Terremoto di magnitudo ML 4.2 del 06-04-2009 ore 03:42:49 (Italia) in zona: 4 km W Ocre (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 4.2 è avvenuto nella zona: 4 km W Ocre (AQ), il

  • 06-04-2009 01:42:49 (UTC)
  • 06-04-2009 03:42:49 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.3000, 13.4290 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ocre AQ 4 1167 1167
Fossa AQ 5 721 1888
L'Aquila AQ 6 69753 71641
Lucoli AQ 8 1011 72652
Sant'Eusanio Forconese AQ 8 394 73046
Rocca di Cambio AQ 9 533 73579
Villa Sant'Angelo AQ 10 424 74003
Poggio Picenze AQ 10 1136 75139
Tornimparte AQ 11 3187 78326
San Demetrio ne' Vestini AQ 11 1854 80180
Rocca di Mezzo AQ 13 1526 81706
Fagnano Alto AQ 13 418 82124
Barisciano AQ 14 1828 83952
Prata d'Ansidonia AQ 15 496 84448
Scoppito AQ 16 3727 88175
Fontecchio AQ 17 369 88544
Santo Stefano di Sessanio AQ 19 111 88655
Pizzoli AQ 19 4326 92981
San Pio delle Camere AQ 19 661 93642
Ovindoli AQ 20 1227 94869
Borgorose RI 20 4591 99460

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
6 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
46 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
61 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
64 Km a W di Montesilvano (53738 abitanti)
64 Km a NE di Tivoli (56533 abitanti)
67 Km a NE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
67 Km a W di Pescara (121014 abitanti)
70 Km a E di Terni (111501 abitanti)
87 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
90 Km a NE di Roma (2864731 abitanti)
94 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 4.2 2009-04-06
01:42:49
42.3 13.429 11 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 755659
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-04-06 01:42:49 ± 0.1
Latitudine 42.3000 ± 0.0054
Longitudine 13.4290 ± 0.0097
Profondità (km) 11 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 755659

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 847
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 474
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 61
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1000.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 52
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.44
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.05756
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.80309
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri della magnitudo

ML:4.2

Campo Valore
Valore 4.2
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 755659
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 14:17:17
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
.NRCA.HHN. 2009-04-06T01:43:10.02 0.3 undecidable manual Sg 337 64.5909 0.233 65
.INTR.HHZ. 2009-04-06T01:43:06.67 0.6 undecidable manual Sg 129 50.5161 0.624 40
.CESI.HHE. 2009-04-06T01:43:05.45 0.3 undecidable manual Pg 331 89.1441 0.244 62
.FDMO.HHZ. 2009-04-06T01:43:04.65 0.3 undecidable manual Pg 341 86.3469 -0.123 64
.OFFI.---. 2009-04-06T01:43:03.94 0.3 undecidable manual Pg 16 73.4709 1.146 46
.TERO.HHN. 2009-04-06T01:43:02.95 0.3 undecidable manual Sg 22 38.5281 0.097 71
.SDI.SHZ. 2009-04-06T01:43:02.44 0.3 undecidable manual Pg 154 72.5718 -0.219 65
.LPEL.---. 2009-04-06T01:43:01.69 0.1 undecidable manual Pg 114 68.0763 -0.267 86
.MNS.HHE. 2009-04-06T01:43:00.83 0.1 undecidable manual Pg 279 62.0934 -0.203 88
.CERT.---. 2009-04-06T01:43:00.15 0.1 undecidable manual Pg 224 53.6019 0.425 85
.NRCA.HHN. 2009-04-06T01:43:00.97 0.1 undecidable manual Pg 337 64.5909 -0.444 83
.INTR.HHZ. 2009-04-06T01:42:59.08 0.1 undecidable manual Pg 129 50.5161 -0.174 91
.CAMP.HHE. 2009-04-06T01:42:59.47 0.6 undecidable manual Sg 356 26.2515 -0.086 48
.VVLD.---. 2009-04-06T01:42:58.83 0.1 undecidable manual Pg 161 50.3163 -0.396 86
.TERO.HHN. 2009-04-06T01:42:57.67 0.3 undecidable manual Pg 22 38.5281 0.259 68
.PTQR.SHZ. 2009-04-06T01:42:56.09 0.3 undecidable manual Pg 184 30.9468 -0.145 71
.FAGN.---. 2009-04-06T01:42:56.11 0.3 undecidable manual Sg 107 13.2756 0.266 71
.VCEL.EHZ. 2009-04-06T01:42:56.20 0.6 undecidable manual Pg 73 35.3424 -0.712 40
.CAMP.HHE. 2009-04-06T01:42:55.11 0.1 undecidable manual Pg 356 26.2515 -0.398 90
.FIAM.---. 2009-04-06T01:42:55.86 0.1 undecidable manual Pg 262 25.8519 0.409 90
.AQU.HHN. 2009-04-06T01:42:54.01 0.1 undecidable manual Sg 340 6.3936 -0.233 97
.FAGN.---. 2009-04-06T01:42:53.57 0.1 undecidable manual Pg 107 13.2756 0.206 96
.AQU.HHN. 2009-04-06T01:42:52.51 0.1 undecidable manual Pg 340 6.3936 0.07 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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