Terremoto di magnitudo ML 2.9 del 09-02-2006 ore 06:55:48 (Italia) in zona: 4 km NW Sant'Anatolia di Narco (PG)

Un terremoto di magnitudo ML 2.9 è avvenuto nella zona: 4 km NW Sant'Anatolia di Narco (PG), il

  • 09-02-2006 05:55:48 (UTC)
  • 09-02-2006 06:55:48 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.7560, 12.7970 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Anatolia di Narco PG 4 564 564
Spoleto PG 5 38218 38782
Scheggino PG 6 461 39243
Vallo di Nera PG 6 364 39607
Campello sul Clitunno PG 7 2442 42049
Cerreto di Spoleto PG 12 1075 43124
Poggiodomo PG 12 117 43241
Castel Ritaldi PG 13 3278 46519
Trevi PG 14 8469 54988
Ferentillo TR 15 1913 56901
Monteleone di Spoleto PG 17 599 57500
Montefranco TR 18 1276 58776
Cascia PG 18 3217 61993
Sellano PG 18 1079 63072
Arrone TR 19 2763 65835
Polino TR 19 233 66068
Montefalco PG 19 5679 71747
Giano dell'Umbria PG 20 3846 75593

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
24 Km a SE di Foligno (57155 abitanti)
25 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
51 Km a SE di Perugia (166134 abitanti)
67 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
68 Km a NE di Viterbo (67173 abitanti)
75 Km a W di Teramo (54892 abitanti)
84 Km a N di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
88 Km a N di Tivoli (56533 abitanti)
99 Km a N di Roma (2864731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9
ML 2.9
2006-02-09
05:55:48
42.756 12.797 8 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 552759
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2006-02-09 05:55:48 ± 0.21
Latitudine 42.7560 ± 0.0063
Longitudine 12.7970 ± 0.0122
Profondità (km) 8 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 552759

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 901
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 521
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 113
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1220.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 55
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 61
Numero di fasi 34
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.65
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.31211
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 48
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 26
Parametri delle magnitudo

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 552759
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:38:39

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 552759
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:38:39
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.ESLN.BHN. 2006-02-09T05:57:30.40 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
CH.FUORN.HHN. 2006-02-09T05:56:49.02 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.RNI2.HHN. 2006-02-09T05:56:45.68 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.RGNG.SHZ. 2006-02-09T05:56:31.52 10.0 undecidable manual Pn 0 0 0
IV.SGG.BHN. 2006-02-09T05:56:31.37 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.ZCCA.SHZ. 2006-02-09T05:56:31.26 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MAON.HHE. 2006-02-09T05:56:29.23 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.LAV9.SHZ. 2006-02-09T05:56:28.28 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RFI.SHZ. 2006-02-09T05:56:25.60 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GUAR.EHE. 2006-02-09T05:56:25.26 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.FNVD.HHZ. 2006-02-09T05:56:24.30 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.AOI.BHE. 2006-02-09T05:56:23.55 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SGG.BHN. 2006-02-09T05:56:23.82 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.ROM9.HHE. 2006-02-09T05:56:22.97 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SEI.SHZ. 2006-02-09T05:56:21.89 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MIDA.HHZ. 2006-02-09T05:56:20.82 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.CII.SHZ. 2006-02-09T05:56:19.54 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SFI.EHZ. 2006-02-09T05:56:18.34 10.0 undecidable manual Sg 0 0 0
IV.MIDA.HHZ. 2006-02-09T05:56:17.34 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.VMG.SHZ. 2006-02-09T05:56:17.47 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CERT.HHZ. 2006-02-09T05:56:16.64 0.1 undecidable manual Sg 170 90.7425 0.774 37
IV.GUAR.EHE. 2006-02-09T05:56:15.94 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.MTCE.BHZ. 2006-02-09T05:56:14.07 0.1 undecidable manual Sg 183 81.4518 0.697 39
IV.GIUL.BHN. 2006-02-09T05:56:14.11 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SFI.EHZ. 2006-02-09T05:56:13.68 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RSM.SHZ. 2006-02-09T05:56:13.31 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.CING.HHN. 2006-02-09T05:56:12.92 0.1 undecidable manual Sg 25 75.9684 1.001 35
IV.CSNT.SHZ. 2006-02-09T05:56:12.83 0.1 undecidable manual Pg 304 145.6431 0.118 80
IV.VVLD.EHZ. 2006-02-09T05:56:11.02 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.TERO.HHZ. 2006-02-09T05:56:10.05 0.3 undecidable manual Sg 102 67.4769 0.406 33
IV.MA9.SHZ. 2006-02-09T05:56:10.22 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.RDP.BHZ. 2006-02-09T05:56:09.27 0.1 undecidable manual Pg 183 110.8002 1.924 37
IV.CRE.SHZ. 2006-02-09T05:56:09.14 0.1 undecidable manual Pg 325 117.5934 0.746 71
IV.FIAM.HHN. 2006-02-09T05:56:08.07 0.3 undecidable manual Sg 154 60.0954 0.385 34
IV.INTR.HHN. 2006-02-09T05:56:08.05 0.1 undecidable manual Pg 132 122.6883 -1.124 59
IV.ARCI.HHE. 2006-02-09T05:56:07.12 0.1 undecidable manual Pg 276 108.114 0.201 85
IV.CAMP.EHE. 2006-02-09T05:56:06.72 0.1 undecidable manual Sg 116 55.5999 0.24 47
IV.BADI.EHZ. 2006-02-09T05:56:06.44 0.1 undecidable manual Pg 332 94.8384 1.559 49
IV.FSSB.SHZ. 2006-02-09T05:56:06.39 0.1 undecidable manual Pg 359 104.0181 0.099 88
IV.TOLF.HHZ. 2006-02-09T05:56:05.81 0.1 undecidable manual Pg 221 100.7214 0.025 90
IV.PTQR.SHZ. 2006-02-09T05:56:05.08 0.1 undecidable manual Pg 149 95.238 0.135 89
IV.PIEI.BHN. 2006-02-09T05:56:03.85 0.1 undecidable manual Pg 346 89.0442 -0.143 90
IV.FAGN.EHZ. 2006-02-09T05:56:03.62 0.1 undecidable manual Pg 130 84.249 0.371 86
IV.CERT.HHZ. 2006-02-09T05:56:03.78 0.1 undecidable manual Pg 170 90.7425 -0.473 83
IV.MNS.BHN. 2006-02-09T05:56:02.74 0.3 undecidable manual Sg 193 42.1245 -0.148 37
IV.ARV.SHZ. 2006-02-09T05:56:02.97 0.1 undecidable manual Pg 8 83.1501 -0.106 91
IV.MTCE.BHZ. 2006-02-09T05:56:02.39 0.1 undecidable manual Pg 183 81.4518 -0.423 86
IV.ARVD.EHZ. 2006-02-09T05:56:02.88 0.1 undecidable manual Pg 8 83.1501 -0.203 90
IV.CING.HHN. 2006-02-09T05:56:01.80 0.1 undecidable manual Pg 25 75.9684 -0.173 91
IV.SACS.HHZ. 2006-02-09T05:56:01.08 0.1 undecidable manual Pg 278 72.9714 -0.424 87
IV.AQU.SHZ. 2006-02-09T05:56:00.45 0.1 undecidable manual Pg 132 66.5778 -0.076 95
IV.TERO.HHZ. 2006-02-09T05:56:00.25 0.1 undecidable manual Pg 102 67.4769 -0.41 88
IV.FIAM.HHN. 2006-02-09T05:55:59.15 0.1 undecidable manual Pg 154 60.0954 -0.379 90
IV.MURB.HHZ. 2006-02-09T05:55:59.25 0.1 undecidable manual Pg 339 60.495 -0.33 91
IV.SNTG.SHZ. 2006-02-09T05:55:58.40 0.1 undecidable manual Pg 12 56.5989 -0.588 85
IV.LNSS.BHN. 2006-02-09T05:55:58.22 0.1 undecidable manual Sg 130 26.1516 0.404 48
IV.CAMP.EHE. 2006-02-09T05:55:58.58 0.1 positive manual Pg 116 55.5999 -0.253 93
IV.MNS.BHN. 2006-02-09T05:55:56.25 0.1 undecidable manual Pg 193 42.1245 -0.51 90
IV.LNSS.BHN. 2006-02-09T05:55:54.06 0.1 undecidable manual Pg 130 26.1516 0.229 99
IV.NRCA.SHZ. 2006-02-09T05:55:54.22 0.1 positive manual Pg 71 27.2505 0.17 100
IV.ESLN.BHN. 2006-02-09T05:55:51.81 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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