Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 23-01-1988 ore 03:44:06 (Italia) in zona: 3 km SE Gildone (CB)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km SE Gildone (CB), il

  • 23-01-1988 02:44:06 (UTC)
  • 23-01-1988 03:44:06 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4880, 14.7600 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Gildone CB 3 809 809
Cercemaggiore CB 4 3777 4586
Jelsi CB 5 1781 6367
Riccia CB 6 5262 11629
Campodipietra CB 8 2570 14199
Mirabello Sannitico CB 8 2180 16379
Cercepiccola CB 8 681 17060
Ferrazzano CB 9 3344 20404
Toro CB 10 1391 21795
Castelpagano BN 10 1483 23278
San Giuliano del Sannio CB 11 1029 24307
Santa Croce del Sannio BN 11 927 25234
San Giovanni in Galdo CB 11 580 25814
Campobasso CB 12 49431 75245
Gambatesa CB 13 1464 76709
Pietracatella CB 14 1375 78084
Monacilioni CB 14 523 78607
Vinchiaturo CB 14 3324 81931
Matrice CB 15 1115 83046
Sepino CB 15 1964 85010
Sassinoro BN 15 618 85628
Colle Sannita BN 15 2431 88059
Circello BN 15 2388 90447
Tufara CB 16 925 91372
Ripalimosani CB 16 3114 94486
Castelvetere in Val Fortore BN 16 1240 95726
Campolieto CB 17 839 96565
Baranello CB 17 2673 99238
Macchia Valfortore CB 17 576 99814
Sant'Elia a Pianisi CB 18 1818 101632
Busso CB 18 1273 102905
Morcone BN 18 4932 107837
Oratino CB 18 1641 109478
Guardiaregia CB 19 801 110279
Montagano CB 19 1086 111365

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
40 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
56 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
58 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
64 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
65 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
68 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
73 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
74 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
76 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
78 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
81 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
81 Km a NE di Portici (55274 abitanti)
83 Km a NE di Ercolano (53709 abitanti)
84 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
85 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
85 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
88 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
90 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
91 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
91 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
98 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
99 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
100 Km a N di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 2.1
1988-01-23
02:44:06
41.488 14.76 10 2013-07-15
08:41:04
Bollettino Sismico Italiano INGV 61539
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1988-01-23 02:44:06 ± 0.163
Latitudine 41.4880 ± 0.0125
Longitudine 14.7600 ± 0.0137
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 61539

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1802.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 96
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.5
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00251
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01328
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 61539
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:58:36

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 61539
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.CDM.Z. 1988-01-23T02:44:46.00 10.0 undecidable manual SN 109 1.1988 0.2 0.5
--.SGO.Z. 1988-01-23T02:44:42.00 10.0 undecidable manual SG 155 1.0101 0.88 0.2
--.MS1.Z. 1988-01-23T02:44:39.00 10.0 undecidable manual SG 75 0.9102 1.28 0.1
--.SDI.Z. 1988-01-23T02:44:34.00 10.0 undecidable manual SG 287 0.7326 1.62 0.1
--.MGR.Z. 1988-01-23T02:44:32.26 10.0 undecidable manual PN 155 1.4763 -0.68 0.6
--.MT9.Z. 1988-01-23T02:44:31.60 10.0 undecidable manual PN 169 1.2654 1.48 0.1
--.CDM.Z. 1988-01-23T02:44:29.00 10.0 undecidable manual PN 109 1.1988 -0.23 1.1
--.TR9.Z. 1988-01-23T02:44:27.40 10.0 undecidable manual SG 140 0.555 0.74 0.3
--.SGO.Z. 1988-01-23T02:44:26.50 10.0 undecidable manual PG 155 1.0101 -0.03 1.3
--.MS1.Z. 1988-01-23T02:44:25.00 10.0 undecidable manual PG 75 0.9102 0.43 1.1
--.SOR.Z. 1988-01-23T02:44:24.70 10.0 undecidable manual PG 199 0.9546 -0.8 0.7
--.FG2.Z. 1988-01-23T02:44:22.25 10.0 undecidable manual SG 42 0.4329 -0.26 0.6
--.SDI.Z. 1988-01-23T02:44:21.80 10.0 negative manual PG 287 0.7326 0.31 2.8
--.OVO.Z. 1988-01-23T02:44:20.90 10.0 undecidable manual PG 202 0.7104 -0.06 1.5
--.MSC.Z. 1988-01-23T02:44:20.40 10.0 undecidable manual PG 243 0.6549 0.43 1.3
--.SGG.Z. 1988-01-23T02:44:18.00 10.0 undecidable manual SG 250 0.2997 -0.24 0.6
--.TR9.Z. 1988-01-23T02:44:17.50 10.0 undecidable manual PG 140 0.555 -0.68 0.9
--.DUI.Z. 1988-01-23T02:44:17.80 10.0 undecidable manual SG 306 0.2775 0.19 0.6
--.FG2.Z. 1988-01-23T02:44:15.19 10.0 negative manual PG 42 0.4329 -0.6 2.1
--.SGG.Z. 1988-01-23T02:44:12.50 10.0 negative manual PG 250 0.2997 -0.82 1.5
--.DUI.Z. 1988-01-23T02:44:12.80 10.0 negative manual PG 306 0.2775 -0.16 3
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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