Terremoto di magnitudo ML 3.6 del 20-02-2008 ore 21:14:24 (UTC) in zona: 7 km E Alimena (PA)

Un terremoto di magnitudo ML 3.6 è avvenuto nella zona: 7 km E Alimena (PA), il

  • 20-02-2008 21:14:24 (UTC)
  • 20-02-2008 22:14:24 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.6910, 14.1890 ad una profondità di 34 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Alimena PA 7 2032 2032
Bompietro PA 10 1401 3433
Villarosa EN 11 4937 8370
Blufi PA 12 1029 9399
Gangi PA 12 6811 16210
Calascibetta EN 13 4528 20738
Petralia Soprana PA 14 3360 24098
Resuttano CL 14 2038 26136
Petralia Sottana PA 15 2821 28957
Enna EN 16 28019 56976
Castellana Sicula PA 16 3411 60387
Sperlinga EN 17 805 61192
Santa Caterina Villarmosa CL 18 5388 66580
Leonforte EN 19 13439 80019
Geraci Siculo PA 19 1945 81964
Nicosia EN 20 13899 95863

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
25 Km a NE di Caltanissetta (63360 abitanti)
68 Km a NE di Agrigento (59770 abitanti)
70 Km a N di Gela (75827 abitanti)
74 Km a SE di Bagheria (55387 abitanti)
82 Km a W di Catania (314555 abitanti)
87 Km a W di Acireale (52622 abitanti)
87 Km a SE di Palermo (674435 abitanti)
88 Km a NW di Vittoria (63339 abitanti)
98 Km a NW di Ragusa (73313 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento

Le tre mappe mostrano i risultati dell'elaborazione denominata ShakeMap per la stima dei parametri di scuotimento del suolo sulla base dei dati registrati dai sismometri e dagli accelerometri e delle successive interpolazioni basate sulle conoscenze sismologiche. Le mappe di scuotimento - ShakeMap - sono calcolate solo a fini di ricerca e danno esclusivamente stime indicative dello scuotimento prodotto dal terremoto. Sono calcolate automaticamente dai dati strumentali registrati dalle stazioni sismiche ed aggiornate man mano che nuovi dati diventano disponibili. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://shakemap.ingv.it. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. I triangoli sono le stazioni accelerometriche e velocimetriche usate nel calcolo, colorate in base allo scuotimento registrato.

Mappa di scuotimento: intensità

Mappa di scuotimento: intensità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle intensità strumentali. L’intensità è ricavata attraverso una legge empirica che correla i valori registrati di effettivo scuotimento del suolo, per esempio in termini di accelerazione e velocità del suolo, con l’intensità macrosismica relativa ai terremoti italiani, come riportata nel DataBase Macrosismico Italiano (DBMI15, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.3).
Mappa di scuotimento: accelerazione

Mappa di scuotimento: accelerazione

In questa mappa è riportata la distribuzione delle accelerazioni di picco registrate, espresse in percentuale di g, l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s².
Mappa di scuotimento: velocità

Mappa di scuotimento: velocità

In questa mappa è riportata la distribuzione delle velocità di picco espresse in cm/s.
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 3.6 2008-02-20
21:14:24
37.691 14.189 34 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 675099
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2008-02-20 21:14:24 ± 0.14
Latitudine 37.6910 ± 0.0090
Longitudine 14.1890 ± 0.0170
Profondità (km) 34 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 675099

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1443
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 913
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 259
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1802.8
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 114
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 69
Numero di fasi 53
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.8
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 4.16836
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 61
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 45
Parametri della magnitudo

ML:3.6

Campo Valore
Valore 3.6
Incertezza 0.5
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 675099
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 12:48:14
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.FSSB.SHZ. 2008-02-20T21:15:58.88 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.NRCA.SHZ. 2008-02-20T21:15:46.02 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.PTCC.SHZ. 2008-02-20T21:15:38.43 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.TRIV.HHE. 2008-02-20T21:15:29.50 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.RGNG.SHZ. 2008-02-20T21:15:28.15 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.SDI.SHZ. 2008-02-20T21:15:27.13 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
MN.VSL.HHN. 2008-02-20T21:15:27.58 0.3 undecidable manual Pg 297 462.6924 0.616 15
IV.GIUL.BHZ. 2008-02-20T21:15:25.47 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.AMUR.HHZ. 2008-02-20T21:15:23.56 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.FG5.SHZ. 2008-02-20T21:15:23.26 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.LTRZ.EHZ. 2008-02-20T21:15:20.50 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.ACER.HHZ. 2008-02-20T21:15:18.81 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.CRAC.EHZ. 2008-02-20T21:15:16.87 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.PTRP.EHZ. 2008-02-20T21:15:16.78 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.MCRV.HHZ. 2008-02-20T21:15:15.22 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.ORI.EHZ. 2008-02-20T21:15:13.39 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.SGO.SHZ. 2008-02-20T21:15:11.53 0.3 undecidable manual Pg 16 332.6115 0.761 17
IV.MCEL.HHZ. 2008-02-20T21:15:10.19 0.3 undecidable manual Pg 25 323.6316 0.533 18
IV.SCHR.EHZ. 2008-02-20T21:15:10.60 0.3 undecidable manual Pg 30 322.4328 1.097 14
IV.CDRU.HHN. 2008-02-20T21:15:10.37 0.3 undecidable manual Pg 17 325.0302 0.539 18
IV.MTSN.HHZ. 2008-02-20T21:15:09.44 0.1 undecidable manual Pg 25 315.8505 0.743 23
IV.SIRI.HHZ. 2008-02-20T21:15:09.00 0.1 undecidable manual Pg 27 312.0543 0.787 22
IV.CMPR.HHZ. 2008-02-20T21:15:07.55 0.3 undecidable manual Pg 18 306.8595 -0.025 21
IV.MGR.BHZ. 2008-02-20T21:15:06.08 0.1 undecidable manual Pg 23 295.8816 -0.127 28
MN.CUC.HHZ. 2008-02-20T21:15:05.82 0.1 undecidable manual Pg 28 291.5859 0.15 30
MN.TIP.HHZ. 2008-02-20T21:15:04.76 0.3 undecidable manual Pg 53 277.7109 0.818 22
IV.SERS.HHE. 2008-02-20T21:15:03.37 0.3 undecidable manual Pg 55 263.6361 1.169 21
IV.CARO.HHN. 2008-02-20T21:15:00.10 0.1 undecidable manual Pg 45 247.2636 -0.056 47
IV.GRI.SHZ. 2008-02-20T21:14:58.44 0.3 undecidable manual Pg 56 231.2907 0.265 38
IV.PLAC.HHZ. 2008-02-20T21:14:57.41 0.3 undecidable manual Pg 66 213.7194 1.43 26
MN.WDD.HHZ. 2008-02-20T21:14:55.41 0.1 undecidable manual Pg 172 207.7365 0.169 60
IV.AGST.EHZ. 2008-02-20T21:14:54.64 0.3 undecidable manual Sg 117 103.3188 -0.338 65
IV.SSY.BHZ. 2008-02-20T21:14:54.32 0.6 undecidable manual Sg 127 97.8243 0.522 42
IV.HMDC.BHZ. 2008-02-20T21:14:53.90 0.3 undecidable manual Sg 147 96.6255 0.361 65
I1.HAGA.BHZ. 2008-02-20T21:14:52.65 0.6 undecidable manual Sg 118 96.2259 -0.799 38
IV.SOI.EHE. 2008-02-20T21:14:51.06 0.1 undecidable manual Pg 75 168.7089 0.682 65
IV.JOPP.HHZ. 2008-02-20T21:14:51.47 0.3 undecidable manual Pg 55 179.487 -0.256 52
IV.MPAZ.BHZ. 2008-02-20T21:14:50.21 0.1 undecidable manual Pg 79 161.9157 0.679 67
IV.ERC.SHZ. 2008-02-20T21:14:49.70 0.3 undecidable manual Pg 286 145.4433 2.216 19
MN.CEL.HHE. 2008-02-20T21:14:49.97 0.3 undecidable manual Pg 67 161.9157 0.436 54
IV.SCLL.SHZ. 2008-02-20T21:14:48.28 0.1 undecidable manual Pg 64 147.3414 0.555 75
IV.MTTG.SHZ. 2008-02-20T21:14:47.21 0.3 undecidable manual Pg 75 136.7631 0.803 52
IV.MSRU.BHZ. 2008-02-20T21:14:46.29 0.1 undecidable manual Pg 61 131.6682 0.514 79
IV.USI.SHZ. 2008-02-20T21:14:46.66 0.1 undecidable manual Pg 322 143.1456 -0.539 76
IV.MSI.SHZ. 2008-02-20T21:14:46.64 0.3 undecidable manual Pg 64 132.3675 0.79 53
IV.RAFF.HHZ. 2008-02-20T21:14:45.57 0.3 undecidable manual Sg 164 54.1014 2.295 21
IV.HAVL.BHZ. 2008-02-20T21:14:43.16 0.1 negative manual Pg 134 115.4955 -0.607 79
IV.MILZ.BHZ. 2008-02-20T21:14:43.13 0.1 undecidable manual Pg 54 111.5994 -0.138 88
IV.ILLI.BHZ. 2008-02-20T21:14:42.58 0.1 undecidable manual Pg 38 106.8153 -0.099 90
IV.IFIL.BHZ. 2008-02-20T21:14:41.21 0.1 undecidable manual Pg 19 102.3198 -0.905 70
IV.IVPL.BHZ. 2008-02-20T21:14:41.80 0.1 undecidable manual Pg 42 102.7194 -0.376 86
IV.AGST.EHZ. 2008-02-20T21:14:41.26 0.1 negative manual Pg 117 103.3188 -0.982 69
IV.MMME.BHZ. 2008-02-20T21:14:41.37 0.1 positive manual Pg 73 97.125 -0.11 92
I1.IACL.BHZ. 2008-02-20T21:14:40.23 0.1 undecidable manual Pg 9 94.5387 -0.924 71
I1.HAGA.BHZ. 2008-02-20T21:14:40.25 0.1 undecidable manual Pg 118 96.2259 -1.105 66
IV.HMDC.BHZ. 2008-02-20T21:14:40.65 0.1 negative manual Pg 147 96.6255 -0.759 77
IV.CORL.HHZ. 2008-02-20T21:14:40.23 0.1 undecidable manual Pg 286 80.8635 0.943 71
IV.SSY.BHZ. 2008-02-20T21:14:40.78 0.1 negative manual Pg 127 97.8243 -0.776 76
IV.GIB.EHZ. 2008-02-20T21:14:39.44 0.3 undecidable manual Sg 337 36.1416 0.186 76
IV.GALF.HHZ. 2008-02-20T21:14:38.64 0.6 undecidable manual Sg 86 33.1446 -0.008 53
IV.ESLN.BHZ. 2008-02-20T21:14:38.15 0.1 undecidable manual Pg 90 68.8755 0.59 86
IV.CSLB.SHZ. 2008-02-20T21:14:37.50 0.3 undecidable manual Sg 337 29.6481 -0.471 72
IV.HVZN.BHZ. 2008-02-20T21:14:37.60 0.1 negative manual Pg 141 73.371 -0.594 86
IV.RAFF.HHZ. 2008-02-20T21:14:35.71 0.1 undecidable manual Pg 164 54.1014 0.229 96
IV.ECNV.BHZ. 2008-02-20T21:14:35.30 0.3 undecidable manual Pg 103 47.1195 0.751 63
IV.GALF.HHZ. 2008-02-20T21:14:32.48 0.1 positive manual Pg 86 33.1446 -0.334 99
IV.GIB.EHZ. 2008-02-20T21:14:32.90 0.1 undecidable manual Pg 337 36.1416 -0.26 100
IV.CSLB.SHZ. 2008-02-20T21:14:31.89 0.1 undecidable manual Pg 337 29.6481 -0.529 95
IV.TERO.HHN. 2008-02-20T21:14:26.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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