Terremoto di magnitudo ML 3.1 del 15-01-2009 ore 12:08:14 (Italia) in zona: 3 km S Neviano degli Arduini (PR)

Un terremoto di magnitudo ML 3.1 è avvenuto nella zona: 3 km S Neviano degli Arduini (PR), il

  • 15-01-2009 11:08:14 (UTC)
  • 15-01-2009 12:08:14 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.5540, 10.3280 ad una profondità di 24 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Neviano degli Arduini PR 4 3649 3649
Vetto RE 8 1860 5509
Canossa RE 8 3844 9353
Langhirano PR 8 10315 19668
Lesignano de' Bagni PR 10 5028 24696
Traversetolo PR 11 9425 34121
Tizzano Val Parma PR 11 2077 36198
San Polo d'Enza RE 11 6083 42281
Castelnovo ne' Monti RE 14 10465 52746
Casina RE 15 4504 57250
Quattro Castella RE 15 13195 70445
Bibbiano RE 17 10268 80713
Palanzano PR 17 1142 81855
Calestano PR 17 2100 83955
Felino PR 17 8790 92745
Montechiarugolo PR 17 10813 103558
Vezzano sul Crostolo RE 18 4259 107817
Carpineti RE 19 4064 111881
Montecchio Emilia RE 19 10530 122411
Sala Baganza PR 20 5561 127972

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
28 Km a S di Parma (192836 abitanti)
29 Km a SW di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
49 Km a W di Modena (184973 abitanti)
51 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
56 Km a NE di Carrara (63133 abitanti)
59 Km a N di Massa (69479 abitanti)
64 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
69 Km a SE di Cremona (71901 abitanti)
75 Km a SE di Piacenza (102191 abitanti)
77 Km a N di Viareggio (62467 abitanti)
80 Km a N di Lucca (89046 abitanti)
81 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
83 Km a NW di Pistoia (90315 abitanti)
93 Km a N di Pisa (89158 abitanti)
97 Km a NW di Prato (191150 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML 3.1
2009-01-15
11:08:14
44.554 10.328 24 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 739539
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-01-15 11:08:14 ± 0.11
Latitudine 44.5540 ± 0.0063
Longitudine 10.3280 ± 0.0139
Profondità (km) 24 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 739539

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1028
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 410
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 253
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1303.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 59
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 61
Numero di fasi 47
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.87
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.81488
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 51
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 39
Parametri delle magnitudo

ML:3.1

Campo Valore
Valore 3.1
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 739539
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:59:16

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 739539
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:59:16
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.DOI.HHE. 2009-01-15T11:09:23.95 10.0 undecidable manual Sn 0 0 0
IV.FVI.HHE. 2009-01-15T11:09:03.24 10.0 undecidable manual Sn 0 0 0
NI.ACOM.HHE. 2009-01-15T11:09:02.47 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.NRCA.SHZ. 2009-01-15T11:08:57.61 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.FVI.HHE. 2009-01-15T11:08:56.16 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.PTCC.HHZ. 2009-01-15T11:08:56.64 0.3 undecidable manual Pg 48 312.4539 -1.871 10
MN.TRI.HHE. 2009-01-15T11:08:54.67 0.3 undecidable manual Pg 63 297.8796 -2.017 9
IV.DOI.HHE. 2009-01-15T11:08:54.15 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
GU.BHB.HHE. 2009-01-15T11:08:53.27 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ROVR.HHZ. 2009-01-15T11:08:52.15 0.6 undecidable manual Sg 25 134.4654 -0.433 41
IV.SNTG.SHZ. 2009-01-15T11:08:52.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
NI.PALA.HHZ. 2009-01-15T11:08:52.47 0.3 undecidable manual Pg 46 275.8128 -1.476 17
CH.DAVOX.HHE. 2009-01-15T11:08:51.86 0.6 undecidable manual Pg 352 249.3615 1.201 16
IV.ASS.SHZ. 2009-01-15T11:08:51.79 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MGAB.HHN. 2009-01-15T11:08:50.84 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MURB.HHN. 2009-01-15T11:08:50.13 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MONC.HHE. 2009-01-15T11:08:50.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FSSB.SHZ. 2009-01-15T11:08:50.43 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SALO.HHZ. 2009-01-15T11:08:49.72 0.6 undecidable manual Sg 7 118.992 1.079 32
MN.TUE.HHN. 2009-01-15T11:08:48.20 0.1 undecidable manual Pg 341 226.0071 0.452 51
IV.APPI.EHZ. 2009-01-15T11:08:47.34 0.6 undecidable manual Pg 18 224.6085 -0.24 27
NI.AGOR.HHZ. 2009-01-15T11:08:47.93 0.3 undecidable manual Pg 34 233.8881 -0.797 33
IV.BRMO.HHZ. 2009-01-15T11:08:46.54 0.3 undecidable manual Pg 1 213.231 0.384 42
CH.BERNI.HHE. 2009-01-15T11:08:45.98 0.3 undecidable manual Pg 354 207.5367 0.524 42
IV.RSM.SHZ. 2009-01-15T11:08:45.74 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CRMI.HHZ. 2009-01-15T11:08:43.95 0.6 undecidable manual Sg 149 99.0231 0.605 41
IV.PARC.HHE. 2009-01-15T11:08:43.52 0.3 undecidable manual Pg 123 182.3841 1.199 36
GU.RORO.HHN. 2009-01-15T11:08:42.99 0.3 undecidable manual Pg 256 186.0693 0.214 52
IV.CTI.EHZ. 2009-01-15T11:08:42.83 0.1 undecidable manual Pg 31 195.1602 -1.086 49
NI.CGRP.HHZ. 2009-01-15T11:08:42.41 0.3 undecidable manual Pg 38 186.9684 -0.484 49
CH.MUGIO.HHN. 2009-01-15T11:08:41.83 0.3 undecidable manual Pg 327 181.9845 -0.438 50
IV.CRE.HHE. 2009-01-15T11:08:41.01 0.6 undecidable manual Pg 128 165.9117 0.747 32
IV.MABI.HHZ. 2009-01-15T11:08:39.87 0.1 undecidable manual Pg 5 167.1105 -0.546 71
GU.PCP.HHZ. 2009-01-15T11:08:38.13 0.3 undecidable manual Pg 270 140.9478 0.967 49
IV.CSNT.HHZ. 2009-01-15T11:08:37.93 0.3 undecidable manual Pg 147 142.4463 0.583 56
IV.MDI.HHZ. 2009-01-15T11:08:37.27 0.1 undecidable manual Pg 341 143.0457 -0.158 85
IV.ASQU.HHZ. 2009-01-15T11:08:37.94 0.3 undecidable manual Pg 125 143.4453 0.463 59
GU.MAIM.HHZ. 2009-01-15T11:08:36.00 0.6 undecidable manual Sg 170 72.1722 -0.308 47
IV.RAVA.EHZ. 2009-01-15T11:08:36.36 0.6 undecidable manual Sg 70 66.2781 1.584 26
IV.ROVR.HHZ. 2009-01-15T11:08:35.24 0.1 undecidable manual Pg 25 134.4654 -1.12 62
IV.GROG.HHZ. 2009-01-15T11:08:35.92 0.6 undecidable manual Pg 196 129.87 0.176 44
IV.CMPO.HHN. 2009-01-15T11:08:34.52 0.3 undecidable manual Pg 88 116.7942 0.773 55
IV.VMG.SHZ. 2009-01-15T11:08:33.85 0.3 undecidable manual Pg 124 116.8941 0.1 68
IV.SALO.HHZ. 2009-01-15T11:08:33.94 0.3 undecidable manual Pg 7 118.992 -0.141 67
IV.BDI.HHZ. 2009-01-15T11:08:32.62 0.3 undecidable manual Sg 159 58.5969 -0.167 75
IV.MTRZ.HHE. 2009-01-15T11:08:31.88 0.6 undecidable manual Pg 107 90.9423 2.081 17
IV.SEI.SHZ. 2009-01-15T11:08:31.33 0.3 undecidable manual Pg 124 98.8233 0.324 67
IV.CRMI.HHZ. 2009-01-15T11:08:30.94 0.1 undecidable manual Pg 149 99.0231 -0.083 94
IV.FIU.EHE. 2009-01-15T11:08:30.99 0.3 undecidable manual Pg 84 92.4408 0.963 53
IV.FNVD.HHZ. 2009-01-15T11:08:27.33 0.3 undecidable manual Pg 124 76.2681 -0.246 71
IV.BOB.HHZ. 2009-01-15T11:08:27.73 0.3 undecidable manual Pg 289 73.371 0.594 67
IV.SBPO.HHZ. 2009-01-15T11:08:27.45 0.3 undecidable manual Pg 40 72.1722 0.491 68
GU.SC2M.HHZ. 2009-01-15T11:08:26.23 0.3 undecidable manual Pg 255 64.9905 0.353 72
GU.MAIM.HHZ. 2009-01-15T11:08:26.95 0.1 undecidable manual Pg 170 72.1722 -0.013 100
IV.RAVA.EHZ. 2009-01-15T11:08:25.69 0.3 undecidable manual Pg 70 66.2781 -0.386 71
IV.PRMA.HHZ. 2009-01-15T11:08:24.64 0.3 undecidable manual Sg 357 23.2545 0.33 78
IV.BDI.HHZ. 2009-01-15T11:08:24.49 0.1 undecidable manual Pg 159 58.5969 -0.442 94
IV.ERBM.EHZ. 2009-01-15T11:08:22.93 0.3 undecidable manual Sg 156 16.3725 -0.11 81
IV.GSCL.SHZ. 2009-01-15T11:08:20.08 0.1 undecidable manual Pg 138 30.6471 -0.872 83
IV.PRMA.HHZ. 2009-01-15T11:08:19.34 0.1 undecidable manual Pg 357 23.2545 -0.695 90
IV.ERBM.EHZ. 2009-01-15T11:08:18.71 0.1 undecidable manual Pg 156 16.3725 -0.591 95
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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