Terremoto di magnitudo ML 3.2 del 12-09-2005 ore 21:34:26 (UTC) in zona: 4 km SW Calestano (PR)

Un terremoto di magnitudo ML 3.2 è avvenuto nella zona: 4 km SW Calestano (PR), il

  • 12-09-2005 21:34:26 (UTC)
  • 12-09-2005 23:34:26 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.5680, 10.0990 ad una profondità di 25 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Calestano PR 4 2100 2100
Terenzo PR 5 1196 3296
Tizzano Val Parma PR 10 2077 5373
Corniglio PR 10 1936 7309
Berceto PR 11 2109 9418
Solignano PR 11 1773 11191
Fornovo di Taro PR 14 6100 17291
Langhirano PR 14 10315 27606
Varano de' Melegari PR 15 2676 30282
Palanzano PR 16 1142 31424
Valmozzola PR 17 539 31963
Monchio delle Corti PR 17 933 32896
Neviano degli Arduini PR 18 3649 36545
Felino PR 18 8790 45335
Lesignano de' Bagni PR 18 5028 50363
Sala Baganza PR 20 5561 55924

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a SW di Parma (192836 abitanti)
45 Km a W di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
55 Km a N di Carrara (63133 abitanti)
56 Km a NE di La Spezia (93959 abitanti)
59 Km a N di Massa (69479 abitanti)
63 Km a SE di Piacenza (102191 abitanti)
63 Km a S di Cremona (71901 abitanti)
66 Km a W di Modena (184973 abitanti)
67 Km a W di Carpi (70699 abitanti)
79 Km a N di Viareggio (62467 abitanti)
87 Km a NW di Lucca (89046 abitanti)
94 Km a E di Genova (586655 abitanti)
96 Km a NW di Pistoia (90315 abitanti)
98 Km a N di Pisa (89158 abitanti)
99 Km a W di Bologna (386663 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 3.3
ML 3.2
2005-09-12
21:34:26
44.568 10.099 25 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 533499
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2005-09-12 21:34:26 ± 0.21
Latitudine 44.5680 ± 0.0144
Longitudine 10.0990 ± 0.0202
Profondità (km) 25 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 533499

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1614
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1556
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 136
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2262.7
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 82
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 24
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.6
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 2.63411
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 20
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 19
Parametri delle magnitudo

ML:3.2

Campo Valore
Valore 3.2
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 533499
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:18:54

Md:3.3

Campo Valore
Valore 3.3
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 533499
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:18:54
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.IMI.SHZ. 2005-09-12T21:35:19.79 0.1 undecidable manual Sg 248 189.8655 0.084 33
.SEST.EHE. 2005-09-12T21:35:08.54 0.1 undecidable manual Pg 33 292.3851 -0.346 28
MN.TRI.HHE. 2005-09-12T21:35:08.39 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
.MAON.HHE. 2005-09-12T21:35:03.46 0.1 undecidable manual Pg 160 251.4594 -0.368 41
.ARCI.HHN. 2005-09-12T21:35:00.19 0.3 undecidable manual Pg 149 220.113 0.244 40
IV.FNVD.HHN. 2005-09-12T21:34:56.51 0.3 undecidable manual Sg 118 92.5407 0.504 30
IV.IMI.SHZ. 2005-09-12T21:34:56.02 0.1 undecidable manual Pg 248 189.8655 -0.182 63
.GRFL.SHZ. 2005-09-12T21:34:54.46 0.1 undecidable manual Pg 156 172.494 0.398 68
.SFI.SHZ. 2005-09-12T21:34:53.23 0.1 undecidable manual Pg 117 157.2204 1.056 56
.CSNT.SHZ. 2005-09-12T21:34:51.64 0.1 undecidable manual Pg 142 154.2345 -0.16 77
.PGD.SHZ. 2005-09-12T21:34:51.55 0.1 undecidable manual Pg 120 150.1386 0.25 77
IV.PZZT.HHN. 2005-09-12T21:34:50.94 0.3 undecidable manual Sg 128 77.5668 -0.697 30
IV.BDI.HHE. 2005-09-12T21:34:48.30 0.3 undecidable manual Sg 145 68.6757 -0.777 30
.GROG.HHZ. 2005-09-12T21:34:47.52 0.1 negative manual Pg 187 127.7721 -1.002 61
.SAL.SHZ. 2005-09-12T21:34:46.13 0.1 undecidable manual Pg 16 120.0909 -1.285 54
.PII.SHZ. 2005-09-12T21:34:44.04 0.1 undecidable manual Pg 160 99.8223 -0.042 90
MN.VLC.HHN. 2005-09-12T21:34:43.80 0.3 undecidable manual Sg 153 50.8158 -0.23 36
IV.FNVD.HHN. 2005-09-12T21:34:42.82 0.1 undecidable manual Pg 118 92.5407 -0.07 91
.ZCCA.SHZ. 2005-09-12T21:34:40.62 0.1 undecidable manual Pg 109 73.5708 0.827 74
IV.PZZT.HHN. 2005-09-12T21:34:40.26 0.3 undecidable manual Pg 128 77.5668 -0.178 69
IV.BDI.HHE. 2005-09-12T21:34:38.88 0.1 undecidable manual Pg 145 68.6757 -0.114 94
.BOB.SHZ. 2005-09-12T21:34:37.80 0.1 undecidable manual Pg 294 55.8996 0.831 81
MN.VLC.HHN. 2005-09-12T21:34:36.26 0.1 undecidable manual Pg 153 50.8158 0.096 97
.GSCL.SHZ. 2005-09-12T21:34:35.25 0.1 undecidable manual Pg 122 45.621 -0.122 99
IV.ERBM.SHZ. 2005-09-12T21:34:33.20 0.1 negative manual Pg 123 29.8479 0.131 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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