.96 0.6 undecidable manual Pg 130 126.1737 0.361 39
.FDMO.HHZ. 2009-04-13T21:14:44.68 0.6 undecidable manual Sg 339 64.1913 0.158 46
IV.MGAB.HHN. 2009-04-13T21:14:43.74 0.3 undecidable manual Pg 294 112.8981 0.188 62
IV.MNS.HHZ. 2009-04-13T21:14:43.12 0.1 undecidable manual Sg 258 58.2972 0.158 92
IV.GIUL.HHE. 2009-04-13T21:14:42.13 0.3 undecidable manual Pg 186 104.8173 -0.176 63
IV.RDP.BHZ. 2009-04-13T21:14:41.37 0.1 undecidable manual Pg 214 98.4237 0.036 88
IV.MA9.HHN. 2009-04-13T21:14:41.57 0.6 undecidable manual Pg 216 100.0221 -0.01 44
.SDI.SHZ. 2009-04-13T21:14:40.33 0.1 undecidable manual Pg 158 94.4388 -0.393 82
IV.RMP.HHE. 2009-04-13T21:14:40.64 0.1 undecidable manual Pg 216 94.3389 -0.052 88
.LPEL.HHE. 2009-04-13T21:14:38.76 0.1 undecidable manual Pg 127 83.0502 -0.197 87
IV.VCEL.EHN. 2009-04-13T21:14:38.16 0.6 undecidable manual Sg 107 39.627 0.172 48
IV.ASSB.HHZ. 2009-04-13T21:14:38.86 0.1 undecidable manual Pg 316 84.0492 -0.253 86
.VVLD.HHE. 2009-04-13T21:14:37.03 0.1 undecidable manual Pg 164 72.6717 -0.324 87
IV.GUAR.HHE. 2009-04-13T21:14:37.91 0.1 undecidable manual Pg 184 78.2661 -0.317 86
IV.INTR.HHZ. 2009-04-13T21:14:36.75 0.1 undecidable manual Pg 141 69.2751 -0.083 92
IV.CESI.HHZ. 2009-04-13T21:14:36.38 0.1 undecidable manual Pg 326 68.0763 -0.27 89
.FIAM.HHE. 2009-04-13T21:14:36.52 0.6 undecidable manual Sg 220 33.2445 0.254 47
.CERT.HHE. 2009-04-13T21:14:36.61 0.1 undecidable manual Pg 208 69.0753 -0.193 90
.TRTR.HHE. 2009-04-13T21:14:35.76 0.1 undecidable manual Pg 52 55.6998 1.017 69
IV.FAGN.HHZ. 2009-04-13T21:14:35.57 0.3 undecidable manual Sg 147 30.8469 -0.069 74
.FDMO.HHZ. 2009-04-13T21:14:35.78 0.1 undecidable manual Pg 339 64.1913 -0.269 89
IV.LNSS.HHZ. 2009-04-13T21:14:35.41 0.3 undecidable manual Sg 293 29.8479 0.116 74
IV.CESX.HHE. 2009-04-13T21:14:35.97 0.1 undecidable manual Pg 281 66.2781 -0.405 86
IV.MNS.HHZ. 2009-04-13T21:14:34.85 0.1 undecidable manual Pg 258 58.2972 -0.296 90
IV.OFFI.HHZ. 2009-04-13T21:14:34.97 0.1 undecidable manual Pg 27 54.6009 0.397 88
IV.PTQR.SHZ. 2009-04-13T21:14:34.02 0.1 positive manual Pg 178 52.9026 -0.29 91
IV.GAVE.SHZ. 2009-04-13T21:14:33.27 0.3 undecidable manual Pg 299 44.9217 0.195 70
IV.VCEL.EHN. 2009-04-13T21:14:32.20 0.1 undecidable manual Pg 107 39.627 -0.072 97
IV.NRCA.SHZ. 2009-04-13T21:14:32.39 0.1 positive manual Pg 330 42.9237 -0.381 91
IV.TERO.HHE. 2009-04-13T21:14:32.53 0.3 undecidable manual Sg 53 23.1546 -0.557 67
MN.AQU.HHZ. 2009-04-13T21:14:31.52 0.3 undecidable manual Sg 173 16.1727 0.623 66
.FIAM.HHE. 2009-04-13T21:14:31.25 0.1 positive manual Pg 220 33.2445 -0.036 99
IV.LNSS.HHZ. 2009-04-13T21:14:30.55 0.1 undecidable manual Pg 293 29.8479 -0.173 97
IV.FAGN.HHZ. 2009-04-13T21:14:30.83 0.1 undecidable manual Pg 147 30.8469 -0.093 98
IV.TERO.HHE. 2009-04-13T21:14:29.18 0.1 undecidable manual Pg 53 23.1546 -0.269 96
IV.CAMP.HHN. 2009-04-13T21:14:28.07 0.3 undecidable manual Sg 32 4.8951 0.034 78
MN.AQU.HHZ. 2009-04-13T21:14:28.69 0.1 positive manual Pg 173 16.1727 0.502 92
IV.CAMP.HHN. 2009-04-13T21:14:26.76 0.1 undecidable manual Pg 32 4.8951 0.226 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor

Dettagli TDMT

Campo Valore
MagnitudoMw 4.83
Momento Scalare2.19933E+23 dyne-cm
Profondità calcolata9 km
QualitàAa
Variance Reduction%
Doppia Coppia0%
CLVD0%
ISO0%
Modello utilizzatoCIA
Modemanual
Statusfinal

Componenti Momento Tensore

Componente Valore
Mrr-2.31955E+23
Mtt9.27208E+22
Mpp1.392343E+23
Mrt-3.14611E+22
Mrp7.988E+21
Mtp-8.42755E+22

Piani Nodali

Nome Strike Dip Rake
PN113849-96
PN232742-83

Meccanismo di sorgente sismica

Focal Mechanism

psmeca (Documentazione GMT)

9 138 49 -96 327 42 -83 2.19933 23 0.5 0.5
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
Forme d'onda Segnali sismici in formato miniseed + resp Download