Terremoto di magnitudo Md 2.7 del 15-05-1985 ore 09:36:07 (Italia) in zona: 4 km W Presenzano (CE)

Un terremoto di magnitudo Md 2.7 è avvenuto nella zona: 4 km W Presenzano (CE), il

  • 15-05-1985 07:36:07 (UTC)
  • 15-05-1985 09:36:07 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3830, 14.0320 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Presenzano CE 4 1766 1766
Mignano Monte Lungo CE 5 3250 5016
Tora e Piccilli CE 5 910 5926
Sesto Campano IS 6 2388 8314
Conca della Campania CE 7 1239 9553
Marzano Appio CE 7 2226 11779
Galluccio CE 8 2154 13933
San Pietro Infine CE 9 944 14877
Caianello CE 10 1824 16701
Vairano Patenora CE 10 6594 23295
Rocca d'Evandro CE 11 3283 26578
Roccamonfina CE 11 3511 30089
Venafro IS 12 11280 41369
San Vittore del Lazio FR 12 2636 44005
Pratella CE 13 1565 45570
Conca Casale IS 13 200 45770
Pietravairano CE 13 2984 48754
Ciorlano CE 13 426 49180
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 14 966 50146
Capriati a Volturno CE 14 1541 51687
Ailano CE 14 1369 53056
Pozzilli IS 15 2380 55436
Teano CE 15 12577 68013
Cervaro FR 15 8109 76122
Fontegreca CE 15 811 76933
Prata Sannita CE 15 1502 78435
Sant'Andrea del Garigliano FR 16 1505 79940
Riardo CE 16 2321 82261
Viticuso FR 17 353 82614
Sant'Apollinare FR 17 1919 84533
Sessa Aurunca CE 18 21727 106260
Raviscanina CE 18 1319 107579
Pietramelara CE 18 4722 112301
Filignano IS 18 648 112949
Vallemaio FR 18 937 113886
Gallo Matese CE 19 579 114465
Acquafondata FR 19 263 114728
Sant'Angelo d'Alife CE 19 2270 116998
Valle Agricola CE 19 890 117888
Rocchetta e Croce CE 19 460 118348
Castelforte LT 20 4386 122734
Monteroduni IS 20 2264 124998
Letino CE 20 712 125710

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
43 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
48 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
52 Km a N di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
55 Km a N di Marano di Napoli (59874 abitanti)
56 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
56 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
57 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
60 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
63 Km a N di Napoli (974074 abitanti)
68 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
69 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
69 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
72 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
82 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
83 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
85 Km a NW di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
95 Km a E di Latina (125985 abitanti)
95 Km a NW di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
99 Km a NW di Salerno (135261 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7 1985-05-15
07:36:07
41.383 14.032 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 6289
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1985-05-15 07:36:07 ± 0.439
Latitudine 41.3830 ± 0.0350
Longitudine 14.0320 ± 0.0424
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 6289

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5264.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 121
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 6
Numero di fasi 6
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00170
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01295
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza
Num. stazioni usate 1
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 6289
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:10:40
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MNS.Z. 1985-05-15T07:36:34.50 10.0 undecidable manual PN 315 1.4097 1.03 0.4
--.PO9.Z. 1985-05-15T07:36:33.50 10.0 undecidable manual PN 326 1.443 -0.26 0.9
--.SD1.Z. 1985-05-15T07:36:22.80 10.0 undecidable manual SG 333 0.3552 1.21 0.2
--.SD1.Z. 1985-05-15T07:36:14.00 10.0 undecidable manual PG 333 0.3552 -1.82 0.2
--.SGG.Z. 1985-05-15T07:36:13.90 10.0 positive manual PG 89 0.2553 0.02 2.9
--.MSC.Z. 1985-05-15T07:36:12.70 10.0 undecidable manual PG 193 0.1887 -0.01 1.4
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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