Terremoto di magnitudo Md 2.8 del 12-12-1987 ore 23:03:47 (Italia) in zona: 3 km W Valdastico (VI)

Un terremoto di magnitudo Md 2.8 è avvenuto nella zona: 3 km W Valdastico (VI), il

  • 12-12-1987 22:03:47 (UTC)
  • 12-12-1987 23:03:47 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.8850, 11.3310 ad una profondità di 2 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Valdastico VI 3 1297 1297
Tonezza del Cimone VI 3 521 1818
Pedemonte VI 3 774 2592
Luserna TN 4 276 2868
Lastebasse VI 6 208 3076
Rotzo VI 6 666 3742
Lavarone TN 8 1138 4880
Laghi VI 8 133 5013
Arsiero VI 9 3192 8205
Velo d'Astico VI 11 2403 10608
Roana VI 12 4321 14929
Posina VI 12 566 15495
Cogollo del Cengio VI 13 3254 18749
Folgaria TN 13 3191 21940
Caldonazzo TN 13 3631 25571
Terragnolo TN 14 716 26287
Asiago VI 14 6426 32713
Levico Terme TN 14 7915 40628
Calceranica al Lago TN 15 1387 42015
Tenna TN 15 993 43008
Novaledo TN 16 1076 44084
Piovene Rocchette VI 16 8346 52430
Caltrano VI 16 2552 54982
Valli del Pasubio VI 17 3242 58224
Altopiano della Vigolana TN 17 4942 63166
Santorso VI 17 5769 68935
Gallio VI 17 2396 71331
Chiuppano VI 17 2598 73929
Vignola-Falesina TN 18 162 74091
Carrè VI 18 3667 77758
Besenello TN 19 2654 80412
Torrebelvicino VI 19 5917 86329
Calliano TN 19 1807 88136
Schio VI 19 39355 127491
Calvene VI 19 1314 128805
Roncegno Terme TN 20 2879 131684
Trambileno TN 20 1452 133136
Vallarsa TN 20 1395 134531

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
26 Km a SE di Trento (117317 abitanti)
41 Km a NW di Vicenza (112953 abitanti)
56 Km a NE di Verona (258765 abitanti)
68 Km a NW di Padova (210401 abitanti)
68 Km a S di Bolzano (106441 abitanti)
75 Km a W di Treviso (83731 abitanti)
93 Km a NW di Venezia (263352 abitanti)
94 Km a E di Brescia (196480 abitanti)
97 Km a NW di Rovigo (51867 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.8
ML-VAX 1.8
1987-12-12
22:03:47
45.885 11.331 2 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 59579
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-12-12 22:03:47 ± 0.568
Latitudine 45.8850 ± 0.0436
Longitudine 11.3310 ± 0.0242
Profondità (km) 2 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 59579

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 5200.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 170
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.4
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00243
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.01530
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri delle magnitudo

Md:2.8

Campo Valore
Valore 2.8
Incertezza
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 59579
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:56:55

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 59579
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2015-04-28 13:07:13
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.TRI.Z. 1987-12-12T22:04:41.00 10.0 undecidable manual SN 95 1.6983 -0.01 0.5
--.FVI.Z. 1987-12-12T22:04:30.00 10.0 undecidable manual SN 54 1.221 0.34 0.5
--.MDI.Z. 1987-12-12T22:04:28.00 10.0 undecidable manual SN 265 1.1322 0.56 0.4
--.TRI.Z. 1987-12-12T22:04:18.50 10.0 undecidable manual PN 95 1.6983 0.01 1.3
--.RBL.Z. 1987-12-12T22:04:17.67 10.0 undecidable manual PN 69 1.6317 0 2.7
--.FVI.Z. 1987-12-12T22:04:11.17 10.0 undecidable manual PN 54 1.221 -0.77 0.7
--.MDI.Z. 1987-12-12T22:04:10.81 10.0 undecidable manual PN 265 1.1322 0.16 1.6
--.CTI.Z. 1987-12-12T22:03:59.39 10.0 undecidable manual SG 53 0.2664 1.07 0.2
--.CTI.Z. 1987-12-12T22:03:53.00 10.0 positive manual PG 53 0.2664 -0.84 1.1
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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