Terremoto di magnitudo ML 3.2 del 13-05-2008 ore 13:52:39 (Italia) in zona: 9 km SE Randazzo (CT)

Un terremoto di magnitudo ML 3.2 è avvenuto nella zona: 9 km SE Randazzo (CT), il

  • 13-05-2008 11:52:39 (UTC)
  • 13-05-2008 13:52:39 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.8130, 15.0080 ad una profondità di 1 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Randazzo CT 9 10900 10900
Moio Alcantara ME 10 717 11617
Santa Domenica Vittoria ME 12 980 12597
Linguaglossa CT 12 5403 18000
Maletto CT 13 3920 21920
Malvagna ME 13 733 22653
Castiglione di Sicilia CT 13 3215 25868
Roccella Valdemone ME 13 666 26534
Milo CT 14 1087 27621
Sant'Alfio CT 14 1582 29203
Piedimonte Etneo CT 15 3963 33166
Francavilla di Sicilia ME 15 3945 37111
Zafferana Etnea CT 16 9517 46628
Bronte CT 16 19172 65800
Motta Camastra ME 17 845 66645
Mascali CT 18 14282 80927
Fiumefreddo di Sicilia CT 18 9623 90550
Giarre CT 18 27659 118209
Santa Venerina CT 18 8592 126801
Maniace CT 18 3765 130566
Calatabiano CT 19 5308 135874
Riposto CT 19 14838 150712
Gaggi ME 20 3184 153896

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
26 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
35 Km a N di Catania (314555 abitanti)
64 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
65 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
87 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
91 Km a E di Caltanissetta (63360 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.2 2008-05-13
11:52:39
37.813 15.008 1 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 690519
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-05-13 11:52:39 ± 0.15
Latitudine 37.8130 ± 0.0090
Longitudine 15.0080 ± 0.0182
Profondità (km) 1 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 690519

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1684
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 895
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 292
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1886.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 113
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 49
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.61
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.93354
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 43
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 16
Parametri della magnitudo

ML:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 690519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 13:05:00
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.MRLC.HHN. 2008-05-13T11:53:34.13 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.AMUR.HHZ. 2008-05-13T11:53:33.27 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MCEL.HHE. 2008-05-13T11:53:29.77 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SCHR.EHZ. 2008-05-13T11:53:28.78 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CRAC.EHZ. 2008-05-13T11:53:27.94 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MTSN.HHZ. 2008-05-13T11:53:22.54 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MGR.HHE. 2008-05-13T11:53:20.35 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SIRI.HHZ. 2008-05-13T11:53:20.90 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ERC.SHZ. 2008-05-13T11:53:18.82 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.TIP.HHZ. 2008-05-13T11:53:14.99 0.6 undecidable manual Pg 45 214.6185 0.56 26
IV.SERS.HHZ. 2008-05-13T11:53:12.94 0.6 undecidable manual Pg 47 199.3449 0.417 29
IV.LNSS.HHE. 2008-05-13T11:53:10.17 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.USI.SHZ. 2008-05-13T11:53:10.18 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CORL.HHZ. 2008-05-13T11:53:09.77 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.CARO.HHZ. 2008-05-13T11:53:09.70 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GRI.SHZ. 2008-05-13T11:53:08.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CORL.HHZ. 2008-05-13T11:53:07.94 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.FAVR.SHZ. 2008-05-13T11:53:07.84 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.PLAC.HHZ. 2008-05-13T11:53:05.35 0.3 undecidable manual Pg 60 143.3454 1.033 45
IV.HAVL.BHN. 2008-05-13T11:53:03.63 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.SSY.BHZ. 2008-05-13T11:53:01.23 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.HMDC.BHN. 2008-05-13T11:53:01.07 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.CMPR.HHZ. 2008-05-13T11:53:00.36 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RAFF.HHE. 2008-05-13T11:53:00.00 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.AGST.EHN. 2008-05-13T11:53:00.57 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HAVL.BHN. 2008-05-13T11:52:59.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.JOPP.HHZ. 2008-05-13T11:52:59.70 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RESU.HHZ. 2008-05-13T11:52:58.77 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GIB.EHZ. 2008-05-13T11:52:57.04 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HMDC.BHN. 2008-05-13T11:52:57.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
I1.IACL.BHZ. 2008-05-13T11:52:57.52 0.1 undecidable manual Pg 325 98.124 0.171 88
IV.SOI.SHZ. 2008-05-13T11:52:56.63 0.6 undecidable manual Pg 72 95.9262 -0.381 42
IV.MPAZ.BHZ. 2008-05-13T11:52:56.35 0.3 undecidable manual Pg 80 88.7445 0.446 63
IV.IFIL.BHZ. 2008-05-13T11:52:56.71 0.3 undecidable manual Pg 336 91.5417 0.383 64
I1.HAGA.BHZ. 2008-05-13T11:52:56.70 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RAFF.HHE. 2008-05-13T11:52:56.54 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.CEL.HHZ. 2008-05-13T11:52:55.81 0.1 undecidable manual Pg 57 91.9413 -0.582 81
IV.ILLI.BHZ. 2008-05-13T11:52:54.29 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SCLL.SHZ. 2008-05-13T11:52:54.02 0.6 undecidable manual Pg 51 78.8655 -0.363 44
IV.SSY.BHZ. 2008-05-13T11:52:53.79 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.HVZN.BHZ. 2008-05-13T11:52:53.89 0.6 undecidable manual Pg 200 74.9694 0.112 47
IV.MTTG.HHZ. 2008-05-13T11:52:53.20 0.3 undecidable manual Pg 71 64.0914 1.097 51
IV.MSRU.BHZ. 2008-05-13T11:52:51.84 0.1 undecidable manual Pg 41 66.378 -0.62 83
IV.IVPL.BHZ. 2008-05-13T11:52:51.83 0.1 undecidable manual Pg 358 62.5929 -0.037 97
IV.FAEN.HHE. 2008-05-13T11:52:50.63 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MILZ.HHZ. 2008-05-13T11:52:50.12 0.1 undecidable manual Pg 21 54.501 -0.307 93
IV.GALF.HHZ. 2008-05-13T11:52:47.73 0.6 undecidable manual Pg 254 40.4262 0.122 50
IV.ESLN.BHZ. 2008-05-13T11:52:44.55 0.1 undecidable manual Sg 193 13.5753 0.309 100
IV.ESLN.BHZ. 2008-05-13T11:52:41.28 0.1 undecidable manual Pg 193 13.5753 -0.963 79
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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