Terremoto di magnitudo ML 3.0 del 06-04-2009 ore 04:01:22 (Italia) in zona: 4 km NE Lucoli (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 3.0 è avvenuto nella zona: 4 km NE Lucoli (AQ), il

  • 06-04-2009 02:01:22 (UTC)
  • 06-04-2009 04:01:22 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3210, 13.3590 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Lucoli AQ 4 1011 1011
L'Aquila AQ 5 69753 70764
Tornimparte AQ 6 3187 73951
Scoppito AQ 10 3727 77678
Ocre AQ 10 1167 78845
Fossa AQ 11 721 79566
Pizzoli AQ 14 4326 83892
Sant'Eusanio Forconese AQ 14 394 84286
Rocca di Cambio AQ 14 533 84819
Poggio Picenze AQ 15 1136 85955
Villa Sant'Angelo AQ 16 424 86379
Barete AQ 16 737 87116
San Demetrio ne' Vestini AQ 17 1854 88970
Borgorose RI 18 4591 93561
Rocca di Mezzo AQ 18 1526 95087
Cagnano Amiterno AQ 19 1369 96456
Barisciano AQ 19 1828 98284
Fagnano Alto AQ 19 418 98702

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
5 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
47 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
61 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
63 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
64 Km a E di Terni (111501 abitanti)
67 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
68 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
72 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
85 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
86 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
89 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
100 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.0 2009-04-06
02:01:22
42.321 13.359 9 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 755779
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-04-06 02:01:22 ± 0.13
Latitudine 42.3210 ± 0.0063
Longitudine 13.3590 ± 0.0122
Profondità (km) 9 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 755779

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1001
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 600
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 87
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1220.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 153
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.44
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.66910
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

ML:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 755779
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 14:17:25
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.OFFI.HHZ. 2009-04-06T02:05:00.25 10.0 undecidable manual Pg 21 73.1712 0.836 54
IV.FIAM.HHZ. 2009-04-06T02:04:59.04 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CAMP.HHE. 2009-04-06T02:04:59.22 10.0 undecidable manual Pg 10 24.1536 -0.052 100
IV.CAFR.HHN. 2009-04-06T02:04:59.24 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
.CERT.---. 2009-04-06T02:01:39.21 0.6 undecidable manual Sg 217 51.6039 0.372 45
.OFFI.---. 2009-04-06T02:01:35.88 0.3 undecidable manual Pg 21 73.1712 0.836 54
.TERO.HHE. 2009-04-06T02:01:35.12 0.3 undecidable manual Sg 31 39.0276 -0.341 69
.LPEL.---. 2009-04-06T02:01:35.96 0.6 undecidable manual Pg 114 74.2701 0.745 38
.PTQR.---. 2009-04-06T02:01:33.44 0.6 undecidable manual Sg 174 33.3444 -0.514 45
.INTR.---. 2009-04-06T02:01:32.30 0.3 undecidable manual Pg 127 56.499 -0.176 69
.CERT.---. 2009-04-06T02:01:31.84 0.1 undecidable manual Pg 217 51.6039 0.106 94
.VVLD.---. 2009-04-06T02:01:31.79 0.6 undecidable manual Pg 156 54.6009 -0.395 44
.CAMP.---. 2009-04-06T02:01:30.85 0.6 undecidable manual Sg 10 24.1536 -0.07 50
.VCEL.---. 2009-04-06T02:01:29.89 0.6 undecidable manual Pg 78 40.3263 -0.091 48
.FAGN.---. 2009-04-06T02:01:29.51 0.3 undecidable manual Sg 108 19.3695 0.125 75
.TERO.HHE. 2009-04-06T02:01:29.79 0.3 undecidable manual Pg 31 39.0276 0.006 74
.PTQR.---. 2009-04-06T02:01:28.82 0.3 undecidable manual Pg 174 33.3444 -0.094 73
.CAMP.---. 2009-04-06T02:01:27.11 0.1 undecidable manual Pg 10 24.1536 -0.052 100
.FAGN.---. 2009-04-06T02:01:26.45 0.1 undecidable manual Pg 108 19.3695 0.175 98
.AQU.---. 2009-04-06T02:01:25.86 0.6 undecidable manual Sg 44 5.0949 0.394 48
.AQU.---. 2009-04-06T02:01:23.47 0.1 undecidable manual Pg 44 5.0949 -0.543 92
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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