Terremoto di magnitudo ML 2.6 del 06-04-2009 ore 18:27:56 (Italia) in zona: 1 km NE Sant'Eusanio Forconese (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 2.6 è avvenuto nella zona: 1 km NE Sant'Eusanio Forconese (AQ), il

  • 06-04-2009 16:27:56 (UTC)
  • 06-04-2009 18:27:56 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3000, 13.5310 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Eusanio Forconese AQ 1 394 394
Poggio Picenze AQ 3 1136 1530
San Demetrio ne' Vestini AQ 3 1854 3384
Villa Sant'Angelo AQ 3 424 3808
Fossa AQ 4 721 4529
Ocre AQ 5 1167 5696
Barisciano AQ 6 1828 7524
Fagnano Alto AQ 6 418 7942
Prata d'Ansidonia AQ 7 496 8438
Rocca di Cambio AQ 8 533 8971
Fontecchio AQ 10 369 9340
Rocca di Mezzo AQ 10 1526 10866
San Pio delle Camere AQ 10 661 11527
Santo Stefano di Sessanio AQ 11 111 11638
L'Aquila AQ 12 69753 81391
Carapelle Calvisio AQ 13 87 81478
Caporciano AQ 13 230 81708
Castelvecchio Calvisio AQ 13 153 81861
Tione degli Abruzzi AQ 14 310 82171
Calascio AQ 14 137 82308
Lucoli AQ 16 1011 83319
Castel del Monte AQ 18 413 83732
Navelli AQ 18 554 84286
Ovindoli AQ 19 1227 85513
Tornimparte AQ 19 3187 88700
Ofena AQ 19 506 89206
Capestrano AQ 20 884 90090

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
12 Km a E di L'Aquila (69753 abitanti)
43 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
53 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
56 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
59 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
71 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
74 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
78 Km a E di Terni (111501 abitanti)
92 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
97 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
100 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 2.6 2009-04-06
16:27:56
42.3 13.531 10 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 761209
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-04-06 16:27:56 ± 0.11
Latitudine 42.3000 ± 0.0072
Longitudine 13.5310 ± 0.0097
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 761209

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 847
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 625
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 230
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1131.4
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 65
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 30
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.53
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.64391
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri della magnitudo

ML:2.6

Campo Valore
Valore 2.6
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 761209
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 14:23:46
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.NRCA.SHZ. 2009-04-06T16:28:18.23 0.6 undecidable manual Sg 330 68.2761 0.498 40
IV.LPEL.HHZ. 2009-04-06T16:28:16.74 0.6 undecidable manual Sg 117 60.495 1.065 32
IV.INTR.HHZ. 2009-04-06T16:28:12.01 0.6 undecidable manual Sg 136 44.4222 0.649 40
IV.TERO.HHZ. 2009-04-06T16:28:09.41 0.3 undecidable manual Sg 9 36.2415 0.22 68
IV.PTQR.SHZ. 2009-04-06T16:28:08.08 0.3 undecidable manual Sg 199 32.745 -0.17 69
IV.FIAM.HHZ. 2009-04-06T16:28:08.57 0.6 undecidable manual Sg 264 34.1436 -0.068 47
IV.OFFI.HHZ. 2009-04-06T16:28:08.82 0.6 undecidable manual Pg 10 71.4729 -0.559 39
IV.FDMO.HHE. 2009-04-06T16:28:08.37 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.NRCA.SHZ. 2009-04-06T16:28:08.89 0.1 undecidable manual Pg 330 68.2761 0.014 89
IV.LPEL.HHZ. 2009-04-06T16:28:07.24 0.3 undecidable manual Pg 117 60.495 -0.449 62
.CAMP.---. 2009-04-06T16:28:07.19 0.6 undecidable manual Sg 339 27.9498 0.213 46
IV.INTR.HHZ. 2009-04-06T16:28:06.01 0.3 undecidable manual Pg 136 44.4222 0.813 56
IV.VCEL.EHZ. 2009-04-06T16:28:06.92 0.6 undecidable manual Sg 68 27.4503 0.087 47
IV.FIAM.HHZ. 2009-04-06T16:28:03.62 0.3 undecidable manual Pg 264 34.1436 -0.004 71
IV.TERO.HHZ. 2009-04-06T16:28:03.85 0.3 undecidable manual Pg 9 36.2415 -0.093 70
MN.AQU.HHZ. 2009-04-06T16:28:02.71 0.6 undecidable manual Sg 299 12.1767 0.502 45
IV.PTQR.SHZ. 2009-04-06T16:28:02.94 0.3 undecidable manual Pg 199 32.745 -0.459 65
.CAMP.---. 2009-04-06T16:28:01.87 0.3 undecidable manual Pg 339 27.9498 -0.796 58
IV.VCEL.EHZ. 2009-04-06T16:28:01.86 0.3 undecidable manual Pg 68 27.4503 -0.725 60
IV.FAGN.HHZ. 2009-04-06T16:28:00.59 0.1 undecidable manual Sg 132 5.7942 -0.139 97
MN.AQU.HHZ. 2009-04-06T16:28:00.21 0.1 undecidable manual Pg 299 12.1767 0.305 93
IV.FAGN.HHZ. 2009-04-06T16:27:59.05 0.1 undecidable manual Pg 132 5.7942 -0.008 100
IV.CAFR.HHZ. 2009-04-06T16:27:21.57 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SDI.SHZ. 2009-04-06T16:27:20.28 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MTCE.HHZ. 2009-04-06T16:27:20.22 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.POFI.HHN. 2009-04-06T16:27:19.94 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MNS.HHZ. 2009-04-06T16:27:19.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GUAR.HHE. 2009-04-06T16:27:18.23 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CERT.HHZ. 2009-04-06T16:27:18.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.VVLD.HHZ. 2009-04-06T16:27:16.79 0.1 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
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