Terremoto di magnitudo Md 2.9 del 11-11-1987 ore 02:10:28 (Italia) in zona: 1 km NW Cervara di Roma (RM)

Un terremoto di magnitudo Md 2.9 è avvenuto nella zona: 1 km NW Cervara di Roma (RM), il

  • 11-11-1987 01:10:28 (UTC)
  • 11-11-1987 02:10:28 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9960, 13.0640 ad una profondità di 15 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cervara di Roma RM 1 455 455
Agosta RM 3 1765 2220
Rocca di Botte AQ 4 856 3076
Marano Equo RM 4 779 3855
Camerata Nuova RM 5 447 4302
Rocca Canterano RM 6 196 4498
Anticoli Corrado RM 6 915 5413
Canterano RM 6 351 5764
Oricola AQ 6 1244 7008
Arsoli RM 6 1586 8594
Roviano RM 7 1351 9945
Pereto AQ 8 682 10627
Subiaco RM 8 9074 19701
Cerreto Laziale RM 9 1118 20819
Gerano RM 9 1263 22082
Riofreddo RM 9 781 22863
Saracinesco RM 9 185 23048
Rocca Santo Stefano RM 10 975 24023
Cineto Romano RM 10 601 24624
Sambuci RM 10 925 25549
Ciciliano RM 11 1336 26885
Vallinfreda RM 11 283 27168
Carsoli AQ 11 5396 32564
Mandela RM 12 917 33481
Affile RM 13 1548 35029
Vivaro Romano RM 13 182 35211
Pisoniano RM 13 770 35981
Bellegra RM 13 2887 38868
Roiate RM 13 737 39605
Arcinazzo Romano RM 13 1348 40953
San Vito Romano RM 14 3273 44226
Vicovaro RM 14 4019 48245
Jenne RM 15 366 48611
Roccagiovine RM 15 263 48874
Olevano Romano RM 15 6687 55561
Collalto Sabino RI 16 442 56003
Vallepietra RM 16 283 56286
Licenza RM 16 1011 57297
Castel Madama RM 16 7399 64696
Turania RI 16 241 64937
Sante Marie AQ 17 1166 66103
Percile RM 17 255 66358
Capranica Prenestina RM 17 351 66709
Serrone FR 17 3099 69808
Casape RM 18 744 70552
Tagliacozzo AQ 18 6889 77441
San Gregorio da Sassola RM 18 1619 79060
Nespolo RI 18 246 79306
Cappadocia AQ 18 528 79834
Orvinio RI 18 405 80239
San Polo dei Cavalieri RM 19 2992 83231
Poli RM 19 2418 85649
Rocca di Cave RM 19 377 86026
Piglio FR 20 4666 90692
Genazzano RM 20 6036 96728
Pozzaglia Sabina RI 20 360 97088

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
22 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
28 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
42 Km a NE di Velletri (53303 abitanti)
48 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
49 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
56 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
59 Km a NE di Pomezia (62966 abitanti)
60 Km a N di Latina (125985 abitanti)
71 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
72 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
73 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
91 Km a SW di Teramo (54892 abitanti)
92 Km a SE di Viterbo (67173 abitanti)
99 Km a W di Chieti (51815 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
Md 2.9 1987-11-11
01:10:28
41.996 13.064 15 2013-07-15
08:40:51
Bollettino Sismico Italiano INGV 58469
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 1987-11-11 01:10:28 ± 0.175
Latitudine 41.9960 ± 0.0112
Longitudine 13.0640 ± 0.0139
Profondità (km) 15 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-VAX
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 58469

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza horizontal uncertainty
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri)
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri)
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi)
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1698.5
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 88
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00138
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.00996
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

Md:2.9

Campo Valore
Valore 2.9
Incertezza
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 58469
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2013-01-04 17:55:57
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance(km) Takeoff_angle Residual Weight
--.SDI.Z. 1987-11-11T01:10:50.50 10.0 undecidable manual SG 116 0.6216 0.24 0.6
--.ASS.Z. 1987-11-11T01:10:49.50 10.0 undecidable manual PN 344 1.11 0.55 0.5
--.MSC.Z. 1987-11-11T01:10:47.70 10.0 undecidable manual PN 139 1.0434 -0.47 0.6
--.MNS.Z. 1987-11-11T01:10:45.50 10.0 undecidable manual SG 323 0.4773 -0.2 0.6
--.AQU.Z. 1987-11-11T01:10:43.50 10.0 undecidable manual SG 34 0.4329 -0.78 0.1
--.RMP.Z. 1987-11-11T01:10:41.50 10.0 undecidable manual SG 235 0.3219 0.71 0.2
--.SDI.Z. 1987-11-11T01:10:40.50 10.0 undecidable manual PG 116 0.6216 -0.45 0.8
--.AZ9.Z. 1987-11-11T01:10:40.50 10.0 undecidable manual SG 91 0.2664 1.27 0
--.MNS.Z. 1987-11-11T01:10:38.00 10.0 undecidable manual PG 323 0.4773 -0.32 1.3
--.AQU.Z. 1987-11-11T01:10:37.70 10.0 undecidable manual PG 34 0.4329 0.2 1.6
--.RMP.Z. 1987-11-11T01:10:35.50 10.0 undecidable manual PG 235 0.3219 0.01 1.8
--.CP9.Z. 1987-11-11T01:10:35.50 10.0 undecidable manual SG 211 0.1554 -0.24 0.6
--.AZ9.Z. 1987-11-11T01:10:34.50 10.0 undecidable manual PG 91 0.2664 -0.08 1.8
--.CP9.Z. 1987-11-11T01:10:32.50 10.0 negative manual PG 211 0.1554 -0.07 3.5
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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