Terremoto di magnitudo Md 3.0 del 02-04-1988 ore 01:43:22 (Italia) in zona: 3 km E Santa Venerina (CT)

Un terremoto di magnitudo Md 3.0 è avvenuto nella zona: 3 km E Santa Venerina (CT), il

  • 01-04-1988 23:43:22 (UTC)
  • 02-04-1988 01:43:22 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.6920, 15.1730 ad una profondità di 5 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Santa Venerina CT 3 8592 8592
Giarre CT 5 27659 36251
Riposto CT 5 14838 51089
Milo CT 6 1087 52176
Zafferana Etnea CT 6 9517 61693
Sant'Alfio CT 6 1582 63275
Mascali CT 8 14282 77557
Acireale CT 9 52622 130179
Aci Catena CT 10 29851 160030
Aci Sant'Antonio CT 10 17984 178014
Viagrande CT 11 8563 186577
Trecastagni CT 12 10910 197487
Aci Bonaccorsi CT 12 3524 201011
Fiumefreddo di Sicilia CT 12 9623 210634
Pedara CT 13 14102 224736
Piedimonte Etneo CT 13 3963 228699
Valverde CT 13 7840 236539
San Giovanni la Punta CT 14 23060 259599
San Gregorio di Catania CT 15 11966 271565
Aci Castello CT 15 18723 290288
Nicolosi CT 15 7463 297751
Calatabiano CT 16 5308 303059
Tremestieri Etneo CT 16 20589 323648
Mascalucia CT 17 31958 355606
Sant'Agata li Battiati CT 17 9479 365085
Linguaglossa CT 17 5403 370488
Gravina di Catania CT 17 25838 396326
San Pietro Clarenza CT 19 7743 404069
Giardini-Naxos ME 19 9415 413484
Gaggi ME 19 3184 416668

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
9 Km a N di Acireale (52622 abitanti)
22 Km a NE di Catania (314555 abitanti)
62 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
65 Km a SW di Messina (238439 abitanti)
71 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
94 Km a NE di Ragusa (73313 abitanti)
99 Km a NE di Modica (54633 abitanti)
100 Km a NE di Vittoria (63339 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.0
ML-VAX 2.8
1988-04-01
23:43:22
37.692 15.173 5 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 65519
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-04-01 23:43:22 ± 0.173
Latitudine 37.6920 ± 0.0124
Longitudine 15.1730 ± 0.0165
Profondità (km) 5 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 65519

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2002.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 134
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 22
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00397
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.02776
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 15
Parametri delle magnitudo

Md:3.0

Campo Valore
Valore 3.0
Incertezza
Num. stazioni usate 9
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 65519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 18:02:06

ML:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 65519
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.MMN.Z. 1988-04-01T23:44:30.40 10.0 undecidable manual SN 15 2.2866 1.52 0
--.BSS.Z. 1988-04-01T23:44:12.52 10.0 undecidable manual PN 354 3.0858 0.59 0.7
--.MGR.Z. 1988-04-01T23:44:02.31 10.0 undecidable manual PN 6 2.4531 -0.98 0.4
--.MMN.Z. 1988-04-01T23:44:01.20 10.0 undecidable manual PN 15 2.2866 0.31 1
--.ERC.Z. 1988-04-01T23:44:01.00 10.0 undecidable manual PN! 280 2.0646 3.12 0
--.TDS.Z. 1988-04-01T23:43:59.43 10.0 undecidable manual PN 24 2.1534 0.2 1.1
--.GIB.Z. 1988-04-01T23:43:56.91 10.0 undecidable manual SG 288 0.9435 0.82 0.3
--.SOI.Z. 1988-04-01T23:43:52.30 10.0 undecidable manual SG 60 0.7881 1.31 0.1
--.GRI.Z. 1988-04-01T23:43:51.13 10.0 negative manual PN 40 1.4874 1.13 0.8
--.FAI.Z. 1988-04-01T23:43:47.50 10.0 undecidable manual PN 250 1.2543 0.66 1
--.PZI.Z. 1988-04-01T23:43:47.78 10.0 undecidable manual SG 195 0.6549 1.05 0.2
--.MEU.Z. 1988-04-01T23:43:45.79 10.0 undecidable manual SG 204 0.6327 -0.31 0.6
--.MSI.Z. 1988-04-01T23:43:44.30 10.0 undecidable manual SG 30 0.5883 -0.27 0.6
--.GIB.Z. 1988-04-01T23:43:42.35 10.0 negative manual PG 288 0.9435 0.4 2.8
--.MNO.Z. 1988-04-01T23:43:40.10 10.0 undecidable manual SG 302 0.444 0.12 0.6
--.SOI.Z. 1988-04-01T23:43:38.46 10.0 positive manual PG 60 0.7881 -0.55 2.4
--.GMB.Z. 1988-04-01T23:43:37.10 10.0 undecidable manual PG 46 0.6993 -0.23 1.6
--.PZI.Z. 1988-04-01T23:43:36.47 10.0 negative manual PG 195 0.6549 -0.09 3.2
--.MEU.Z. 1988-04-01T23:43:35.47 10.0 undecidable manual PG 204 0.6327 -0.72 1
--.MSI.Z. 1988-04-01T23:43:34.56 10.0 undecidable manual PG 30 0.5883 -0.74 0.9
--.ATN.Z. 1988-04-01T23:43:33.11 10.0 undecidable manual PG 25 0.5106 -0.81 0.8
--.MNO.Z. 1988-04-01T23:43:31.75 10.0 negative manual PG 302 0.444 -0.85 1.6
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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