Terremoto di magnitudo ML 4.2 del 29-11-2008 ore 00:39:22 (Italia) in zona: 5 km SW Villalba (CL)

Un terremoto di magnitudo ML 4.2 è avvenuto nella zona: 5 km SW Villalba (CL), il

  • 28-11-2008 23:39:22 (UTC)
  • 29-11-2008 00:39:22 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.6170, 13.8230 ad una profondità di 35 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Villalba CL 5 1633 1633
Vallelunga Pratameno CL 7 3461 5094
Mussomeli CL 7 10780 15874
Marianopoli CL 8 1906 17780
Acquaviva Platani CL 12 948 18728
Sutera CL 13 1410 20138
Valledolmo PA 15 3594 23732
Campofranco CL 15 3100 26832
San Giovanni Gemini AG 16 8056 34888
Bompensiere CL 16 556 35444
Cammarata AG 16 6355 41799
Casteltermini AG 18 8267 50066
Milena CL 18 3018 53084
Montedoro CL 18 1631 54715
Serradifalco CL 19 6091 60806
Santa Caterina Villarmosa CL 19 5388 66194
Resuttano CL 20 2038 68232

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
25 Km a NW di Caltanissetta (63360 abitanti)
40 Km a NE di Agrigento (59770 abitanti)
58 Km a SE di Bagheria (55387 abitanti)
69 Km a SE di Palermo (674435 abitanti)
72 Km a NW di Gela (75827 abitanti)
98 Km a NW di Vittoria (63339 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 4.2 2008-11-28
23:39:22
37.617 13.823 35 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 730669
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-11-28 23:39:22 ± 0.17
Latitudine 37.6170 ± 0.0153
Longitudine 13.8230 ± 0.0182
Profondità (km) 35 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 730669

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1958
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 937
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 223
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2334.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 94
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 57
Numero di fasi 40
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.83
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 3.94892
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 47
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 30
Parametri della magnitudo

ML:4.2

Campo Valore
Valore 4.2
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 730669
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:49:21
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.RAVA.EHN. 2008-11-28T23:41:04.44 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.PTQR.SHZ. 2008-11-28T23:40:30.56 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.RGNG.SHZ. 2008-11-28T23:40:27.79 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SDI.SHZ. 2008-11-28T23:40:25.61 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.VSL.HHZ. 2008-11-28T23:40:22.27 0.1 undecidable manual Pg 300 438.3279 1.079 17
MN.BNI.HHZ. 2008-11-28T23:40:21.55 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ZCCA.HHE. 2008-11-28T23:40:18.27 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ORI.EHN. 2008-11-28T23:40:16.70 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SGO.SHZ. 2008-11-28T23:40:11.05 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PIPA.HHN. 2008-11-28T23:40:11.50 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SIRI.HHE. 2008-11-28T23:40:10.93 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.CUC.HHZ. 2008-11-28T23:40:06.00 0.6 undecidable manual Pg 33 314.9514 0.154 14
IV.CARO.HHN. 2008-11-28T23:40:01.10 0.3 undecidable manual Pg 48 276.3123 0.069 28
IV.GRI.EHZ. 2008-11-28T23:40:00.06 0.6 undecidable manual Pg 59 262.8369 0.697 18
IV.PLAC.HHE. 2008-11-28T23:39:59.26 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.USI.HHZ. 2008-11-28T23:39:58.58 0.6 undecidable manual Sg 335 133.3665 -0.068 44
IV.AGST.EHZ. 2008-11-28T23:39:58.46 0.6 undecidable manual Sg 107 129.9699 0.552 40
IV.IFIL.BHZ. 2008-11-28T23:39:57.92 0.6 undecidable manual Sg 32 123.8871 1.321 30
IV.SSY.BHZ. 2008-11-28T23:39:56.97 0.6 undecidable manual Sg 114 121.4895 0.901 35
I1.HAGA.BHZ. 2008-11-28T23:39:56.83 0.6 undecidable manual Sg 107 122.988 0.435 42
IV.HMDC.BHZ. 2008-11-28T23:39:54.78 0.6 undecidable manual Sg 130 111.7992 0.784 37
IV.HCRL.BHZ. 2008-11-28T23:39:54.57 0.6 undecidable manual Sg 109 112.7982 0.371 44
IV.ROM9.HHN. 2008-11-28T23:39:53.52 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.JOPP.HHN. 2008-11-28T23:39:52.70 0.6 undecidable manual Pg 58 210.8334 -0.191 30
MN.WDD.HHN. 2008-11-28T23:39:51.95 0.3 undecidable manual Pg 162 207.0372 -0.463 44
MN.CEL.HHZ. 2008-11-28T23:39:51.84 0.3 undecidable manual Pg 68 194.7606 0.958 39
IV.HVZN.BHZ. 2008-11-28T23:39:50.47 0.6 undecidable manual Sg 121 92.5407 0.641 42
IV.PTS.SHZ. 2008-11-28T23:39:50.52 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MTTG.HHZ. 2008-11-28T23:39:48.75 0.6 undecidable manual Pg 75 169.9965 0.944 30
IV.CESI.HHN. 2008-11-28T23:39:47.47 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MSRU.BHZ. 2008-11-28T23:39:47.55 0.3 undecidable manual Pg 64 164.0136 0.488 55
IV.MILZ.HHZ. 2008-11-28T23:39:45.52 0.3 undecidable manual Pg 59 143.0457 1.076 47
IV.RAFF.HHE. 2008-11-28T23:39:44.55 0.6 undecidable manual Sg 132 64.5909 1.207 33
IV.HAVL.BHZ. 2008-11-28T23:39:43.24 0.1 undecidable manual Pg 122 135.864 -0.319 84
IV.ILLI.BHZ. 2008-11-28T23:39:43.37 0.6 undecidable manual Pg 47 134.6652 -0.037 44
IV.AGST.EHZ. 2008-11-28T23:39:42.10 0.1 negative manual Pg 107 129.9699 -0.727 74
IV.ERC.SHZ. 2008-11-28T23:39:42.34 0.3 undecidable manual Pg 294 117.8931 1.021 50
IV.USI.HHZ. 2008-11-28T23:39:42.83 0.1 undecidable manual Pg 335 133.3665 -0.426 82
I1.HAGA.BHZ. 2008-11-28T23:39:41.07 0.1 negative manual Pg 107 122.988 -0.883 71
IV.SSY.BHZ. 2008-11-28T23:39:41.20 0.1 negative manual Pg 114 121.4895 -0.562 81
IV.IFIL.BHZ. 2008-11-28T23:39:41.29 0.1 undecidable manual Pg 32 123.8871 -0.784 72
IV.HCRL.BHZ. 2008-11-28T23:39:39.73 0.1 negative manual Pg 109 112.7982 -0.96 70
IV.HMDC.BHZ. 2008-11-28T23:39:39.87 0.3 undecidable manual Pg 130 111.7992 -0.703 59
IV.ESLN.BHZ. 2008-11-28T23:39:39.66 0.1 undecidable manual Pg 85 101.5206 0.375 89
I1.IACL.BHZ. 2008-11-28T23:39:39.88 0.1 undecidable manual Pg 24 111.6993 -0.674 78
IV.HVZN.BHZ. 2008-11-28T23:39:37.44 0.1 negative manual Pg 121 92.5407 -0.725 81
IV.ECNV.BHZ. 2008-11-28T23:39:36.81 0.1 positive manual Pg 91 78.2661 0.451 91
IV.FAGN.HHN. 2008-11-28T23:39:35.79 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GALF.HHN. 2008-11-28T23:39:34.35 0.1 negative manual Pg 81 66.0894 -0.279 97
IV.RAFF.HHE. 2008-11-28T23:39:33.59 0.3 undecidable manual Pg 132 64.5909 -0.823 62
IV.GIB.SHZ. 2008-11-28T23:39:33.28 0.6 undecidable manual Pg 23 45.1215 1.502 30
IV.FAVR.SHZ. 2008-11-28T23:39:33.31 0.1 undecidable manual Pg 200 41.1255 2.026 38
IV.ALJA.HHZ. 2008-11-28T23:39:33.49 0.6 undecidable manual Sg 337 15.873 -0.006 56
IV.CORL.HHZ. 2008-11-28T23:39:33.29 0.1 negative manual Pg 304 54.9006 0.208 100
IV.ALJA.HHZ. 2008-11-28T23:39:28.15 0.1 negative manual Pg 337 15.873 -0.586 99
I1.MSCL.BHE. 2008-11-28T23:39:24.14 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.DGI.HHZ. 2008-11-28T23:39:14.26 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download
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