Terremoto di magnitudo ML 2.9 del 27-08-2005 ore 14:01:09 (UTC) in zona: Costa Siciliana nord orientale (Messina)

Un terremoto di magnitudo ML 2.9 è avvenuto nella zona: Costa Siciliana nord orientale (Messina), il

  • 27-08-2005 14:01:09 (UTC)
  • 27-08-2005 16:01:09 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.2890, 15.2750 ad una profondità di 107 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Milazzo ME 8 31646 31646
Venetico ME 11 3911 35557
Spadafora ME 11 5021 40578
Pace del Mela ME 12 6239 46817
Torregrotta ME 13 7431 54248
San Filippo del Mela ME 13 7115 61363
Condrò ME 13 493 61856
Valdina ME 14 1355 63211
Merì ME 14 2338 65549
Gualtieri Sicaminò ME 14 1807 67356
Roccavaldina ME 15 1133 68489
Villafranca Tirrena ME 15 8584 77073
San Pier Niceto ME 16 2837 79910
Barcellona Pozzo di Gotto ME 16 41583 121493
Santa Lucia del Mela ME 17 4650 126143
Monforte San Giorgio ME 17 2777 128920
Saponara ME 17 3988 132908
Rometta ME 18 6650 139558
Terme Vigliatore ME 19 7395 146953

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
27 Km a W di Messina (238439 abitanti)
38 Km a NW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
76 Km a N di Acireale (52622 abitanti)
89 Km a N di Catania (314555 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.7
ML 2.9
2005-08-27
14:01:09
38.289 15.275 107 2014-10-21
12:27:13
Bollettino Sismico Italiano INGV 531659
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2005-08-27 14:01:09 ± 0.24
Latitudine 38.2890 ± 0.0162
Longitudine 15.2750 ± 0.0172
Profondità (km) 107 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-SISPICK
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 531659

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1763
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 557
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 360
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2343.1
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 103
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 19
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.45
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 1.75458
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

ML:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 531659
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:17:01

Md:2.7

Campo Valore
Valore 2.7
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 531659
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-05 10:17:01
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
IV.BADI.EHZ. 2005-08-27T14:02:12.06 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
MN.CUC.HHZ. 2005-08-27T14:02:03.01 0.1 undecidable manual Sg 14 194.7606 -1 25
MN.TIP.HHZ. 2005-08-27T14:01:57.09 0.1 undecidable manual Sg 52 162.0156 -0.381 36
IV.LCI.SHZ. 2005-08-27T14:01:53.83 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.GRI.EHZ. 2005-08-27T14:01:48.50 0.3 undecidable manual Sg 59 115.5954 -0.326 31
IV.STR5.EHN. 2005-08-27T14:01:44.64 10.0 undecidable manual Pg 0 0 0
IV.SOI.EHZ. 2005-08-27T14:01:41.80 0.1 undecidable manual Sg 109 72.0723 -0.155 46
MN.CUC.HHZ. 2005-08-27T14:01:39.97 0.1 undecidable manual Pg 14 194.7606 -0.058 65
MN.CEL.HHZ. 2005-08-27T14:01:39.58 0.1 undecidable manual Sg 93 54.0015 -0.152 48
IV.IVPL.BHZ. 2005-08-27T14:01:37.43 0.1 undecidable manual Sg 291 27.4503 0.006 50
MN.TIP.HHZ. 2005-08-27T14:01:36.55 0.1 undecidable manual Pg 52 162.0156 0.199 73
IV.MSRU.BHZ. 2005-08-27T14:01:36.59 0.1 undecidable manual Sg 98 20.5683 -0.464 48
IV.SSY.BHN. 2005-08-27T14:01:31.64 0.1 negative manual Pg 188 126.6732 -0.962 58
IV.GRI.EHZ. 2005-08-27T14:01:31.71 0.1 undecidable manual Pg 59 115.5954 0.215 83
IV.SOI.EHZ. 2005-08-27T14:01:27.94 0.1 negative manual Pg 109 72.0723 0.306 89
MN.CEL.HHZ. 2005-08-27T14:01:26.44 0.1 undecidable manual Pg 93 54.0015 0.056 97
IV.MTTG.SHZ. 2005-08-27T14:01:26.53 0.1 undecidable manual Pg 130 48.8178 0.457 90
IV.SLNA.SHZ. 2005-08-27T14:01:26.24 0.1 undecidable manual Pg 309 49.0176 0.15 95
IV.SCLL.SHZ. 2005-08-27T14:01:25.68 0.1 undecidable manual Pg 95 38.4282 0.142 98
I1.MMME.BHZ. 2005-08-27T14:01:25.97 0.1 undecidable manual Pg 183 39.2274 0.393 93
IV.MSRU.BHZ. 2005-08-27T14:01:24.72 0.1 positive manual Pg 98 20.5683 -0.163 100
IV.IVPL.BHZ. 2005-08-27T14:01:24.94 0.1 positive manual Pg 291 27.4503 -0.149 99
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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