Terremoto di magnitudo ML 3.2 del 08-01-2009 ore 16:42:46 (Italia) in zona: 5 km NE Ragalna (CT)

Un terremoto di magnitudo ML 3.2 è avvenuto nella zona: 5 km NE Ragalna (CT), il

  • 08-01-2009 15:42:46 (UTC)
  • 08-01-2009 16:42:46 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.6680, 14.9690 ad una profondità di 16 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

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I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ragalna CT 5 3924 3924
Nicolosi CT 8 7463 11387
Belpasso CT 8 28108 39495
Santa Maria di Licodia CT 9 7641 47136
Biancavilla CT 9 24007 71143
Pedara CT 10 14102 85245
Trecastagni CT 11 10910 96155
Camporotondo Etneo CT 12 5023 101178
San Pietro Clarenza CT 12 7743 108921
Paternò CT 12 48228 157149
Adrano CT 12 36122 193271
Zafferana Etnea CT 12 9517 202788
Mascalucia CT 13 31958 234746
Viagrande CT 13 8563 243309
Tremestieri Etneo CT 14 20589 263898
Gravina di Catania CT 14 25838 289736
Milo CT 14 1087 290823
Aci Bonaccorsi CT 15 3524 294347
San Giovanni la Punta CT 15 23060 317407
Santa Venerina CT 15 8592 325999
Aci Sant'Antonio CT 15 17984 343983
Sant'Agata li Battiati CT 16 9479 353462
Misterbianco CT 17 49410 402872
San Gregorio di Catania CT 17 11966 414838
Valverde CT 17 7840 422678
Aci Catena CT 17 29851 452529
Motta Sant'Anastasia CT 17 12116 464645
Sant'Alfio CT 18 1582 466227
Bronte CT 18 19172 485399
Acireale CT 19 52622 538021
Aci Castello CT 20 18723 556744

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
19 Km a W di Acireale (52622 abitanti)
21 Km a NW di Catania (314555 abitanti)
73 Km a NW di Siracusa (122291 abitanti)
77 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
78 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
82 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
85 Km a N di Ragusa (73313 abitanti)
89 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
92 Km a N di Modica (54633 abitanti)
92 Km a NE di Gela (75827 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML 3.2
2009-01-08
15:42:46
37.668 14.969 16 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 738829
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2009-01-08 15:42:46 ± 0.1
Latitudine 37.6680 ± 0.0054
Longitudine 14.9690 ± 0.0091
Profondità (km) 16 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 738829

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 805
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 197
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 97
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1000.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 82
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 54
Numero di fasi 48
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.77
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.67189
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 40
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 34
Parametri delle magnitudo

ML:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 738829
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:58:29

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 738829
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:58:29
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.SCHR.EHZ. 2009-01-08T15:43:29.92 0.6 undecidable manual Pg 18 296.5809 0.017 14
IV.CMPR.HHN. 2009-01-08T15:43:28.48 0.3 undecidable manual Pg 5 295.3821 -1.275 13
IV.SIRI.HHN. 2009-01-08T15:43:28.01 0.3 undecidable manual Pg 15 289.488 -1.007 16
IV.PIPA.HHZ. 2009-01-08T15:43:27.89 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.JOPP.HHZ. 2009-01-08T15:43:25.25 0.6 undecidable manual Sg 37 131.2686 0.876 32
MN.TIP.HHZ. 2009-01-08T15:43:21.68 0.3 undecidable manual Pg 42 228.5934 0.229 37
IV.FIU.EHN. 2009-01-08T15:43:19.26 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CARO.HHZ. 2009-01-08T15:43:17.38 0.3 undecidable manual Pg 31 206.7375 -1.344 26
IV.GRI.EHE. 2009-01-08T15:43:16.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.USI.SHZ. 2009-01-08T15:43:15.18 0.6 undecidable manual Pg 307 194.0613 -1.97 12
IV.PLAC.HHZ. 2009-01-08T15:43:12.36 0.3 undecidable manual Pg 56 154.8228 0.22 56
IV.CORL.HHZ. 2009-01-08T15:43:12.27 0.1 undecidable manual Pg 280 148.1406 1.158 53
IV.HMDC.BHZ. 2009-01-08T15:43:11.06 0.1 undecidable manual Sg 192 80.364 0.257 86
IV.HAVL.BHZ. 2009-01-08T15:43:11.05 0.1 undecidable manual Sg 170 79.7646 0.414 84
IV.RAFF.HHZ. 2009-01-08T15:43:10.43 0.3 undecidable manual Sg 227 72.7716 1.637 35
IV.JOPP.HHZ. 2009-01-08T15:43:08.24 0.1 undecidable manual Pg 37 131.2686 -0.274 77
IV.SSY.BHZ. 2009-01-08T15:43:05.32 0.1 undecidable manual Sg 171 57.3981 0.63 81
IV.ALJA.HHE. 2009-01-08T15:43:05.74 0.3 undecidable manual Pg 275 107.0151 0.955 48
IV.HVZN.BHZ. 2009-01-08T15:43:05.34 0.3 undecidable manual Sg 202 58.7967 0.28 67
IV.IFIL.BHZ. 2009-01-08T15:43:04.06 0.1 undecidable manual Pg 341 105.2169 -0.437 79
I1.IACL.BHZ. 2009-01-08T15:43:04.87 0.1 undecidable manual Pg 331 109.9122 -0.353 80
MN.CEL.HHZ. 2009-01-08T15:43:04.39 0.1 undecidable manual Pg 51 104.2179 0.049 87
IV.SOI.EHZ. 2009-01-08T15:43:04.95 0.1 undecidable manual Pg 64 105.117 0.467 79
I1.MSCL.BHZ. 2009-01-08T15:43:03.04 0.1 undecidable manual Pg 49 95.238 0.077 88
IV.MPAZ.BHZ. 2009-01-08T15:43:03.86 0.1 undecidable manual Pg 71 96.2259 0.738 73
IV.AGST.EHN. 2009-01-08T15:43:03.27 0.1 undecidable manual Sg 153 51.0156 0.267 91
IV.GIB.EHZ. 2009-01-08T15:43:03.19 0.1 undecidable manual Pg 294 90.0432 1.027 64
IV.ILLI.BHZ. 2009-01-08T15:43:02.15 0.1 undecidable manual Pg 359 86.247 0.56 80
IV.HCRL.BHZ. 2009-01-08T15:43:01.14 0.1 undecidable manual Sg 173 43.0236 0.228 93
I1.HAGA.BHZ. 2009-01-08T15:43:01.86 0.1 undecidable manual Sg 159 45.5211 0.298 91
IV.RESU.HHE. 2009-01-08T15:43:01.89 0.1 undecidable manual Pg 269 80.1642 1.242 59
IV.PE9.EHZ. 2009-01-08T15:43:00.13 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MTTG.HHN. 2009-01-08T15:43:00.91 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HMDC.BHZ. 2009-01-08T15:43:00.01 0.1 undecidable manual Pg 192 80.364 -0.665 77
IV.MSRU.BHZ. 2009-01-08T15:43:00.56 0.1 undecidable manual Pg 35 81.1521 -0.245 86
IV.HAVL.BHZ. 2009-01-08T15:43:00.05 0.1 undecidable manual Pg 170 79.7646 -0.53 81
IV.MMME.BHZ. 2009-01-08T15:43:00.72 0.1 undecidable manual Sg 40 38.7279 0.942 75
IV.MNO.SHZ. 2009-01-08T15:42:59.63 0.6 undecidable manual Sg 321 37.8288 0.096 48
IV.MILZ.HHE. 2009-01-08T15:42:59.01 0.1 undecidable manual Pg 19 70.7736 -0.187 89
IV.RAFF.HHZ. 2009-01-08T15:42:58.84 0.1 undecidable manual Pg 227 72.7716 -0.677 78
IV.GALF.HHE. 2009-01-08T15:42:57.69 0.6 undecidable manual Sg 278 35.6421 -1.286 32
IV.ECNV.BHZ. 2009-01-08T15:42:56.76 0.6 undecidable manual Sg 250 23.9538 0.78 40
IV.HVZN.BHZ. 2009-01-08T15:42:56.60 0.1 undecidable manual Pg 202 58.7967 -0.76 77
IV.SSY.BHZ. 2009-01-08T15:42:56.82 0.1 undecidable manual Pg 171 57.3981 -0.327 89
IV.AGST.EHN. 2009-01-08T15:42:55.59 0.1 undecidable manual Pg 153 51.0156 -0.583 84
IV.MMME.BHZ. 2009-01-08T15:42:54.19 0.1 undecidable manual Pg 40 38.7279 -0.119 96
IV.HCRL.BHZ. 2009-01-08T15:42:54.34 0.1 undecidable manual Pg 173 43.0236 -0.627 84
I1.HAGA.BHZ. 2009-01-08T15:42:54.77 0.1 undecidable manual Pg 159 45.5211 -0.572 85
IV.GALF.HHE. 2009-01-08T15:42:53.60 0.1 undecidable manual Pg 278 35.6421 -0.248 94
IV.MNO.SHZ. 2009-01-08T15:42:53.95 0.1 undecidable manual Pg 321 37.8288 -0.221 94
IV.ECNV.BHZ. 2009-01-08T15:42:51.85 0.1 undecidable manual Pg 250 23.9538 -0.268 96
IV.ESLN.BHZ. 2009-01-08T15:42:51.86 0.1 undecidable manual Sg 9 2.8971 -0.283 100
IV.ESLN.BHZ. 2009-01-08T15:42:49.37 0.1 undecidable manual Pg 9 2.8971 -0.532 94
IV.LAV9.SHZ. 2009-01-08T15:42:33.65 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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